La nuova organizzazione della rete scolastica approda
in Consiglio provinciale.
Campobasso 24 gennaio 2012
Campobasso 24 gennaio 2012
Dopo l’annullamento del
Piano regionale di dimensionamento scolastico 2011/2013 da parte del Tar
Molise, la Regione ha dovuto riattivare il procedimento per l’approvazione
della nuova organizzazione scolastica partendo dall’esame delle proposte
elaborate dalle conferenze provinciali. L’ente di via Roma ha quindi dato
il via ad una serie di incontri con i sindaci degli 84 Comuni coinvolti,
con i dirigenti degli istituti scolastici, con i rappresentanti di Anci e Uncem
e con i direttori degli Uffici scolastici regionale e provinciale per
elaborare il Piano provinciale di organizzazione della rete scolastica
2012/2014. Ci sono volute ben tre sedute per arrivare ad una decisione
definitiva che ieri è stata portata all’attenzione del Consiglio provinciale ottenendo
l’approvazione della maggioranza.
Gianluca Cefaratti Pres.Cons.Prov. |
La proposta del Piano,
integrata con un emendamento presentato dal presidente del Consiglio Gianluca
Cefaratti, è stata illustrata all’aula dall’assessore all’Istruzione Rita
Colaci che ha evidenziato come le motivazioni alla base delle scelte adottate
abbiano dovuto rispondere all’esigenza di garantire un’offerta formativa
adeguata nella consapevolezza della drammaticità dei tagli che forzatamente
sono stati effettuati alla luce dei provvedimenti statali che, di fatto, hanno
diminuito le risorse umane e finanziarie ed hanno imposto la
riorganizzazione del sistema scolastico.
Un lavoro non facile se si
considera che la Conferenza provinciale ha dovuto tener ben presente, da
un lato, il rispetto dei parametri normativi e, dall’altro, le
considerazioni e le pressioni dei sindaci dei diversi Comuni coinvolti.
Rita Colaci |
“Abbiamo
fatto il possibile per accogliere le richieste di tutti - ha spiegato ancora
l’assessore Colaci - tenendo presente che per gli istituti omnicomprensivi e le
scuole superiori il tetto degli studenti è di 600 unità, per i centri di
minoranza linguistica e località montane 400, mentre per il resto, ben 1000
studenti; pertanto, tagliare 15 dirigenze come previsto dalle norme nazionali,
è stato arduo; sulla base dei dati numerici forniti dall’Ufficio scolastico
provinciale - ha aggiunto l’assessore - si è accertata, in alcuni
casi, una situazione di sottodimensionamento che ha spinto la Conferenza a
valutare la possibilità di una differente configurazione degli istituti
scolastici sia attraverso una diversa aggregazione, sia attraverso la
costituzione di una nuova istituzione scolastica di dimensione ottimale nella
quale far confluire più scuole”. Il Piano, così come è mostrato
nei prospetti, dovrà essere valutato dalla Giunta regionale
per ricevere l’approvazione definitiva. In Provincia sono
fiduciosi.
SERVIZIO FOTOGRAFICO Luigi Calabrese
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