Lo dicono i ricercatori
Neuromed dello studio Moli-sani: aderire a questo modello riduce il rischio di
mortalità nei soggetti con diabete
La dieta mediterranea riduce il rischio di mortalità nei soggetti
diabetici. È questo il risultato di una ricerca condotta dall’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico Neuromed su circa duemila persone reclutate nell’ambito dello studio Moli-sani e pubblicata sulla
rivista European Journal of Preventive
Cardiology.
Che la dieta mediterranea
offrisse vantaggi notevoli per la salute era cosa nota, ma ora lo studio Neuromed, condotto dal
Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione, diretto dal prof. Giovanni de
Gaetano, contribuisce a chiarire il ruolo di una sana alimentazione anche in
persone considerate ad elevato rischio cardiovascolare, come appunto i soggetti con diabete di tipo 2 per i
quali il regime alimentare gioca un ruolo cruciale nella gestione della
malattia Aderire al modello alimentare mediterraneo, caratterizzato da un
prevalente consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, olio d’oliva come fonte
principale di grassi e vino moderato ai pasti, rappresenta quindi un punto di
forza per i soggetti con questa patologia.
“Pochi studi hanno indagato il
rapporto tra alimentazione e mortalità nei soggetti diabetici – spiega Marialaura Bonaccio, del Dipartimento di
Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed - La maggior parte delle ricerche
si è concentrata sullo studio di singoli alimenti o nutrienti, ma le persone
mangiano cibi, non nutrienti, e inoltre li combinano in modi diversi. Ecco
perché abbiamo voluto studiare il ruolo di un vero e proprio modello
alimentare, come appunto la dieta mediterranea tradizionale. Dal nostro studio
è emerso che chi aderisce in modo soddisfacente a questo modello ha un rischio
di mortalità per qualsiasi causa, o specificatamente di tipo cardiovascolare
ridotto di oltre un terzo.
Ma la ricerca non si è fermata
solo a questi dati. Gli autori hanno infatti voluto verificare quali alimenti
contribuissero maggiormente a spiegare l’effetto benefico della dieta
mediterranea nella riduzione del rischio di morte.
“Con un’apposita procedura
statistica - spiega Augusto Di
Castelnuovo, dello stesso Dipartimento - siamo stati in grado di fare un
sorta di classifica dei cibi appartenenti alla piramide alimentare mediterranea
che maggiormente garantiscono protezione contro la mortalità nel diabetico. Ciò
che è emerso è che l’alcol bevuto in moderazione, il consumo elevato di verdura
e frutta e povero di latticini e carne, sono gli elementi che più
contribuiscono all’effetto protettivo. Resta il fatto che è comunque la dieta
nel suo insieme a fare la differenza e non il consumo di un singolo alimento”.
“Gli interventi tradizionali
miranti a ridurre la mortalità cardiovascolare nei soggetti con diabete non
hanno portato finora a risultati concreti - commenta Licia Iacoviello, Capo del Laboratorio di Epidemiologia molecolare
e nutrizionale. - È interessante però notare come nessuno degli interventi
proposti finora abbia testato l’efficacia dell’alimentazione mediterranea. Al
contrario, molti di questi interventi si sono concentrati principalmente sulla
riduzione del consumo di grassi, alcol e zuccheri, sebbene abbiano anche
promosso un aumento di fibre e verdura. La ricerca emersa dal Progetto
Moli-sani, invece, aggiunge un’informazione importante per le strategie di
prevenzione nelle persone con diabete”.
Oltre 3 milioni di persone in
Italia soffrono di diabete di tipo 2. Nel 2030 questa patologia sarà la settima
causa di morte nel mondo, con tutto il carico umano e sanitario che ne
consegue. La prevenzione risiede principalmente nello stile di vita,
alimentazione inclusa. Ancora una volta la dieta mediterranea offre risposte
concrete.
Il Progetto Moli-sani
Partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti
in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle
malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani, oggi basato presso
l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande
laboratorio scientifico.
L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed
di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale e
internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie del sistema
nervoso.
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