Sabato 29 novembre
anche in 100 punti vendita molisani l'iniziativa della Fondazione Banco
Alimentare Onlus: l'invito a donare cibo per i 6 mila poveri
della regione, in un
periodo di emergenza alimentare che investe il nostro paese
In Molise 6 mila persone che soffrono la fame possono contare concretamente
sul Banco Alimentare, la realtà
caritativa che recupera quotidianamente eccedenze alimentari per donarle a
tutti questi indigenti mediante una rete di 39 enti convenzionati. L'anno scorso, questa "macchina della
carità" ha donato ben 197 tonnellate di prodotti. Sabato prossimo, 29
novembre, tutti avranno la possibilità di salire per un giorno su questa
macchina, e contribuire ad aumentare la mole annuale di cibo per i poveri della
regione: puntuale, per il diciottesimo anno consecutivo, torna la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, la raccolta per i bisognosi promossa a
livello nazionale dalla Fondazione Banco
Alimentare Onlus, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica
e con il Patrocinio di Expo Milano 2015, in collaborazione con Esercito Italiano,
Associazione Nazionale Alpini, Società San Vincenzo De Paoli, Compagnia delle
Opere Sociali e i Distretti italiani del Rotary International. A livello
locale, la Colletta
gode del patrocinio della Presidenza del
Consiglio Regionale del Molise, dell'Assessorato
Regionale alle Politiche Sociali e del Comune
di Campobasso.
L'iniziativa
è stata presentata questa mattina a Campobasso nel corso di una conferenza
stampa alla quale hanno partecipato Cosimo
Trivisani, direttore del Banco Alimentare di Abruzzo e Molise, Mirko D'Amario, coordinatore Colletta
Alimentare a Campobasso, Giuseppe
Colucci, presidente Unitalsi, Marisa
Di Marzo, del gruppo Alpini, e vari rappresentanti di associazioni di
volontariato coinvolte. Hanno portato il loro saluto anche Vincenzo Niro, presidente del Consiglio Regionale del Molise, e Antonio Battista, sindaco di
Campobasso.
In Molise, la Colletta si svolgerà in
circa cento punti vendita, tra
supermercati, centri commerciali, iper, piccoli negozi, dove circa mille volontari con la pettorina
gialla inviteranno chi si recherà a fare la spesa ad acquistare e donare
prodotti come olio, alimenti per l'infanzia, sughi e pelati, riso, pasta,
scatolame (tonno e carne), legumi. Oltre ai volontari del Banco, l'iniziativa
coinvolge associazioni, parrocchie, movimenti, imprese, cittadini e persone di
buona volontà, tutti impegnati alla riuscita di un grande gesto di carità
popolare. Nell'edizione 2013 in una sola
giornata sono state donate ben 42
tonnellate di alimenti.
Fedele alla sua origine (il Banco
Alimentare in Italia è nato nel 1989 dall'incontro tra don Luigi Giussani,
fondatore di Comunione e Liberazione, e Danilo Fossati, patron della Star), la Colletta è un momento
proposto per far riscoprire a tutti la carità come esperienza fondante per ogni
persona. Per questo, ogni anno viene proposta una frase che fa da filo
conduttore alla giornata. Quella del 2014 è stata pronunciata da Papa Francesco il 9 dicembre 2013 : "Vi invito a fare posto nel vostro
cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di
poter avere accesso ad una alimentazione adeguata. Condividiamo quel che
abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi
ostacoli per soddisfare un bisogno così primario. Invito tutti noi a
smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto
sulle vite di chi la fame la soffre sulla propria pelle".
"Un appello - dice Cosimo Trivisani, direttore del Banco
Alimentare di Abruzzo e Molise - che appare ancora più importante, alla luce
dell'emergenza alimentare che dall'inizio dell'anno sta interessando l'intera
rete del Banco, causata dai cambiamenti europei di aiuto agli indigenti. Già
nel corso del 2014, il cibo recuperato e donato ai poveri è stato minore, al
punto che lo scorso mese di giugno si è resa necessaria una Colletta
straordinaria. Per questo, tutti sabato prossimo possiamo fare molto,
condividendo il cibo con chi non ne ha, e prendendo coscienza di un'emergenza
che sta colpendo i più deboli del nostro paese e della nostra regione".
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