mercoledì 10 dicembre 2014

“CON LE PERIFERIE NEL CUORE” DEL REGISTA PIERLUIGI GIORGIO

Campobasso, mercoledì 10 dicembre 2014


Prima Nazionale del documentario su papa Francesco 
La visita del Santo Padre papa Francesco in Molise raccontata nel  documentario “CON LE PERIFERIE NEL CUORE” 
"CON LE PERIFERIE NEL CUORE"


Sabato  13 dicembre 2014, alle ore 16,30, presso l’Auditorium Ex Gil in via Milano a Campobasso, sarà presentato in prima Nazionale il documentario “Con le Periferie nel cuore” tratto dall’omonimo libro del giornalista vaticanista Raffaele Luise alla presenza  dell’autore, del regista, di autorità Ecclesiali, Civili, Militari, dei protagonisti, del gruppo Kerem, di tutta la cittadinanza e di Nicola Sacco autore delle musiche dell’intero filmato insieme al  gruppo musicale locale “Le cantine riunite”.
Tra le autorità ed Istituzioni interverranno il Presidente della Regione Molise Paolo  Di Laura Frattura, il Rettore dell’Università del Molise Giammaria Palmieri, il Sindaco di Campobasso Antonio Battista, l’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E. mons. Giancarlo Bregantini.    
Il documentario  della durata di 60 minuti,  racconta  in modo variegato ed insolito delle “Periferie”, in particolare quelle esistenziali del disagio, della malattia, del dolore. Non mancano   le testimonianze dirette –attraverso interviste – del vescovo di Campobasso mons. Bregantini  e del vescovo di Isernia mons. Cibotti, di padre Lino Iacobucci fondatore  della prima comunità terapeutica del Molise, del vaticanista autore del libro  Raffaele Luise. A fare da sfondo a tutte le scene è la visita di papa Francesco in Molise lo scorso 5 luglio con tutte le tappe da lui attraversate ed i  relativi messaggi impressi nel cuore dei molisani. Oltre ai luoghi della visita come  Campobasso, Casteleptroso, Isernia, vengono risaltate  le immagini della natura  del Molise  - monte Marrone sulle Mainarde - in scenari di struggente bellezza e le  immagini di centri sociali e di aggregazione. La natura e la sua salvaguardia sono elementi di costante citazione nei discorsi del Papa che, insieme alle “Periferie”, il regista le ha  assemblate  attraverso immagini suoni e parole  per un messaggio sociale, un Inno alla fede per i giovani e tutti i cercatori di Dio. A rappresentare le scene, quasi tutte, il racconto di Elvira donna diversamente abile che viene accompagnata dalle guardie del Parco e dal Corpo Forestale territoriale fino a quota 1800 metri , in una sorta di Via Crucis vissuta con la positività di quel raggio di sole messaggero di Pace che solo la cima  della montagna può regalare. 
E’ lì che Elvira dialoga con papa Francesco per  ringraziarlo dell’invito ricevuto in occasione della Sua Visita in Molise e per lanciare un messaggio Universale di Fede, Speranza, Coraggio e Pace.
“Le citazioni del Papa, puntuali, accattivanti e senza possibilità di replica : «La Chiesa è chiamata a uscire da se stessa e ad andare verso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche quelle esistenziali: del peccato, del dolore, dell’ingiustizia, dell’indifferenza religiosa, del pensiero e di ogni forma di miseria». sono la mia fonte di ispirazione per la realizzazione di questo filmato inedito –ha spiegato il regista Pierluigi Giorgio -   come pure   la missione che si è assunta Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio vescovo di Roma, parroco del mondo, sin dall’inizio del pontificato e che da un anno caratterizza in maniera inedita ed esponenziale, la sua pratica di rinnovamento ed evangelizzazione all’interno della Chiesa e nel rapporto con i fedeli: una Chiesa non più arroccata sulla sua autoreferenzialità».

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Pierluigi Giorgio, vincitore di premi a Festival Internazionali del Cinema documentaristico, è autore e regista di numerosi documentari realizzati la trasmissioni nazionali. Si diploma attore al “Piccolo Teatro di Milano” e lavora indistintamente per la televisione ed il teatro. Inizia ad interessarsi alle tematiche dell’ambiente, delle tradizioni popolari e della salvaguardia delle etnie “minori”. Percorre a piedi 250 Km di tratturi molisani e pugliesi, per riportare l’attenzione sulla loro salvaguardia, fermandosi nelle varie soste a narrare storie di transumanza. Frequenta gli indiani d’America e apprende
l’arte del “narrare” anche come utilità terapeutica.
Come “maestro-narratore”, trasferisce di borgo in borgo le storie raccolte, su un carro gitano ed un cavallo dando vita allo spettacolo: “Il Narratore Ambulante” e ad una lunga serie di documentari per la trasmissione
Geo&geo di Rai 3.
E’ ideatore e direttore artistico di eventi culturali tra cui: la “Ballata dell’Uomo-Orso” rito di fertilità e il “Premio Internazionale La Traglia - Etnie e Comunità” per la rivalutazione e cura di una tradizione, del suo ambiente, della tutela dei diritti umani, della dignità e identità culturale e religiosa delle piccole comunità ed etnie.

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