Ingoiavano droga per
beffare controlli, pusher in manette.
Coppia di fidanzati
beccati dalla Squadra mobile di campobasso.
Lei R.M., 29 anni agli arresti
domiciliari. Lui S.S., 34 anni è in carcere. E’ la coppia di
fidanzati finita in manette nell’ambito dell’inchiesta Fez portata avanti da
cinque mesi dalla Polizia di Campobasso. I due fidanzati ingoiavano gli ovuli
di droga per beffare i controlli delle forze dell’ordine che, nell’ambito della
stessa operazione, avevano già arrestato altre sette persone. A divulgare la
notizia sono state proprio le forze di polizia nel corso di una conferenza in
via Tiberio a Campobasso. L’ordinanza di custodia cautelare decisa dal gip
Rinaldi è scaturita grazie alle “difficili” indagini condotte dalla Squadra
Mobile del capoluogo guidata da Giuseppe Annicchiarico e dal sostituto
commissario Mario Oriente. La difficoltà delle indagini era data proprio dal
fatto che non si riusciva a smascherare la coppia di pusher in quanto “no si trovava la droga” ha
spiegato Mario Oriente all’incontro con la stampa in Questura. “Poi siamo
riusciti ad avere la certezza che i due ingoiavano gli ovuli contenenti
sostanze stupefacenti e, una volta espulsi gli ovuli, la droga veniva messa in
vendita sul mercato locale”. La droga quindi
veniva venduta dopo averla acquistata a Napoli. Nell’inchiesta “Fez”,
scattata a primavera, salgono così a nove gli arresti con 226 grammi di cocaina e
726 di hascisc sequestrati. E a quanto pare non è ancora finita. Nei prossimi
mesi potrebbero esserci nuovi sviluppi con una ennesima ondata di arresti anche
fuori regione.
FURTO IN CENTRO CITTA'.
Beccati attraverso l’impronta di una scarpa e dalle
immagini registrate dalla telecamera.
Nella mattina
di sabato 25 u.s., personale della Squadra Volante e della Polizia Scientifica
intervenivano in un negozio di latticini sito nella locale P.zza Cesare
Battisti ove, nel corso della notte, ignoti, dopo aver infranto la vetrina,
erano penetrati all’interno asportando la somma di euro 2.000.
Attraverso l’impronta di una scarpa e dalle immagini
registrate dalla telecamera interna al locale, la Squadra Mobile , con
l’ausilio della Polizia Scientifica, riusciva ad individuare l’autore del
furto, I.A. di anni 32, residente in
questo Capoluogo.
Il giovane, rintracciato in città nel tardo
pomeriggio, alla presenza del suo
legale, ammetteva le proprie responsabilità in relazione al furto consumato, a
suo dire, mentre era completamente ubriaco,
e, spontaneamente, consegnava una piccola parte della somma rubata
rimasta in suo possesso.
Il personale della Squadra Mobile riusciva a recuperare l’intera somma oggetto
del furto.
I.A. veniva denunziato in stato di libertà alla
competente A.G. per furto aggravato.
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