La nuova Politica
Agricola Comune 2014/2020, con le sue regole, frutto di un lungo percorso
negoziale per alcuni aspetti ancora in atto, fra Stati, Regioni ed Unione
Europea, va nella direzione di assicurare un sostegno ai settori portanti della
nostra agricoltura ed andrà ad incidere sull’occupazione e sullo sviluppo dei
nostri territori. Un approfondimento autorevole e di spessore è quello
organizzato dalla Coldiretti Molise con due convegni, la mattina del 23 ottobre
a Campobasso ed il pomeriggio ad Isernia, sul tema: “La Nuova Politica
Agricola Comune, tra sostenibilità ed Innovazione, Cosa Cambia per le Imprese Molisane”.
Agli incontri
hanno partecipato Dirigenti Nazionali e Regionali della Coldiretti e
Rappresentanti delle Istituzioni della Regione Molise.
Nell’impianto
della nuova PAC 2014/2020, sono state effettuate alcune scelte importanti come:
Ø Ricambio generazionale – Sono
previste misure a favore dei giovani Imprenditori agricoli, con la
maggiorazione del 25% degli aiuti diretti, per i primi 5 anni di attività, per
le aziende condotte da under 40.
Ø Sostegno
alle zone montane – L’azione è finalizzata alla tutela del territorio
ed al mantenimento della vitalità dei contesti socio-economici più a rischio.
Verrà sostenuta la spinta per un nuovo modello di sviluppo delle aree montane.
Ø
Agricoltore
attivo
– Con l’ampliamento della “black list”, non riceveranno più contributi PAC le
banche, le società finanziarie, assicurative ed immobiliari. Vengono definite
le condizioni per la figura di agricoltore attivo: IAP, CD, titolare di partita
IVA.
Ø
Convergenza – Viene stabilito di considerare
l’Italia come Regione Unica, con una progressiva unificazione del valore dei
titoli per i sostegni PAC.
Ø Sostenibilità ambientale – Previsti
incentivi a favore di sistemi produttivi maggiormente sostenibili e non
impattanti per l’ambiente.
Ø Qualità degli alimenti – Forte
attenzione alla qualità dei prodotti alimentari ed al benessere degli animali.
Ø Pagamenti diretti – Gli aiuti
accoppiati vengono concentrati su settori più in difficoltà, con l’obiettivo di
recuperare margini di efficienza e sostenere le produzioni “made in Italy”.
Per il Molise
la nuova Politica Agricola Comune 2014/2020 rappresenta un contributo
fondamentale alla centralità dell’impresa agricola nello sviluppo
socioeconomico della regione, contribuendo al presidio agricolo delle aree
svantaggiate e montane, condizione imprescindibile per la tutela ecosostenibile
del territorio e difesa contro il degrado ed i disastri ambientali, nell’Alto come
nel Basso Molise.
Per Coldiretti
Molise risulta, quindi, gravissima la decisione della Commissione Ue di
tagliare fondi, a livello comunitario, per quasi mezzo miliardo di euro dalla
Politica Agricola Comune (PAC) per destinarli ad altri settori, poiché
rappresenta uno schiaffo non solo alle imprese agricole, ma anche a quel 92 per
cento degli italiani che, secondo Eurobarometro, considera la PAC un elemento “importante
per il futuro”, capace di offrire benefici non solo agli agricoltori ma
all’intera società.
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