Frattura: sempre più protagonisti con i nostri mari
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“Gli Stati
nazionali, con il ruolo chiave del nostro Governo – prosegue Frattura –, hanno sancito
la validità di un progetto europeo che nelle regioni in particolare ha da
subito trovato il suo perno centrale e operativo. Fondamentale l’impegno speso
in questi anni da tutte le realtà transfrontaliere che nei mari Adriatico e
Ionico ritrovano non solo l’elemento di comunione geografica e storica, ma
anche e soprattutto il medium e il
luogo giusti per sviluppare progetti di crescita economica, occupazionale, culturale
e sociale. A credere fin dal primo momento nell’importanza di un atto politico
che comprendesse le linee di guida per uno sviluppo dell’area c’è stata la
nostra Euroregione adriatico-ionica: per questo la decisione di Bruxelles ci
coinvolge e ci fa sentire oggi tra i protagonisti della costituzione di un
modello unico per le future iniziative in aree marittime di grandi
prospettive”.
La strategia
include, oltre l’Italia, Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina,
Montenegro e Serbia, con 13 regioni italiane coinvolte: Molise, Sicilia,
Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli
Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Umbria.
“In questo
straordinario bacino segnato dai due mari – conclude il presidente Frattura –,
si gettano le basi per sostenere 70 milioni di cittadini nella costruzione di
un futuro allargato, alla base del quale si pongono la cooperazione,
l’integrazione, la pace e la crescita”.
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