lunedì 20 agosto 2012

CAMPOBASSO. DE MATTEIS SU UFFICI POSTALI IN MOLISE.

Campobasso 20 agosto 2012

ROSARIO DE MATTEIS.SOPPRIMERE GLI UFFICI POSTALI IN MOLISE.
DECISIONE NON CONDIVISIBILE.


Il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis si associa a tutte le iniziative che pongano in essere tentativi tesi al mantenimento degli uffici postali oggetto di tagli incomprensibili imposti da Poste Italiane. “Sono fermamente convinto che sopprimere 7 uffici in Molise e razionalizzarne 37 – afferma il presidente – sia una decisione non condivisibile. Anzi, onde evitare lo spopolamento dei nostri piccoli paesi,  è necessario creare le condizioni affinché vengano garantiti i servizi essenziali alle persone e tra questi soprattutto il servizio postale, utile ad evitarne l’isolamento.
Pertanto non comprendo nemmeno come mai il manager di poste Italiane abbia disatteso l’accordo stipulato col presidente della Regione in base al quale prima dell’autunno non si sarebbero intraprese iniziative a tal riguardo. Di conseguenza, insieme ai sindacati, ai consumatori, al personale ed agli utenti, darò tutto il mio contributo per un
tavolo di confronto con l’azienda e per tutte le iniziative mirate alla salvaguardia degli uffici. A nulla ritengo serva far riferimento a quel monitoraggio del “servizio universale ed alla garanzia dell’equilibrio economico” (D.lgs n. 58 del 31 marzo 2011) che va interpretato solo come decisione unilaterale dell’azienda verso nuove chiusure. Invece resto dell’opinione che la realtà del Molise meriti un discorso a se stante. Il nostro territorio è forte di 136 Comuni in larga parte piccolissimi, con un’orografia collinare - montana che rende difficile i collegamenti tra i vari paesi. La popolazione ha un indice di senilità tra i più alti d’Italia dove insiste un forte spopolamento. Di conseguenza, proprio nel Molise occorrerebbe valutare l’ipotesi di altri parametri di valutazione della qualità del “servizio universale” e strumenti aziendali alternativi per razionalizzare i servizi. Tagli che non producono risparmi ma solo malcontento e disagi specie per gli anziani; per questo motivo ribadisco con forza che le PT siano una società partecipata dallo Stato e che svolgano per esso il servizio universale postale a tutela della cittadinanza e quindi lontana da logiche puramente aziendali”.

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