PATRICIELLO COMMEMORA LE VITTIME
“Nella ricorrenza
della Giornata del Ricordo dedicata ai caduti, militari e civili, nelle
missioni internazionali per la pace e dell’undicesimo anniversario della strage di Nassiriya, desidero rivolgere il mio
pensiero a tutti coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, al
servizio del Paese e della comunità internazionale per la sicurezza e la
stabilizzazione delle aree di crisi. L’Italia non può dimenticare l’impegno di tutti coloro,
militari e civili, che in tante zone difficili e tormentate del pianeta
s’impegnano quotidianamente per la costruzione di una società migliore, in
difesa dei diritti umani e della dignità della persona. Credo sia doveroso infatti, in un momento in cui si assiste al
riaccendersi della violenza e degli scontri armati in molte zone del mondo,
tributare il giusto riconoscimento ai ragazzi e alle ragazze delle forze armate
che, giorno dopo giorno, lontano dalla loro terra e dagli affetti dei più cari,
con dedizione e spirito di sacrificio sono in prima linea per fermare le
violenze e promuovere la convivenza pacifica tra i popoli. Oggi, undici anni dopo il vile attacco terroristico
di Nassiriya, ritengo necessario ricordare i due civili, i 12 carabinieri e i 5
militari dell’Esercito che in quel terribile giorno caddero mentre svolgevano
il proprio lavoro al servizio della pace: il loro impegno in una terra
dilaniata dai conflitti rappresenta ancora oggi per tutti noi e per tutti
coloro che credono nel valore della pace e della fratellanza tra i popoli il
simbolo e la testimonianza delle più alte virtù morali. Ai familiari dei caduti
e a quelli di quei tanti ragazzi che sono attualmente in armi lontano da casa e
che quindi vivono queste ore con grande angoscia, giunga il mio pensiero più
affettuoso; a tutte le forze armate la mia gratitudine per la
professionalità e l’impegno che quotidianamente mettono al servizio di un mondo
senza violenza”.
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