DUE ARRESTI SU ORDINANZA DI CUSTODIA
CAUTELARE
Ieri,
i militari della Stazione Carabinieri di Casacalenda, con la collaborazione di
quelli di Lucito e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia
Carabinieri di Larino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza impositiva della
custodia cautelare nei confronti di due uomini italiani (G.A., classe ’66 e
D.G., classe ’40) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino per spaccio di
stupefacenti e violenza sessuale.
L’origine
del provvedimento è da ricondurre alle indagini effettuate dalla Stazione di
Casacalenda, iniziate nei primi giorni del mese di marzo scorso, dopo che una
ragazza non ancora maggiorenne (sul conto della quale viene mantenuto il più
stretto riserbo) era stata condotta presso una struttura sanitaria per
un’intossicazione di natura farmacologica. Visitata e sottoposta ad urgente
terapia, si è appurato che la giovane aveva ingerito un quantitativo critico di
pastiglie di sostanza anfetaminica, verosimilmente con l’intento di porre in
essere un atto anticonservativo.
Scattati gli immediati accertamenti ed avuta
la possibilità di ascoltare la ragazza, gli investigatori hanno effettuato
alcune perquisizioni domiciliari e rinvenuto una modica quantità di sostanza
(l’ecstasy) compatibile con il racconto. Gli ulteriori approfondimenti, poi,
hanno permesso di enucleare uno scenario ancor più preoccupante. La ragazza era
stata tenuta quale ospite nell’abitazione del settantacinquenne il quale,
approfittando in più di un’occasione delle assunzioni di stupefacente di lei,
l’aveva costretta a rapporti sessuali, anche minacciandola. Gli ulteriori
approfondimenti, poi, hanno consentito anche di scoprire quale fosse il canale
di approvvigionamento dello stupefacente, ossia l’uomo quarantanovenne.
Ottenuto il completo quadro indiziario, dopo aver assicurato la giovane ad
apposita struttura d’accoglienza, l’A.G. procedente ha emesso il provvedimento
restrittivo disponendo la custodia in carcere per il quarantanovenne, accusato
di spaccio di stupefacenti, e degli arresti domiciliari per il settantacinquenne, su cui pende l’accusa di aver concorso nello spaccio e
di aver dato luogo a violenza sessuale.
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