La nota del
Presidente Niro
Il disastro di
Marcinelle, simbolo del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo, nel quale
furono coinvolte anche famiglie molisane, resta il più grande lutto minerario avvenuto
in Europa.
L’immane
tragedia in cui persero la vita centotrentasei nostri connazionali è entrata a
far parte prepotentemente della nostra storia, della storia di una nazione che,
soprattutto in un momento in cui il numero degli emigrati è tornato drammaticamente
a crescere, deve ricordare la solidarietà, il rispetto e l’attenzione che si
devono a chi lascia tutto per cercare di costruirsi un futuro migliore.
Stimolare la
memoria di quanto accaduto contribuisce a far sì che i tanti sacrifici compiuti
dalle generazioni passate, che hanno vissuto il periodo difficile delle
migrazioni alla ricerca di un lavoro stabile e di condizioni di vita soddisfacenti,
non vadano smarriti.
Oggi, infatti, a
distanza di cinquantotto anni, tale tematica è più che mai attuale e
particolarmente appropriato diventa trarne uno spunto di riflessione affinché si
approfondiscano e perfezionino gli aspetti della piena integrazione degli
immigrati e della sicurezza nei luoghi di lavoro, entrambi diritti civili
basilari a cui le Istituzioni devono tendere con impegno e responsabilità al
fine di scongiurare nuove sciagure.
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