Vicino ai
lavoratori dell'Igea Medica, con la piena condivisione delle loro
preoccupazioni e con la consapevolezza della necessità di un agire diverso.
Accanto ai pazienti e alle loro famiglie, perché insieme si possa arrivare ad
una soluzione diversa dalla "chiusura con sfratto" così come invece è
accaduto per la struttura privata di Isernia.
Il consigliere
regionale della Federazione della Sinistra Salvatore Ciocca entra nel merito
della questione che ha investito la struttura sanitaria che si è occupata, per
anni, con professionalità e dedizione, alle cure riabilitative ed è oggi
costretta alla chiusura a causa degli esiti scellerati delle politiche
dissennate messe in campo in questi dieci anni di governo Iorio.
"Le
politiche sanitarie messe in campo hanno prodotto disastri che sono purtroppo
evidenti - ha spiegato il consigliere regionale della Federazione della
Sinistra - e gli effetti nefasti hanno ricadute a cascata sui cittadini,
vittime senza colpa delle azioni di chi ha tirato le fila dell'intero settore
in maniera più che discutibile. I
lavoratori e i pazienti che all'Igea Medica avevano trovato la struttura in
grado di supportare le loro patologie non possono essere scaricati così, come
fardelli di cui ora non si ha più bisogno.
Per questo non
posso che condividere le azioni proposte dal circolo Centro Storico del Prc di
Isernia che in questi giorni di festa è accanto ai lavoratori dell'Igea Medica,
piombati nel 2012 senza né certezze né prospettive di futuro mentre il
presidente Iorio - responsabile principale di questo fallimento che in Molise
fa rima con la Sanità pubblica e con parte di quella privata - crede di poter risolvere le emergenze con i suoi
tardivi richiami alla sobrietà e all'austerity chiudendo gli occhi
sull'orizzonte disastroso che ha disegnato sui molisani, vittime del
clientelismo, dei favoritismi, del nepotismo imperante.
Mentre il
presidente della Provincia di Isernia minaccia le dimissioni per questioni di
poltrone e al Comune di Isernia si litiga per l'investitura del successore di Melogli, nell'assenza di qualsiasi reale azione
istituzionale a tutela dei professionisti, degli operatori e dei pazienti - sfrattati letteralmente dalla
struttura - continua a crescere la
percentuale di disoccupati, continua ad aumentare il numero dei senza futuro,
dei nuovi poveri.
E' questa la
politica che ha ancora in mente l'esecutivo guidato da Michele Iorio? E' così
che inizia la sua attività istituzionale il neo assessore alla Sanità, Filoteo
Di Sandro? Quali sono le azioni che il Governo regionale intende mettere in
campo? Qual è il destino di questi lavoratori, dei pazienti che avranno bisogno
di una struttura riabilitativa in grado di offrire loro quella Sanità virtuosa
che diventa, giorno dopo giorno, un lontano traguardo?
La salute è un
diritto, non un optional. E su questo principio fondante le risposte del
governo Iorio si sono fatte sempre più labili, sempre più incerte fino a
diventare solo inutile esercizio verbale.
I molisani
vogliono i fatti, quelli che il presidente nonché commissario straordinario
designato e riconfermato improvvidamente dal Governo nazionale non è in grado
di realizzare come gli anni del suo mandato hanno ampiamente dimostrato".
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