Lunedi 1 dicembre alle 9.00
presso Il Grand Hotel Rinascimento a Campobasso
Il GAL Molise verso il 2000 e l’associazione Borghi
Autentici d'Italia, nell'ambito del progetto TERRITORI CHE FANNO LA COSA GIUSTA , hanno
organizzato, con la collaborazione di Assocanapa Nazionale, Assocanapa Molise e
con il patrocinio della Regione Molise e dell’ANAB (Associazione Nazionale
Architettura Bioecologica), un convegno sul tema della filiera della canapa
industriale e sulle opportunità di sviluppo in Molise.
La coltivazione e la trasformazione della canapa industriale
in Italia sta muovendo economie e risorse nuove grazie all'impiego nella
bioedilizia e nella produzione di prodotti alimentari dei principali derivati.
Il convegno ha quindi come argomento la coltivazione
della varietà a basso tenore di THC (inferiore allo 0,2%) compresa nel
Registro Europeo delle Sementi e che segue la procedura stabilita dalla
Circolare del MIPAF n.1 dell'8 maggio 2002 .
Cesare Quaglia di Assocanapa illustrerà le principali tematiche
in ordine alle modalità di coltivazione della canapa, alla raccolta ed alla
destinazione finale ai centri di lavorazione dei principali prodotti, la
cosiddetta paglia e i semi.
Rachele Invernizzi, titolare della Southemp, affronterà il
tema della filiera portando il bagaglio di esperienza che la società ha
acquisito nella progettazione e realizzazione del primo centro di
trasformazione del centro-sud Italia realizzato a Crispiano (TA) ed inaugurato
lo scorso mese di agosto.
Gli interventi dei responsabili territoriali di Assocanapa
Molise, Abruzzo e Campania saranno utili per mettere a fuoco le modalità
operative che le imprese agricole dovranno eseguire nei campi per garantire
raccolti proficui e ripetuti.
Concluderà i lavori
Vittorino Facciolla assessore all’agricoltura della Regione Molise.
In Molise nel 2014 sono stati coltivati oltre 20 ettari di canapa
industriale, il doppio dell’anno precedente. In Italia si è registrato un
incremento continuo di terreni destinati a questa coltivazione.
Il tema del recupero dei terreni incolti, anche pubblici, e
la rotazione con culture che già utilizzano le stesse tecnologie di raccolta
(fieno e grano), può consentire l’avvio anche in Molise di una fase nuova per una
coltivazione che ha antiche tradizioni nella nostra terra e che apre strade
diverse per gli imprenditori agricoli e per quelli che vorranno investire sulla
trasformazione dei prodotti derivati il cui mercato nazionale ed europeo è in
forte e continua espansione grazie al sempre maggiore interesse per i materiali
per la bio-edilizia e per i prodotti alimentari ad elevato valore aggiunto.
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