giovedì 5 aprile 2012

Campobasso. Riti pasquali. Giovedì Santo.

Campobasso 5 aprile 2012


PASQUA 2012. RITI del GIOVEDI' SANTO.
Inizia il triduo pasquale messa CRISMALE.
S.E. Mons. Giancarlo Bregantini Arcivescovo di Campobasso-Bojano.

Con la  Messa Crismale ha avuto inizio il triduo di preparazione alla Pasqua di Resurrezione.
Presbiteri religiosi e diaconi hanno  fatto il loro ingresso ieri  mattina nella Cattedrale della SS. Trinità di Campobasso, guidati dall’arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano mons. GianCarlo Bregantini.
Nella solennità del Gloria intonato dalla corale Trinitas guidata dal M°Antonio Colasurdo, i presbiteri, ad una sola voce,hanno esultato la” Gloria all’Altissimo Dio nell’alto dei cieli”, per rinnovare la promessa ed l’impegno dinanzi a Dio del servizio formante  ed educante per evangelizzare la nuova società. Una società, lacerata oggi, dalla precarietà dal rischio, dalla frammentazione, dalla violenza e dell’indiscriminato potere di ricorrere alle armi per vincere la guerra “dell’economia”.
Dopo l’ingresso  nella Cattedrale, l’invito del presule di Campobasso è stato quello dell’unità alla collaborazione ed alla crescita reciproca; l’ingresso progressivo- ha poi continuato mons. Bregantini-  è l’immagine della cammino verso la Gerusalemme Celeste.  La liturgia del Sacro Crisma è infatti carica di significati e tra questi la benedizione del Sanctum Crisma, olio degli infermi e dei  catecumeni. Il crisma è un composto di essenze e profumi tipici di diverse località in segno di unità. Dalla Palestina, alla Locride, al Molise le  sette essenze naturali  presenti nel sacro crisma  tra cui quelle  di nardo, mirra, rosa, eucalipto, ginepro e  bergamotto che  sono state mescolate per rendere l’olio unico e unito, caratteristico per la sua essenza nata dalla comunicazione di più luoghi che parlano una sola lingua, quella dell’amore infinito per la Gloria di Dio. La tradizione della   mescolanza  dei profumi per aromatizzare il sacro crisma  è una consuetudine avviata da mons. Bregantini sin dal 2002. La liturgia della  messa crismale  per la benedizione degli Olei per  rinnovo delle promesse sacerdotali per  istituzione dei ministri straordinari della comunione; partecipazione dei cresimandi della diocesi con i loro catechisti, è un ritornare – su questa fondativa chiamata , un risentirsi di nuovo dentro, quella voce che ci ha cambiato la vita e la storia- il contesto in cui si vive oggi è  molto cambiato e difficile come ha affermato  Bregantini durante l’Omelia-il mondo manifesta  forti segni di incredulità e di rifiuto espliciti. Ma è anche vero- ha proseguito- che  oggi c’è ovunque una sete di Dio. Ai sacerdoti dunque, il compito di essere mediatori dell’atteso e – fondativo incontro vitale, con una grande forza di intravedere oltre la siepe “l’Alfa e l’Omega”-.  Zelo missionario e dimensione antropologica della fede sono gli auspici che l’arcivescovo ha lanciato ai suoi presbiteri, con lo sguardo  e la preparazione all’Anno della Fede. Un particolare riferimento è stato poi rivolto, durante l’omelia alla figura del Campobassano fra Immacolato Brienza con la scelta di fare incontri mensili vocazionali ogni seconda domenica del mese nella casa di Fra Immacolato in piazza Cuoco a Campobasso. Una casa e  non una chiesa- ha detto l’arcivescovo-  ma una casa che ha trasformato il ragazzo di 16 anni immobilizzandolo nel letto in un mistico appassionato umile e forte. Il fulcro dell’omelia si è sviluppato su sette punti rivolti soprattutto ai sacerdoti per uno stile di vita sobria:sacerdoti del signore, preti di preghiera, presti di studio, zelo missionario, cuore vigilante, forme di comunione innovative, stimolare  e crescita per i laici. Dopo aver aggiunto un  pensiero speciale verso i poveri, i giovani ed i sacerdoti ammalati, ai diaconi ai seminaristi,al ricordo della figura di don Armando Di Fabio,   Mons. Bregantini ha concluso  l’omelia con un particolare ringraziamento  alla Vergine Addolorata di Castelpetroso  Patrona del Molise ,meta  di crescente Grazia,  ed  alla Madonna della Libera di Cercemaggiore di cui quest’anno  ricorre il VI Centenario.

                                                            Fotocronaca Gino Calabrese































LA PROCESSIONE DEGLI APOSTOLI


I tredici figuranti che danno vita alla Processione degli Apostoli appartengono alla Confraternita Pia Unione di San Giovanni Battista. I dodici che interpretano gli Apostoli sono estratti a sorte tra gli iscritti alla Confraternita il giorno della Domenica delle Palme, mentre il tredicesimo è scelto fra i membri del Consiglio Direttivo della Confraternita e interpreta Simone di Cirene, colui che fu costretto a portare la Croce di Cristo durante la salita al Calvario (Mt 27,32 – Mc 15,21 – Lc 23,26).

 Nel pomeriggio del Giovedì Santo i tredici figuranti, indossando i caratteristici abiti orientali e i sandali ai piedi, partono dalla Chiesa di San Giovanni Battista procedendo l’uno dietro l’altro in silenzio, a passo lento, con la testa reclinata sul petto e gli occhi bassi. Apre la Processione, con una croce fra le mani, Simone di Cirene seguito nell’ordine da Giovanni, Pietro, Giacomo Maggiore, Giacomo Minore, Bartolomeo, Simone, Matteo, Andrea, Tommaso, Filippo, Taddeo e Giuda Iscariota. Giunti in Cattedrale, i tredici figuranti assistono alla Santa Messa nel corso della quale l’Arcivescovo lava i piedi dei dodici Apostoli. Al termine della celebrazione eucaristica i tredici figuranti visitano tutte le chiese della città in cui è stato allestito l’altare della reposizione osservando un breve momento di raccoglimento e di preghiera dinanzi al Santissimo Sacramento.










I SEPOLCRI
Parrocchia San Giuseppe Artigiano




      Parrocchia del Sacro Cuore (Cappuccini)




Parrocchia San Paolo






Parrocchia S. Antonio di Padova


















Un plauso particolare all'amico Albino per il suo impegno costante e la sua maestria. 
Il suo talento meriterebbe più attenzione.


Ferrazzano (CB) Parrocchia S.Maria Assunta in Cielo.







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