II segretario regionale della Cisl Funzione pubblica Nicola Lalli
con riferimento alla crisi occupazionale e alla contrattazione.
“Basta con il caos istituzionale nel nostro
Molise. Siamo stanchi dei casi come l’Igea medica, l’Università cattolica del
Sacro Cuore e la San.
Stefar , Clinica Villa Maria. La Funzione Pubblica
Cisl chiede con forza ai nostri Governanti le riforme necessarie, attese dai lavoratori,
per una riforma sostanziale della sanità. Non se né può più di aziende, nel
nostro Molise, che chiudono per mancanza
di produzione . Non vi sono risorse necessarie per i servizi alla persona e
intanto la beffa l’I.r.a.p. (acronimo di
Imposta regionale sulle attività produttive), in Molise è aumentata. E’ urgente uno scatto di responsabilità da
tutte le Istituzioni locali, provinciali e regionali e dal Governo guidato da
Monti attraverso l’abbassamento della pressione fiscale e il contenimento della
spesa pubblica. Contrastare duramente l’evasione, prelevare di più sulle
transazioni finanziarie e sui consumi di lusso. Per di più, maggiori risparmi
abbattendo la spesa inefficiente la quale si perde continuaménte in sprechi, disorganizzazione
ed elevati costi di apparato ( consulenze
improduttive, esternalizzazioni di servizi, ecc.).
Lalli propone:
“Una stagione di politiche e di servizi rilanciando la mobilitazione,
quest’ultima che ha come fine, quello di costruire un’agenda di proposte. Un
nuovo patto sociale, un cambiamento ma con spirito professionale di forte
utilità collettiva. In cambio, noi lavoratori del Pubblico impiego, chiediamo
con forza, qualunque sia il Governo centrale, il riconoscimento anche
retributivo delle nostre professionalità, non solo giustificati dall’apporto
che diamo alla nostra Amministrazione, ma anche e soprattutto perché socialmente
legittimati.
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