SEMINARIO DI STUDIO "CONOSCERE IL TERRITORIO PER AMARLO E PROTEGGERLO"
(250 foto)Ph.GinoCALABRESE |
di Fabiana Abbazia
“Il nostro è un popolo straordinario, generoso, ma spesso senza memoria”. Con semplicità va direttamente al sodo il Prefetto Franco Gabrielli nell’incontro di oggi, lunedì 16 febbraio, con gli alunni dell’Istituto ‘Pilla’ di Campobasso sul tema ‘Conoscere il territorio per amarlo e proteggerlo’.
Gremita la palestra della scuola di via Veneto,
dove ad accogliere il capo della Protezione Civile, oltre al dirigente
Rossella Gianfagna, ai docenti e ai numerosi studenti, c’erano il senatore
molisano Roberto Ruta, il prefetto Francescopaolo Di Menna, il questore di
Campobasso Raffaele Pagano, il consigliere regionale delegato alla Protezione
civile Salvatore Ciocca e il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro.
Se in un paese dove si investe ancora troppo poco nella
prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, simili disastri come quello
del Vajont sono spesso esposti all’oblio, oltre alla memoria, per
Gabrielli bisogna recuperare una consapevolezza nuova sul concetto di proprietà,
tema questo sul quale molto può fare il mondo della scuola. “Tutti –
ha infatti sottolineato il Prefetto – ci identifichiamo con le cose che ci
appartengono, senza far rientrare in esse il territorio, quale unico vero bene
comune”.
Nelle parole del capo della Protezione Civile torna in
continuazione l’importanza della prevenzione, in un Italia in cui
nonostante si sappiamo fronteggiare benissimo le emergenze, si investe troppo
poco nella pianificazione territoriale.
“Questo accade – spiega ancora il
Prefetto – perché nel nostro paese manca ancora una cultura del rischio,
mentre permane un approccio scaramantico e fatalista che ci fa incrociare
le dita affinché nulla accada. Ma il vero problema non è se il terremoto
ci sarà, ma quando ci sarà, per non essere impreparati”.
Gabrielli nel suo
intervento non ha mancato di rimarcare poi una delle più gravi questioni
tutte italiane, quelle delle cosiddette sanatorie e condoni edilizi che
hanno avuto il drammatico obiettivo di “rilasciare la patente
dell’illegalità”.
Una serie di aspetti quelli sottolineati dal capo della
Protezione Civile sui quali la scuola può fare molto, soprattutto inculcando
nelle nuove generazioni come per “gestione del territorio non si intenda
la realizzazione di opere, semmai la consapevolezza e la prevenzione del
rischio”.
Sullo stato di salute del paese e del Molise, Gabrielli non
si è mostrato ottimista, in un contesto dove i danni maggiori sono stati
provocati proprio dalla mano dell’uomo.
Sullo smantellamento della Protezione Civile regionale,
infine, il Prefetto ci è andato cauto.
“Il nostro – ha affermato
Gabrielli – è un sistema federale, dove fondamentale è
il ruolo delle regioni che amministrano e che dal 2001 legiferano anche in
materia. A noi non interessano le beghe quanto la rispondenza del sistema e, ad
oggi, con la Regione
Molise abbiamo ordinari rapporti di collaborazione.
Quindi -
ha proseguito - se da un lato auspichiamo che certe situazioni si
ricompongano, dall’altro non entriamo nel merito, perché c’è un governo
regionale democraticamente eletto che fa le sue scelte, assumendosi le sue
responsabilità”.
All’incontro patrocinato dal Ministero degli Interni,
Prefettura di Campobasso, dal Collegio provinciale dei Geometri laureati, da
Lions, dall’Avis e dall’Iresmo, prima del capo della Protezione Civile sono
intervenuti Massimo Mancini che ha approfondito il ricordo di
Leopoldo Pilla, Flavio Brunetti con un interessante ed emblematico
excursus sulla cartografia, mentre “Difendere il territorio: la scuola e
le nuove opportunità” è stato il tema trattato da Antonio Iannuzzi.
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