sabato 14 febbraio 2015

DON ALESSANDRO PORFIRIO, AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA NASCE UN’ASSOCIAZIONE A LUI DEDICATA

Campobasso, 14 febbraio 2015

E’ passato un anno. Un anno senza don Alessandro Porfirio, parroco per 50 anni della Chiesa di S. Maria della Pietà a Roccaspromonte, in Molise,  morto improvvisamente il 14 febbraio 2014 all’età di 76 anni. “Come vuole il Signore” le sue ultime parole di una vita intera al servizio della Chiesa e dei bisognosi che lo ha visto dedicare tutto se stesso alla crescita spirituale e sociale della sua comunità. Una comunità che in questo anno non ha mai smesso di ricordarne l’opera infaticabile e la figura di sacerdote mite, umile ma dalla spiritualità profonda in grado di conquistare chiunque gli stesse davanti. Un sacerdote tutto d’un pezzo, d’altri tempi, le cui azioni erano impregnate, tutte, dal suo entusiastico e generoso sì detto a Cristo. In ogni occasione, pubblica o privata che fosse, metteva sempre al centro la sua missione pastorale di insegnamento della parola del Signore. Era così “don Alessandro”: sapeva conquistarti sin da subito con umiltà, garbo e discrezione dall’alto della sua inesauribile forza morale. Don Alessandro stava realizzando a Roccaspromonte, sulla collina dove egli ha creato Il Santuario all’aperto dedicato alla Madonna del Peschio, un’opera molto importante: la costruzione di una Chiesa ed una struttura religiosa dedicata a Fra Immacolato Brienza, di cui oggi è in atto il processo di beatificazione e della cui santità don Alessandro è stato il più fervido sostenitore e divulgatore. Dopo la morte di Don Alessandro è sorta un’Associazione, a lui dedicata, con lo scopo di raccogliere la sua eredità spirituale e con l’intento di  operare nel solco da lui tracciato e portare a termine la sua opera religiosa. Ma cosa rimane della figura di don Alessandro, ad un anno esatto dalla sua scomparsa? Lo ricorda così Monsignor Domenico Angelo Scotti Vescovo di Trivento alla vigilia della messa in suffragio di don Alessandro che verrà celebrata a Roccaspromonte il 14 febbraio, nel primo anniversario della sua scomparsa: “ “Don Alessandro è stato l’uomo della preghiera: diciamo grazie a lui per tutte le ore trascorse in chiesa, anche nei lunghi e freddi inverni, supplicando il Signore e la Vergine per le famiglie e gli anziani, per i malati e i poveri, per i giovani e gli emigrati. Invito tutti a conservare gelosamente i cari ricordi dei suoi gesti, delle sue parole, dei suoi sorrisi, mentre auspico che l’opera della costruzione del Santuario possa realizzarsi in tempi brevissimi, proprio come lui sperava”. 


Nessun commento:

Posta un commento