Reati contro
la Pubblica Amministrazione e riciclaggio
Guardia di Finanza: nuovi
provvedimenti nell’ambito dell’inchiesta Carugno
Ulteriore avviso di garanzia per il funzionario regionale tratto in
arresto lo scorso aprile dal G.I.C.O. di Campobasso.
Mirati approfondimenti
investigativi hanno consentito di focalizzare anche altre responsabilità e
complicità, nonché più gravi ipotesi delittuose in materia di truffa aggravata
e riciclaggio.
Un fiume di denaro investito in obbligazioni è stato
sequestrato dai Finanzieri .
Resta in carcere il funzionario regionale Elvio Carugno
tratto in arresto lo scorso aprile dai militari del G.I.C.O. di Campobasso per
fatti di peculato e la sua posizione si aggrava ulteriormente: mirati
accertamenti condotti dai militari, hanno infatti consentito di ricostruire e
rintracciare la destinazione finale di parte degli ingenti importi pubblici
sottratti e destinati a spese ed interessi personali.
Seguendo e monitorando
i flussi di denaro dei quali Carugno si era illecitamente appropriato, il
G.I.C.O. di Campobasso è riuscito a “tracciare” un bonifico di circa 1 milione
di Euro a favore di una società consortile operante nel settore finanziario.
A seguire, e con il
supporto pratico ed operativo del rappresentante legale della società
finanziaria, una parte cospicua dell’importo bonificato era stata pian piano
investita in obbligazioni: oltre 800mila Euro di titoli al portatore di vario
taglio ed importo emessi dalla IFIM S.p.a..
Un’operazione finalizzata ad occultare e disperdere in
maniera scientifica le prove del reato e ad ostacolare ogni possibile tentativo
di ricostruzione.
La brillante attività
d’indagine eseguita dai Finanzieri –coordinata dalla locale A.G., nella persona
del dr. Fabio Papa-, ha invece consentito di smascherare il tortuoso ed
illecito meccanismo truffaldino consentendo l’emissione di ulteriori
provvedimenti giudiziari.
Più in particolare, al funzionario regionale già in carcere
è stato notificato un nuovo avviso di garanzia per i reati di peculato nonché
truffa aggravata e continuata (artt. 314 e 640bis C.P.); il rappresentante
legale della società consortile finanziaria, M.S., risponderà invece delle
violazioni previste e punite dall’art. 648 ter del C.P. in materia di
“reimpiego di importi di illecita provenienza”.
Ed ancora, i militari
hanno sequestrato oltre 800mila Euro di titoli al portatore custoditi nel caveau di una Banca del Capoluogo.
Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono
ulteriori sviluppi nel breve-medio termine.
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