venerdì 6 aprile 2012

Campobasso. IPASVI Giovanni Colella nella squadra dei candidati per le elezioni del Comitato Centrale e dei Revisori dei Conti.

Campobasso 6 aprile 2012


«Puntiamo alla valorizzazione e alla crescita della professione infermieristica in tutti i contesti professionali»


Anche il Presidente del Collegio IPASVI di Campobasso – Isernia, Giovanni Colella, nella squadra dei candidati per le elezioni del Comitato Centrale e dei Revisori dei Conti della Federazione Nazionale IPASVI insieme ad un altro molisano, Giovanni Muttilo, originario di Baranello e presidente del Collegio IPASVI di Milano. 
«Rappresentiamo l’alternativa, la novità. Il nostro programma abbraccia a trecentosessanta gradi le più importanti aree di interesse per la professione infermieristica e punta a valorizzare il ruolo dell’infermiere in Italia, attivando tutte le risorse e le reti disponibili. Vogliamo far crescere la professione anche nel meridione ed anche al contributo dei piccoli Collegi come il nostro. E’ la prima volta, infatti, che il nostro Collegio, esprime un candidato a livello nazionale».
Con queste parole il presidente del Collegio IPASVI di Campobasso – Isernia  Giovanni Colella commenta la sua candidatura alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato Centrale e del Collegio dei Revisori dei Conti della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI per il triennio 2012-2014, che si terranno il 13, 14 e 15 aprile presso la sede della Federazione a Roma.
«Abbiamo messo a punto – illustra la candidata Presidente Antonietta Santullo un programma particolarmente interessante con obiettivi strategici per la professione: il punto di partenza è la valorizzazione del capitale umano nell’era della clinical governance per definire gli standard minimi di sicurezza delle cure e diffonderli alla popolazione. Ciò si traduce in alleanze con le Associazioni dei cittadini, istituzione di un osservatorio per monitorare le dotazioni organiche nelle regioni italiane e il rapporto infermieri/Oss, e individuazione dei criteri per determinare le dotazioni organiche delle strutture sanitarie, garantire adeguatezza e completezza della risposta ai bisogni di salute dei cittadini e assicurare il funzionamento e la continuità dei servizi. Questo è il punto di partenza, il primo passo da compiere, ma non è l’unica priorità, anzi».
Fra gli altri obiettivi previsti nel programma emergono infatti la costruzione di una rete con le Associazioni Infermieristiche nazionali e internazionali per la valorizzazione degli infermieri esperti e specializzati, per la diffusione e il riconoscimento della consulenza infermieristica e la diffusione e implementazione di buone prassi.
Oltre alla trasformazione dei Collegi in Ordini e alla revisione dei processi che riguardano la formazione, i ruoli e le responsabilità della qualità organizzativa della didattica e della cultura professionale.
Il tutto con il pieno coinvolgimento dei Collegi provinciali e interprovinciali e dei Coordinamenti regionali.
«Un ulteriore nodo cruciale – continua Colella –, su cui ci siamo soffermati con attenzione, riguarda la presenza degli infermieri sui mezzi di comunicazione. Vogliamo dare alla professione infermieristica la dovuta visibilità e garantirne la riconoscibilità. In tal senso abbiamo intenzione di attivare un efficace dialogo con i media affinché emerga chiaramente l’importante contributo che le nostra professione dà al Sistema Sanitario Nazionale».
Senza dimenticare il ruolo determinante della ricerca e dell’innovazione, per cui verranno istituiti la consulta per la produzione e l’analisi di Buone Pratiche, un osservatorio che valuti le esperienze nazionali significative e un osservatorio di deontologia per la valutazione dei casi eticamente sensibili. Per la ricerca in particolare, in collaborazione con le Università, le Aziende, le Società Scientifiche e dei professionisti interessati, è previsto un sostegno concreto.
«Siamo una squadra affiatata – conclude Colella ed entusiasta. Abbiamo molto da offrire alla professione, abbiamo idee, passione, motivazione e coraggio: siamo entusiasti di essere infermieri e di svolgere questa meravigliosa professione, entusiasti di avere l’opportunità di svilupparne le potenzialità, giorno dopo giorno, in ogni contesto professionale.
Siamo consapevoli della necessità di orientare le politiche nazionali e regionali, dialogando efficacemente con i nostri interlocutori e valorizzando il contributo di tutti.
Abbiamo slancio ed energia per lavorare concretamente con e per gli infermieri. Insomma, ci crediamo».

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