Il vescovo:
"Fate in modo che la cultura educhi alla Pace"
Visita Pastorale
nella Parrocchia di sant’Antonio di Padova a Campobasso 8-10 maggio 2015
Con la visita alla Scuola Materna “Sant’Antonio”, al Conservatorio Statale di Musica “L. Perosi” di Campobasso e la Supplica alla Madonna di
Pompei nella chiesa parrocchiale, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E.
mons.
GianCarlo Bregantini ha iniziato la visita pastorale alla Parrocchia di Sant’Antonio da Padova in
Campobasso guidata dai frati francescani of.m ,
parroco padre Giovanni Maria Novielli. Giunta alla terza parrocchia
della città e dopo aver concluso le visite nelle parrocchie dei comuni della
provincia ecclesiastica iniziate nel 2012 , il Vescovo concluderà in questo
anno (8 dicembre) la visita Pastorale a
Campobasso con le sue 11 parrocchie.
Significativo
è stato l’incontro con le strutture di formazione appartenenti alla parrocchia come la scuola di’infanzia ed il Conservatorio Statale di Musica. Con una grande festa di canti e preghiere i
bambini della materna sant’Antonio hanno accolto il Pastore. Di loro ha colpito il sorriso, l’allegria, l’ambiente la compostezza e la qualità
dell’offerta formativa a partire dalla dirigenza agli insegnati e al personale
della scuola.
Un’accoglienza
all’insegna del linguaggio prettamente musicale attraverso l’esecuzione di
brani musicali tratti dal repertorio per ottoni (allievi e docenti) è stata
invece riservata all’ingresso dell’Istituto di Alta Formazione Musicale della
città. Ad accogliere l’arcivescovo accompagnato al seguito dal parroco Fra
Giovanni Novielli e dal diacono, il direttore del Conservatorio M° Lelio di
Tullio il Presidente prof. Giovanni
Cannata, i docenti, il personale A.T.A. e personale tecnico amministrativo
e gli allievi. Nell’auditorium del Conservatorio si è tenuto
un momento istituzionale di saluto e di
omaggio musicale con l’esecuzione dell’Agnus Dei di W.A. Mozart tratto dalla
Messa K317 per l’Incoronazione dell’immagine di Maria che sarà prossimamente
eseguita al Teatro Savoia di Campobasso.
“La persona prima di tutto. Le strutture vanno
messe a disposizione delle persone - ha
detto il prof. Cannata – necessari sono gli
interventi strutturali, come l’ascensore e strutture per i diversamente
abili che, attraverso la collaborazione con le altre istituzioni, si possono migliorare le condizioni e mettere
questa “fabbrica” della conoscenza e della cultura dei suoni a disposizione di chi
fruisce di tale cultura”. Nel ringraziare il parroco fra Giovanni, il vescovo
Bregantini e il Presidente Cannata, il
direttore del Conservatorio M° Di Tullio ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la
parrocchia e le chiese della città che
mettono a disposizione gli strumenti musicali ed in particolare l’organo a canne per l’esercitazione pratica di allievi e
docenti. “La musica è un messaggio di pace – ha concluso il Direttore –
e questa struttura vuole contribuire, con il linguaggio dei suoni, ad insegnare,
educare e formare. Il Conservatorio ha una missione che nasce dal
messaggio di essere vicino agli ultimi”. A chiudere gli interventi il Vescovo
Bregantini che ha concluso con un incisivo messaggio alla realtà musicale della
città.
“Questa visita pastorale permette di superare
le barriere storiche di rimandare la visita- ha introdotto il presule -. I
messaggi che sono stati dati dall'Istituzione incide, opera e cammina. Vi lascio questo messaggio – ha concluso il vescovo - Condivido il valore educativo della musica. Vi
invito perciò a proseguire sullo stile dell’educare attraverso la musica. Il
mondo dell'arte è un mondo dialettico, critico e a tratti litigioso. Ma ogni
nota deve essere capace di esprimere fino in fondo se stessa.
La società è basata su due
grandi principi, la sussidiarietà e la solidarietà. L'insieme crea l'armonia
che è finalizzata al bene comune. Fate in modo che la cultura educhi alla pace
perché le guerre nascono proprio dalla lavagna di una scuola. Nascono da
un'opera e bisogna fare in modo che la vita abbia il gusto dell'armonia per
evitare “inutili stragi”.
La verità non è mai tutta completa ma solo
mettendola in armonia come i vari
pezzetti di uno specchio che si rompe: lo
specchio della verità sarà in armonia . La vita generativa dentro ad uno
specchio è anche la vita di chi
accompagna. La bellezza armoniosa di un suono rende quindi armoniose le chiese
la società le comunità e i popoli”.
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