Paesaggio
fiorente e cammino dello spirito da un Santuario all’altro
Oggi è stata un’altra
giornata intensa per mandriani, cavalieri, amanti del trekking e bovini,
naturalmente, trecento fra mucche e manze di razza podolica e marchigiana, una
carovana che non si ferma mai, se non per il ristoro all’ora di pranzo.
Panorama di rara bellezza lungo il tratturo ‘Celano-Foggia’: da Santa Croce
discesa ripida verso Bonefro e San Giuliano di Puglia. Il paesaggio verde
acceso di Sant'Elia a Pianisi è una cura per il corpo e per l’anima. Tappe dai
pendii dolci a Ripabottoni e Monacilioni. Cambiano le coordinate del tratturo.
Camminando sul braccio Centocelle-Cortile, virata per Campolieto, Matrice, con
passaggio tipico del ‘sentiero dello spririto’ di fianco alla chiesa di Santa
Maria della Strada che si chiama così proprio perché sorge su una diramazione
del tratturo Pescasseroli-Candela. Una tappa interlocutoria, di sosta, per i
pellegrini che, dall’attuale Molise interno s’incamminavano verso i santuari
della Puglia. Infine il tratto periferico di Campobasso, in contrada Santo
Stefano, e l’arrivo a Ripalimosani, al Santuario della Madonna della neve in
località ‘Quercigliole’.
Domani la mandria e
il suo seguito percorreranno gli ultimi chilometri, ancora una volta tanti. Da
non perdere per i veri appassionati, il guado del fiume Biferno che dovrebbe
avvenire poco dopo le 7 nel tratto di fiume che costeggia la collina sulla
quale svetta Castropignano con il suo castello immerso in uno contesto
misterioso da ultima roccaforte della civiltà. Di grande impatto visivo, per la
bellezza del paesaggio, l’ascesa verso lo stesso paese, che sarà raggiunto, tra
curve ripide e tornanti. Di nuovo, il saliscendi del tratturo in uno scenario
di ‘jovinesca’ memoria, che conduce a Torella del Sannio, toccando le
latitudini del piccolo centro di Molise e puntando dritto al centro storico di
Frosolone. Qui, una sfilata di uomini e animali enfatizzerà la vocazione
agropastorale della transumanza e introdurrà la carovana ai profumi e agli
odori unici delle masserie, anzi della masseria: quella della famiglia
Colantuono, in località Acquevive. L’arrivo della mandria ai pascoli della
‘Montagnola molisana’ rappresenta non solo il traguardo di un viaggio lungo 180
km, ma pure quello di partenza di una tre giorni che vedrà la Pro loco
frosolonese pienamente operativa, pronta a dedicare tutte le sue cure al
dettaglio di un ‘fenomeno’ della civiltà contadina che, una volta ancora, si è
rivelato entusiasmante e vario in tutte le sue affascinanti implicazioni.
In serata alle 18
aprirà i suoi spazi la Mostra della
Transumanza, caratterizzata dal Mercato dei prodotti tipici di una cultura enogastronomica
che ha conquistato anche le menti pensanti di Expo 2015. Venerdì 29 ancora
Mostra mercato e la presentazione del libro, del compianto Professor Renato
Lalli, dal titolo ‘Identità della transumanza’. L’incontro si svolgerà nella
sala convegni dell’ex Municipio. Infine, sabato 30 maggio, i sapori della
Mostra mercato, sempre dalle 18 alle 21, e le escursioni guidate in montagna,
quasi a voler riprendere subito il largo sui tratturi, con passo lento e fermo,
sposando il verde e l’incanto di un Molise incontaminato e ancora fiorente.
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