Editoria, la Giunta regionale approva la
proposta di legge. Frattura: testo costruito con le parti
Nella ferma convinzione che il ruolo dell’informazione libera e plurale,
diritto sancito dalla Costituzione italiana, sia un bene di assoluto interesse
pubblico e la promozione di essa e dei diritti al pluralismo dell’informazione
corrispondano, al tempo stesso, a un bisogno individuale e a un valore collettivo,
la Giunta
regionale, su proposta del presidente Paolo di Laura Frattura, ha approvato con
delibera il disegno di legge recante norme e strumenti per il sostegno all’editoria
locale, nella sua varietà di mezzi espressivi, giornali, periodici, tv, radio e
online.“Approviamo
– spiega il governatore Frattura –, un testo frutto della più ampia
concertazione con le parti. Questa proposta di legge, costruita nel corso di
numerosi incontri con editori, Ordine regionale dei giornalisti e Assostampa
Molise, contempla, nella sintesi delle varie istanze segnalate volta per volta
da tutti gli attori coinvolti, il principale obiettivo della tutela del
lavoratore, in questo caso dei giornalisti molisani. Il nostro disegno rivisita
la vecchia norma, destinata esclusivamente alla carta stampata, norma poco
attenta al fattore delle garanzie da assicurare a chi ogni giorno costruisce
con professionalità il ciclo di notizie cui rendere informato, critico e
consapevole il cittadino e poco rispondente alle rivoluzioni, in termini di
mezzi comunicativi, che il mondo della stampa da tempo presenta”.Tra le
novità principali, l’ammissione al beneficio anche degli editori di periodici
pubblicati via web, oltre all’estensione dell’intervento a tutti i canali di
informazione generale, emittenti televisive e radiofoniche. Il sostegno alle
imprese editoriali sarà erogato attraverso un meccanismo semplificato di
individuazione dell’entità dei contributi, valorizzando i costi (65 percento
per il costo del personale e 35 percento per i
costi gestionali di natura generale).“Con
questi parametri – rimarca il presidente –, tuteliamo il livello occupazionale,
per noi obiettivo prioritario della proposta di legge, premiando gli editori
che non solo riescono a salvaguardare le risorse assunte, ma che procedono
anche a nuove assunzioni”.La
proposta di legge per l’editoria molisana licenziata dalla Giunta ora al vaglio
del Consiglio regionale. “Siamo certi – conclude Paolo Frattura –, che nella
commissione consiliare competente il nostro testo troverà, per quanto riguarda
i tempi di discussione, audizioni e approvazione, la giusta attenzione, potendo
tutti noi considerare la tutela dell’informazione un bene pubblico, così da
velocizzare l’iter legislativo per il varo definitivo da parte dell’Assemblea
regionale del Molise”.
EDITORIA: AVVIATO L’ITER –
E' con grande
soddisfazione che l'Ordine dei giornalisti apprende che la Giunta regionale ha avviato
l'iter per l'approvazione delle norme di riordino dell'editoria: un nuovo
quadro che, per i giornalisti, deve garantire il pluralismo della stampa,
risollevare il settore dalla crisi e porre freno a disoccupazione e lavoro
nero.
La proposta
varata dalla Giunta regionale contiene già molte delle norme sollecitate
dall'Ordine, misure che, evidentemente, vanno difese; su altri aspetti sarà
opportuno e proficuo il confronto democratico in Commissione e poi in Aula, col
contributo delle audizioni delle parti, giornalisti ed editori.La Giunta regionale pone come
fondamento dell'impianto normativo la centralità del lavoro giornalistico e
stabilisce criteri, per la maggior parte proposti dall'Ordine, che mirano a far
sì che il contributo finanziario sia ispirato a criteri di equità. Al
successivo regolamento sarà demandato il delicato compito di specificare nel
dettaglio la modalità della ripartizione dei fondi, secondo criteri
oggettivamente definiti, affinché nessuno possa essere penalizzato. Resta
basilare la finalità, espressa dall'Ordine e condivisa dalla Regione: rendere
persino possibile l'aumento dell'occupazione nelle redazioni. Una grande sfida,
anche in periodo di crisi, che però l'Ordine ritiene possa essere vinta. E
dunque sarà soprattutto sotto quest'aspetto che l'impianto legislativo dovrà
essere perfezionato con l'apporto di tutte le forze politiche. Alla Giunta
regionale, d'ora in poi, resta il compito di vigilare affinché il cammino ben
iniziato possa, col contributo dello stesso Esecutivo, proseguire spedito, sempre
all'insegna dell'equità e dei principi di garanzia e imparzialità.
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