Sanità,il Molise a
Roma: sbloccate i nostri soldi
Il governatore denuncia disparità di trattamento con altre
Regioni ai tavoli romani
Iorio: chiederò a Monti i 55 milioni dei Fas e i 180 del
Fondo sanitario.
E’ ora
che il Molise riceva lo stesso trattamento di altre Regioni come la Campania e
la Calabria. La denuncia la lancia chiara e forte il governatore Iorio in
conferenza stampa per spiegare cosa accade ai tavoli romani. La Sanità molisana
sta guarendo da un punto di vista finanziario ma il commissario Iorio stavolta
sembra stia davvero perdendo la pazienza con le valutazioni, poco enfatiche,
del tavolo tecnico. Il dimezzamento del deficit sanitario, scesa dai 70 milioni
dello scorso anno ai circa 40 rilevati martedì dai “ragionieri” presso il
ministero dell’Economia, è un bel passo in avanti ma, nonostante tutto, alcune
decisioni del Tavolo tecnico (supportate evidentemente da prese di posizioni
politiche) continuano ad essere “inverosimili” (per dirla con la pacatezza di
Iorio) se non addirittura irrazionali se si vuol essere più realistici. A Roma
sostano la bellezza di circa 220 milioni di euro che, per diritto,
dovevano approdare in Molise proprio sul fronte Sanità. Si tratta di 180
milioni del Fondo sanitario (che potrebbero coprire i debiti dell’Asrem nei
confronti dei fornitori “salito vertiginosamente a circa 300 milioni” proprio a
causa del blocco) e 55 milioni di fondi Fas. E il Molise è l’unica Regione che
non può ancora utilizzare questi finanziamenti che spettano “di diritto” come
ribadisce più volte il governatore. Eppure per altre Regioni commissariate e
“in condizioni peggiori della nostra” quegli stessi fondi sono stati sbloccati.
Un esempio? La Calabria dove il bilancio dell’Asrem “non era neppure scritto,
anzi, veniva comunicato oralmente” dichiara Iorio. Un atteggiamento
incomprensibile visto che lo stesso Commissario confessa di aver “sempre
seguito i consigli dei sub commissari affiancatigli dal Governo, sia prima (con
Berlusconi ndr) che oggi (con Monti ndr)”. Sempre, tranne in un’unica
occasione: quando è stato chiesto di chiudere gli ospedali molisani, ai tempi
di Berlusconi, con il netto rifiuto di Michele Iorio. Si spera in una maggiore euforia del tavolo
Massicci per il prossimo appuntamento fissato “tra giugno e luglio”. E si spera
che in quell’occasione l’attuale “insoddisfazione” del governatore si trasformi
nella concreta possibilità di poter utilizzare soldi che, di diritto
appartengono ai molisani e che la politica continua a mantenere chiusi in un
cassetto nei palazzi romani. Intanto c’è da osservare un’altra stranezza dei
tecnici: il mancato riconoscimento di 5 milioni di mobilità attiva che “non si
capisce bene per quale motivo è diventato debito” portando il deficit rimasto
dai 35 milioni (a conti fatti dal Molise) ai 40 riconosciuti invece dai
“ragionieri” romani. Di una cosa però il governatore è certo: “il sistema
Molise funzionerà bene solo con l’applicazione concreta del federalismo e dei
Costi standard, approvato ma non applicato. Solo allora si potrà dire –
conclude Iorio – che un soggetto è incapace di gestire i fondi”.
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