“Un'esperienza
emozionante.
Ci siamo confrontati a lungo, con centinaia di amministratori, sulle
problematiche legate agli enti locali in questo periodo di grande crisi
economica”.
Lo affermano i membri dell’ANCI
Giovani Molise di ritorno dai lavori della V Assemblea nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani
che si è tenuta a Milano, appuntamento annuale in cui gli amministratori under
35 dei Comuni si ritrovano per sessioni di approfondimento e di contenuti.
Hanno partecipato anche Ministri, Sottosegretari, eurodeputati e sindaci di
importanti centri italiani.
“Durante l’Assemblea – sottolineano i
giovani dell’Anci Molise - è stata
evidenziata l’enorme difficoltà che oggi incontrano gli amministratori nel
gestire le città. E’ fondamentale spingere sul Governo, affinché capisca che i tagli ai trasferimenti, effettuati in
questi anni, e il consequenziale aumento delle tasse, hanno di fatto
determinato una grossa difficoltà e una
paralisi amministrativa che ha portato i Sindaci a svolgere un mero ruolo di
‘commissario’ degli enti. Tutto questo non è più tollerabile. Il Comune, quale ente territoriale
più vicino ai cittadini, deve tornare ad
assumere quel ruolo di centralità, di impulso e di vicinanza fondamentale per
riuscire ad attuare delle sane politiche territoriali”.
In
particolare nell’ambito della tavola rotonda dedicata all’‘Alimentare e Food, Ecologia e
sostenibilità’, Gabriele Maglieri, giovane assessore
all’Agricoltura del Comune di Riccia nonché imprenditore agricolo, è intervenuto in
Assemblea nel corso dei lavori rimarcando un aspetto fondamentale e cardine di
cui necessità il mondo agricolo. Maglieri ha esordito parlando di “fondamentali problematiche che oggi sta vivendo il nostro
settore, come l’Imu agricola” e di temi di estrema attualità “come
la fine delle quote latte che avrà forti ripercussioni sui mercati”. Ha evidenziato
un fattore da mettere alla base e dal quale si può ripartire per costruire
tutto il resto: l’agricoltore. “Ripartire cioè dall’agricoltura – ha
spiegato Maglieri - mettendo al centro
del tema l’agricoltore stesso con un ruolo chiave che svolge nella società, definito
multifunzionale, un principio che
viene sancito da Europa20-20: in altri Paesi della nostra comunità europea è
stato posto al centro di ogni programmazione di natura sociale, e – ha
detto in Assemblea - in questa sede
chiedo che venga preso con estrema attenzione, altresì in Italia dove anche
dagli addetti ai settori è stato confuso o volutamente male interpretato. La multifunzionalità dell’imprenditore agricolo
è quel ruolo che svolge nella normale e a volte inconsapevole produzione di
beni e servizi, producendo le cosiddette
esternalità positive, cioè tutti quegli aspetti positivi che ricadono a pioggia
sull’intera collettività. Intendiamo tutti quegli aspetti di cui beneficia
l’intera collettività nel momento in cui lo stesso agricoltore svolge la sua
attività: la coltivazione determina il
presidio e mantenimento del paesaggio, e ciò fa sì che otteniamo territorio,
ambiente, e di conseguenza turismo, buona aria e quindi salute, eliminiamo il
rischio idrogeologico, e alimentiamo cultura: ricordiamo infatti che la maggior
parte delle feste, delle tradizioni, della sacralità sono legate profondamente
al mondo agricolo. Quindi se il mondo
agricolo subirà un blocco, cosa che comunemente sta accadendo per altri settori,
noi andremo a togliere un presidio fondamentale del territorio, un attore
importante della società. Non avremo più paesaggi, non avremo più sentieri, non
avremo più made in Italy. Ripartiamo – ha concluso Maglieri - dall’uomo al centro del lavoro, e
facciamo in modo che il principio della
multifunzionalità diventi di uso e di base della programmazione anche per la
nostra Italia”.
Nella
prima sessione dell’Assemblea è stato affrontato il tema della Riforma costituzionale in atto, e di
come a breve i comuni avranno maggiori responsabilità e maggiore autonomia
nell’amministrare. “Tuttavia -
evidenziano i giovani amministratori - questa
modifica non potrà essere
concretamente realizzata se non si procede a
dotare i comuni di strutture efficienti e risorse necessarie. Il Governo,
tramite la sua rappresentante, è stato reso edotto del fatto che i tagli non
permettono agli enti di lavorare correttamente”. Si sono condivisi i temi
dell’Europa, smart city, ricambio generazionale, occupazione giovanile,
sviluppo urbano sostenibile, aree interne, fino all’Expo, “un evento internazionale fondamentale per il nostro Paese, per le
nostre Regioni e i nostri territori. E’ formato – ricordano i componenti
dell’ANCI Giovani - da 4 assi primari,
Alimentari e Food, Ecologia e sostenibilità, Energia, Telecomunicazioni e
Digitale, e al di là dell’impatto mediatico e della straordinarietà dell’evento
deve lasciarci, a noi amministratori, una eredità
importante che è quella di portare l’Expo all’interno delle nostre comunità e
dei nostri territori”.
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