L'Ammiraglio BINELLI MANTELLI,
che alla fine del corrente mese lascerà, al termine del suo mandato, l'incarico
di Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha iniziato un giro di visite ai
principali Contingenti nazionali schierati all'estero.
In occasione della sua prima
tappa in Libano, il Capo di SMD ha incontrato il suo omologo libanese, il
Generale KAWAGHI, al quale ha confermato la volontà del nostro Paese a
consolidare i già eccellenti rapporti di amicizia ed a continuare a fornire il
proprio supporto al Paese dei cedri sia attraverso la significativa partecipazione
alla missione UNIFIL, di cui l'Italia detiene da lungo tempo la leadership, sia
attraverso la cooperazione bilaterale, orientata a favorire la crescita
capacitiva delle Forze Armate Libanesi. Il Generale Jean KAWAGHI ha
sottolineato la determinante e lungimirante azione condotta dal personale
militare italiano, a partire dal Force Commander di UNIFIL, il Gen. D. Luciano
PORTOLANO, che anche in occasione della recente situazione di grave tensione
lungo il confine israeliano-libanese ha contribuito alla rapida e pacifica
soluzione della stessa, evitando una pericolosa escalation della tensione.
Rivolgendosi al personale
militare italiano impegnato nella citata missione, il Capo di SMD ha
evidenziato "come le unità operative impegnate al di fuori del territorio
nazionale rappresentino il meglio della Nazione e che la dedizione, la
professionalità ed il senso di responsabilità degli uomini e delle donne con le
stellette hanno contribuito concretamente al successo della missione,
garantendo le attuali condizioni di stabilità e di sicurezza in Libano e, di
riflesso, nell'intera Regione".
Lasciato il Libano,
l'Ammiraglio BINELLI MANTELLI si è poi recato in Iraq, dove ha visitato il
Contingente schierato ad Erbil.
Proprio ad Erbil, in queste
settimane, i nostri militari stanno svolgendo specifiche attività
addestrative (training su sistemi d'arma contro carri e neutralizzazione
di ordigni improvvisati) e stanno mettendo a punto la partecipazione nazionale
all'Operazione Inherent Resolve nel quadro dello sforzo militare che la
Coalizione internazionale sta compiendo per sostenere il governo iracheno ed i
Peshmerga curdi contro ISIL.
L'Italia infatti, oltre ad
essere stata tra i primissimi Paesi ad avviare a livello bilaterale attività di
sostegno al Governo curdo, attraverso l'invio di materiale umanitario e di
armamento e lo svolgimento in Italia ed in Iraq di alcuni corsi addestrativi,
ha già iniziato lo schieramento di un Centro di Addestramento finalizzato a
coordinare, armonizzare e condurre attività di training a favore delle unità
dei Peshmerga.
Rivolgendosi ai nostri
militari già impegnati sul terreno, il Capo di SMD ha voluto sottolineare
l'importanza di tale Missione e la valenza del loro diuturno impegno, spronando
loro a mettere la loro professionalità ed esperienza al servizio dei militari
curdi e della Coalizione.
Parole di grande apprezzamento
sono state rivolte all'Ammiraglio BINELLI MANTELLI dal Ministro dei Peshmerga,
Mustafa Sayid QADIR, che ha riconosciuto il ruolo attivo e di primo piano
dell'Italia ed il lodevole slancio con cui le Forze Armate italiane sono
intervenute al loro fianco, garantendo un supporto che si è da subito rivelato
determinante per assicurare nell'intera area di Erbil migliori condizioni di
stabilità e di sicurezza, creando nel contempo le premesse per lo sviluppo di
ulteriori iniziative nel contrasto ad ISIL. Al riguardo, il Capo di SMD ha
confermato il supporto delle Forze Armate in termini di forniture di materiali
di armamento e munizionamento e di attività addestrative.
Poche ore fa si è poi conclusa
la visita ad Herat, nella Regione Ovest dell'Afghanistan, dove dal 1° gennaio
scorso ha avuto inizio la Resolute Support Mission, la nuova Operazione della
NATO che, dopo la conclusione di ISAF, si è impegnata a sostenere
l'addestramento delle Forze Afghane attraverso una missione non combat. Al
personale di tutte le Forze Armate e dei Carabinieri presenti in Herat, il Capo
di SMD ha ricordato gli straordinari risultati conseguiti dai Contingenti
italiani in tutti questi anni e rimarcato l'importanza e la complessità
dell'attuale fase di transizione e di contestuale redeployment che segnerà il
definitivo passaggio di responsabilità alle Autorità locali della sicurezza
dell'intero Paese. "La "Garibaldi"- ha evidenziato l'Ammiraglio
BINELLI MANTELLI rivolgendosi a tutto il personale del Contingente - ha
dimostrato ancora una volta, in una terra sacra per l'Italia perché bagnata dal
sangue dei nostri 54 Caduti, grande professionalità e lodevole concretezza,
creando le migliori premesse sotto l'aspetto organizzativo ed operativo per il
prosieguo della missione".
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