giovedì 29 novembre 2018

LO STRESS 4.0 NEI NUOVI AMBIENTI DI LAVORO

Campobasso, 29 novembre 2018

“Gli aspetti stressogeni derivanti dalle nuove tecnologie nell’ambiente lavorativo“ . 
Promosso da AIDP Abruzzo e Molise in collaborazione con Confindustria Molise
IN CALCE
(50 scatti di Gino Stella)

Quali sono gli impatti che il crescente utilizzo delle nuove tecnologie provocano sulle persone sia in termini cognitivi che umorali? Quale livello di stress ne deriva e come poterlo gestire? Lo stress correlato all’attività lavorativa segue le evoluzione dell’organizzazione del lavoro e quindi anche gli impatti delle nuove tecnologie in tal senso, ma con quali ricadute sulla salute? A queste domande di fondo ha dato  risposte l’evento organizzato dall’AIDP Abruzzo e Molise (l’associazione dei direttori del personale italiana) tenutosi questa sera presso la sede della Confindustria Molise dal titolo: Stress 4.0, gli effetti stressogeni derivanti dalle nuove tecnologie nell’ambiente di lavoro
“Da sempre lo stress viene identificato come risultato di una serie di fattori legati all’era moderna, come logica conseguenza di ritmi professionali, stili di vita e momenti particolari del nostro vivere quotidiano,  - spiega Alfonso Orfanelli, Presidente Aidp Abruzzo e Molise- al punto tale da considerarlo quasi come parte integrante della nostra vita. Oggi lo stress assume una dimensione diversa e sempre di più vede noi professionisti delle Risorse Umane coinvolti in processi di analisi, studio e, soprattutto, prevenzione di quelle conseguenze che negativamente impattano sulle organizzazioni che rappresentiamo. Ancor di più quando il termine stress lo si lega alle nuove tecnologie e all’impatto che queste hanno non solo sulla nostra vita professionale. Da questi elementi prende corpo l’evento che AIDP Abruzzo e Molise che ha ampiamente relazionato a Campobasso, con l’obiettivo di approfondire una tematica tanto importante e interessante quanto ancora poco considerata in termini di prevenzione di quegli effetti derivanti dalle nuove tecnologie”.  
All’evento hanno preso parte importanti studiosi, psicologi, manager, giuslavoristi, dirigenti Inps e Inail, esperti del tema e direttori del personale con i saluti di Alfonso Orfanelli, Presidente Aidp Abruzzo e Molise; il vice Presidente Confindustria Molise, Mauro Natale; il Presidente Ordine degli Avvocati di Campobasso, Demetrio Rivellino; Fabrizio Giorgilli, Direttore Regionale Vicario INPS Molise; Rocco M. Del Nero, Direttore Regionale INAIL Molise.
Tra gli altri, ci saranno poi gli interventi di importanti relatori tra i quali 
Luigi De Senen, esperto di relazioni e reti sociali TEDx speaker:“Negli ultimi anni ed in modo rapidissimo la comunicazione è passata da essere uno strumento collante del tessuto sociale ad essere essa stessa l’ambiente in cui agiamo e abitiamo. Ognuno di noi è diventato un media. Quindi responsabile del moltiplicarsi di atti comunicativi. Siamo tutti emittenti e riceventi con sempre più strumenti a nostra disposizione. Aprendo i lavori farò un “punto nave” del rapporto uomo/comunicazione/ambiente. Tratteggerò alcune strategie e possibili nind setting da adottare.”
Nadia Osti, Presidente Associazione Psicologi in azienda: “La diffusione e l’utilizzo delle nuove tecnologie ha impatti importanti sull’individuo: in particolare i processi di attenzione e concentrazione subiscono mutamenti. Più in generale gli effetti dello stress derivante dall’utilizzo delle nuove tecnologie genera trasformazioni sia a livello cognitivo che umorale. In che modo viene trasformata la performance? Quali i costi a carico dell'individuo a causa di un uso poco consapevole delle nuove tecnologie? E quali buone prassi possono mettere in campo le aziende per prevenire gli effetti dello stress sulle persone?”
Andrea Bonanni, Avvocato giuslavorista, Managing partner LabLaw Pescara: “L’azienda intesa come luogo fisico va incontro ad un processo irreversibile di smaterializzazione. Il rapporto di lavoro è destinato a diventare liquido, così come la fabbrica all’interno della quale vive.  La subordinazione è da sempre la chiave di ingresso mediante la quale si è letta la tutela del lavoratore; si tratta di una nozione che, nella sua dimensione classica, presuppone l’esistenza di un luogo fisico, che diventa allo stesso tempo teatro di questa relazione e strumento di definizione dell’ambito di tutela. Industria 4.0 postula il superamento dell’azienda intesa quale luogo fisico. Questo implica la necessità di individuare un nuovo schema non più incentrato sulla subordinazione, al fine di tutelare la parte debole del rapporto. Il tecnostress costituisce per sua natura il campo elettivo di elaborazione di questo nuovo schema perché ci induce a ragionare di tutela della integrità psicofisica del lavoratore senza, per questo, presupporre l’esistenza di un luogo fisico quale strumento di delimitazione dell’obbligo di tutela imposto al datore di lavoro”.