Anche in Molise è stato aperto lo “Sportello Europa” per
consentire alle imprese molisane di accedere direttamente ai finanziamenti
banditi dalla Commissione europea (in primis i progetti Horizon 2020)
avvelendosi dei servizi resi dall’APRE, l’agenzia per la promozione della
ricerca europea.
Il Presidente di Confindustria Molise Mauro Natale ha
partecipato stamane all’evento di presentazione dello Sportello, credendo
fortemente nell’opportunità di utilizzare la leva della ricerca e
dell’innovazione per rilanciare anche in Molise il settore delle imprese.
“Sono convinto - afferma il Presidente Natale
- che questi incontri rappresentano un’occasione importante per rilanciare la
competitività dell’impresa molisana sul piano dell’innovazione, ma allo stesso
tempo mi restano forti dubbi sull’esigenza di far rilevare oggi questa opportunità.
Come
dicevo ieri in una nota inviata alla stampa, il sistema industriale molisano
fatica sempre di più a trovare la ragion d’essere in questa regione, ossia un
motivo per restare e continuare ad operare in questo territorio che si vuole
immaginare come una sorta di isola ecologica, vocata allo sviluppo turistico
del territorio, impegnata nella promozione e nella tutela del paesaggio e delle
tradizioni.
In altre parti d’Italia e d’Europa si è
compreso negli ultimi anni che ci può essere un legame tra attività produttive,
energie rinnovabili, turismo e agricoltura per poter creare un’economia
sostenibile.
In
Molise, invece, ci si mobilita comunque contro, anche contro lo sfruttamento di
una risorse come le biomasse che rappresenta un capitolo importante nello
sviluppo delle fonti rinnovabili, della green economy, in Europa.
Ancora
una volta - conclude Natale - devo
fare appello alla coerenza che tutti dovremmo mantenere nei nostri
comportamenti.
Amministratori e cittadini che
difendono aziende industriali in crisi o che chiedono il riconoscimento
dell’area di crisi per il rilancio dell’industrializzazione della regione, come
possono in contemporanea scendere in piazza contro ampliamenti di impianti
industriali o la costruzione della centrale a biomasse?
E
inoltre: quando ci si indigna perché in Molise stanno chiudendo le imprese, si omette di dire che si tratta per la
maggior parte dei casi di imprese “assistite”
dalla Regione, notoriamente bacino di occupazione clientelare e diseconomiche
per la collettività, trattandosi di imprese con i conti in rosso gestite con i
soldi pubblici.
E
allora, ribadendo il nostro apprezzamento all’impegno del consigliere Cotugno
per lo sviluppo delle attività d’impresa, a alla luce di quanto cittadini e
politici di estrazione diversa stanno comunicando al sistema delle imrpese,
sorge spontanea la domanda: perché
promuovere l’innovazione delle imprese, se poi si fa di tutto per evitare che ne
nascano delle nuove e si consolidino quelle vecchie?”
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