Florindo D'Aimmo (foto G.Calabrese) |
Egregio presidente Niro,
nella mia qualità di cittadino molisano, mi consenta di sottoporre alla Sua
cortese attenzione, e a quella dell’intero Consiglio regionale del Molise, una
questione di carattere istituzionale.
A Campobasso le sedi che ospitano le istituzioni più importanti hanno un
nome. Il Comune ha Palazzo San Giorgio, l'Amministrazione provinciale Palazzo
Magno, la Giunta
regionale Palazzo Vitale, in ricordo di colui che fu il primo presidente della
Regione Molise.
E il Palazzo del Consiglio regionale? Langue nell'anonimato, tant'è che i
mass media usano definizioni approssimative dovendo far riferimento ad esso:
sicché la massima Assise delle istituzioni molisane diventa, a seconda delle
circostanze, Palazzo del Consiglio regionale, Palazzo di Via IV Novembre o, più
verosimilmente, Palazzo Moffa, in ossequio al proprietario dello stabile.
Converrà che ci troviamo di fronte ad un'anomalia tutta molisana rispetto
alla quale ci vuole davvero poco per porvi rimedio. E Le lancio subito la
proposta. Perché non intitolare la sede del Consiglio regionale all'onorevole
Florindo d'Aimmo, che è stato il primo presidente del Consiglio regionale del
Molise, in analogia con quanto è avvenuto per Palazzo Vitale?
Non mi dilungo nel ricordare chi sia stato, cosa abbia fatto per il Molise,
ai vari livelli di rappresentanza istituzionale, l'onorevole d'Aimmo. Noi che
abbiamo superato gli "anta" lo sappiamo bene e sarebbe cosa buona e
giusta che anche le nuove generazioni conoscessero e ricordassero questo
politico gentiluomo che si è speso per il bene del nostro territorio, che tanto
ha fatto e dato per la sua gente, e il
cui esempio dovrebbe essere più spesso emulato. Reputo che l’intitolazione
servirebbe anche a tale scopo.
Si potrebbe obiettare che quella attuale è solo la sede transitoria del
Consiglio regionale e che, dunque, si
andrebbe ad intitolare un edificio da cui, prima o poi, traslocare. Si potrebbe
ovviare al problema avendo cura di far riferimento, nell’atto deliberativo di
intitolazione, alla sede del Consiglio,
ovunque sia ubicata, e non solo allo stabile di Via IV Novembre. Cosa,
del resto, che è già avvenuta per Palazzo Vitale, anch’essa sede provvisoria
della Giunta regionale.
La
mia proposta comporta il solo impegno di spesa relativo alla manifattura di una
targa marmorea. Occorre semplicemente un piccolo impegno politico per un grande
e nobile gesto.
Cosa
ne pensa?
Grato
se vorrà e riterrà opportuno rispondermi.
Distinti
saluti.
Antonio D’Uva
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