La data in cui
il Comitato si pronuncerà definitivamente sul progetto è la novità
dell’incontro a Roma, nella sede del Ministero dei trasporti, con il capo della
struttura tecnica di missione Ercole Incalza e l'amministrazione di FSI Michele
Elia. Alla riunione, chiesta com’è noto dalle Regioni Puglia e Molise, hanno
partecipato i presidenti del consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna,
del Molise Vincenzo Niro e dell’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio, il vice
presidente dell’Assemblea pugliese Nino Marmo e gli assessori regionali alle infrastrutture,
Giovanni Giannini, per la
Puglia e Pierpaolo Nagni per il Molise.
I rappresentanti
della delegazione pugliese hanno ribadito la necessità di procedere alla rapida
conclusione dell'Inter previsto dalla legge 163/2006, nell'ipotesi di un “NO” alla
localizzazione, espresso da una delle Regioni interessate alla realizzazione
dell'opera - nel caso, il Molise - sottolineando “il rischio concreto di
perdere i finanziamenti disponibili e di dover rinunciare ad una decisione
positiva faticosamente conquistata”.
Introna, Marmo e
Giannini hanno precisato “di non aver mai ostacolato l'accoglimento delle
istanze del Molise, purché compatibili con il cronoprogramma delle opere già
predisposto ed hanno ribadito l'urgenza di connettere l'intero Mezzogiorno d’Italia ai circuiti di
traffico europei, proprio rimuovendo la strozzatura del binario unico per i 31 km interessati”.
Il Presidente
del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Niro, ha espresso soddisfazione
per l’ulteriore avanzamento del progetto, ma soprattutto perché sono state
riconosciute, anche dai rappresentanti dello Stato, le rimostranze del Molise,
avanzate con convinzione unitamente all’Assessore regionale ai lavori pubblici,
Pierpaolo Nagni. “Il traguardo che stiamo realizzando insieme riveste
un’importanza strategica per la nostra regione che avrà la possibilità di
avvicinarsi al Nord, al Sud, come all’Europa, a patto che vengano rispettate le
rispettive vocazioni territoriali” – è il commento dei vertici molisani.
Nagni e Niro
sono stati concordi nel sostenere con fermezza che senza il recepimento delle
prescrizioni avanzate nell’incontro di oggi la Regione manterrà ferma la
propria posizione di contrarietà all’approvazione definitiva del tracciato
esistente. La questione verrà risolta lunedì prossimo, data della prossima
riunione finalizzata proprio alla condivisione delle prescrizioni predette.
I rappresentanti
della Regione Puglia considerano l'incontro odierno “un importante e
significativo passo in avanti per la definitiva conclusione di una vicenda che
dopo alcuni decenni verrà finalmente avviata a conclusione. Una vicenda il cui
esito positivo rappresenta per tutto il Paese un obiettivo strategico, con la
velocizzazione della rete ferroviaria adriatica che consentirà di avvicinare la Puglia al cuore
dell'Europa”.
L'ing. Incalza,
dando assicurazioni alle esigenze poste dalla Regione Puglia sulla rapida
definizione dell'iter approvativo del progetto, ha comunicato che nella seduta
del Cipe del 15 novembre lo stesso comitato si pronuncerà sull'elaborato
progettuale.
Il Mit e Fsi
hanno annunciato che gli interventi sulla
dorsale adriatica verranno certamente candidati ai finanziamenti previsti dal Connecting Europe
Facility che ha stanziato per le infrastrutture trasportistiche 22,7 miliardi di
euro, di cui 11,9 per il primo bando in scadenza a febbraio 2015.
Introna, Marmo e
Giannini hanno inoltre concordato con RFI e con l'ing. Incalza la disponibilità
a riprendere la discussione sul progetto di collegamento ferroviario
Bari-Altamura-Matera, di concerto con la regione Basilicata, anche in relazione
alla scelta della città di Matera quale capitale europea della cultura 2019.
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