«Puntiamo alla valorizzazione e alla crescita della professione infermieristica in tutti i contesti professionali»
Anche il Presidente del Collegio IPASVI di Campobasso – Isernia, Giovanni Colella, nella squadra dei candidati per le elezioni del Comitato Centrale e dei Revisori dei Conti della Federazione Nazionale IPASVI insieme ad un altro molisano, Giovanni Muttilo, originario di Baranello e presidente del Collegio IPASVI di Milano.
«Rappresentiamo l’alternativa, la novità. Il
nostro programma abbraccia a trecentosessanta gradi le più importanti aree di
interesse per la professione infermieristica e punta a valorizzare il ruolo
dell’infermiere in Italia, attivando tutte le risorse e le reti disponibili.
Vogliamo far crescere la professione anche nel meridione ed anche al contributo
dei piccoli Collegi come il nostro. E’ la prima volta, infatti, che il nostro
Collegio, esprime un candidato a livello nazionale».
Con queste parole il presidente
del Collegio IPASVI di Campobasso – Isernia
Giovanni Colella commenta la sua
candidatura alle prossime elezioni per il rinnovo del Comitato
Centrale e del Collegio dei Revisori dei Conti della
Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI per il triennio 2012-2014, che si
terranno il 13, 14 e 15 aprile presso la
sede della Federazione a Roma.
«Abbiamo messo a punto – illustra
la candidata Presidente Antonietta Santullo – un
programma particolarmente interessante con obiettivi strategici per la
professione: il punto di partenza è la valorizzazione del capitale umano
nell’era della clinical governance per definire gli standard minimi di
sicurezza delle cure e diffonderli alla popolazione. Ciò si traduce in alleanze
con le Associazioni dei cittadini, istituzione di un osservatorio per
monitorare le dotazioni organiche nelle regioni italiane e il rapporto
infermieri/Oss, e individuazione dei criteri per determinare le dotazioni
organiche delle strutture sanitarie, garantire adeguatezza e completezza della
risposta ai bisogni di salute dei cittadini e assicurare il funzionamento e la
continuità dei servizi. Questo è il punto di partenza, il primo passo da
compiere, ma non è l’unica priorità, anzi».
Fra gli altri obiettivi previsti nel programma emergono
infatti la costruzione di una rete con le Associazioni Infermieristiche
nazionali e internazionali per la valorizzazione degli infermieri esperti e
specializzati, per la diffusione e il riconoscimento della consulenza
infermieristica e la diffusione e implementazione di buone prassi.
Oltre alla trasformazione dei Collegi in Ordini e alla
revisione dei processi che riguardano la formazione, i ruoli e le
responsabilità della qualità organizzativa della didattica e della cultura
professionale.
Il tutto con il pieno coinvolgimento dei Collegi
provinciali e interprovinciali e dei Coordinamenti regionali.
«Un ulteriore nodo cruciale – continua
Colella –, su cui ci siamo soffermati con attenzione,
riguarda la presenza degli infermieri sui mezzi di comunicazione. Vogliamo dare
alla professione infermieristica la dovuta visibilità e garantirne la
riconoscibilità. In tal senso abbiamo intenzione di attivare un efficace
dialogo con i media affinché emerga chiaramente l’importante contributo che le
nostra professione dà al Sistema Sanitario Nazionale».
Senza dimenticare il ruolo determinante della ricerca e
dell’innovazione, per cui verranno istituiti la consulta per la produzione e
l’analisi di Buone Pratiche, un osservatorio che valuti le esperienze nazionali
significative e un osservatorio di deontologia per la valutazione dei casi
eticamente sensibili. Per la ricerca in particolare, in collaborazione con le
Università, le Aziende, le Società Scientifiche e dei professionisti
interessati, è previsto un sostegno concreto.
«Siamo una squadra affiatata – conclude Colella
– ed entusiasta. Abbiamo molto da offrire alla
professione, abbiamo idee, passione, motivazione e coraggio: siamo entusiasti
di essere infermieri e di svolgere questa meravigliosa professione, entusiasti
di avere l’opportunità di svilupparne le potenzialità, giorno dopo giorno, in
ogni contesto professionale.
Siamo consapevoli della necessità di orientare
le politiche nazionali e regionali, dialogando efficacemente con i nostri
interlocutori e valorizzando il contributo di tutti.
Abbiamo slancio ed energia per lavorare
concretamente con e per gli infermieri. Insomma, ci crediamo».
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