In apertura la commemorazione dell’ex assessore Di Domenico
La seduta di oggi aggiornata a martedì prossimo, 2
settembre.
“Il Consiglio Regionale del Molise, premesso che: -
il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro della Giustizia hanno
presentato lo scorso 30 giugno al Consiglio dei Ministri le linee guida per la
riforma della Giustizia, attualmente oggetto di consultazioni che si
concluderanno il prossimo 31 agosto 2014; - tale progetto di riforma prevede,
tra l’altro, la definitiva razionalizzazione della geografia giudiziaria da
realizzare anche mediante la revisione dei distretti delle Corti di Appello e
relative Procure, oltre a nuove modifiche dell’assetto dei Tribunale; - in
particolare, il nuovo assetto territoriale dei distretti di Corte di Appello
verrebbe attuato ^anche incorporando circondari di distretti limitrofi ed anche
mediante riduzione o accorpamento di qualche distretto^, secondo criteri che
lasciano prefigurare la soppressione della Corte di Appello di
Campobasso.
Tutto ciò premesso, ritenuto necessario porre in
essere una azione incisiva a tutela della identità e della autonomia della
Regione Molise,
IMPEGNA
Il Presidente della Giunta Regionale ed il
Presidente del Consiglio Regionale, ciascuno per quanto di propria competenza,
a porre in essere, nei confronti del Governo nazionale e del Ministro della
Giustizia, le iniziative necessarie atte ad assicurare la conservazione nella
sua integrità del sistema degli uffici giudiziari oggi operante nella Regione
Molise”.
E’ questo il contenuto, in sintesi, dell’ordine del
giorno approvato alla UNANIMITA’ dal Consiglio regionale del Molise, tornato a riunirsi
d’urgenza nella giornata di oggi sotto la presidenza di Vincenzo Niro, per occuparsi di due mozioni, la prima, a
firma dei consiglieri Ciocca, Ioffredi Monaco
(poi trasformato in ordine del giorno votato unanimemente) intesa a promuovere una deliberazione del
consiglio regionale relativamente alla ipotesi di rideterminazione dei
circondari dei Tribunali e di accorpamento delle Corte di Appello di Campobasso
derivanti dallo schema di riforma della Giustizia presentato al Consiglio dei
Ministri dal Ministro Andrea Orlando, e
la seconda, a firma del consigliere Monaco, intesa ad impegnare il Presidente
della Giunta Regionale ad assumere utili iniziative finalizzate ad evitare la
soppressione del Corpo Forestale dello Stato e ad ottenere la riqualificazione
delle funzioni.
Di questa seconda mozione se ne parlerà nella
seduta di aggiornamento disposta dal Presidente Vincenzo Niro per martedì prossimo,
2 settembre 2014, alle ore 11,00.
Il Presidente, infatti, ha chiuso i lavori intorno
alle ore 15,00, per consentire la partecipazione dei consiglieri alla cerimonia
funebre dell’ex assessore e consigliere regionale, scomparso nella giornata di ieri, Tommaso Di Domenico, in programma per il
pomeriggio alle ore 16,30 a
Riccia.
Ed è con la commemorazione dello scomparso
consigliere Di Domenico (di cui si trasmette in allegato breve scheda istituzionale), da parte del Presidente Niro,
subito dopo le rituali comunicazioni all’aula a cura dello stesso Presidente,
che sono iniziati i lavori previsti per le ore 11,30.
Il primo firmatario della mozione sulla paventata
soppressione della Corte d’Appello, Ciocca, ha chiesto subito la parola per
comunicare la sua volontà di trasformare la stessa in ordine del giorno per verificare, anche
attraverso il contributo di tutti, la possibilità di un voto unanime. “La
dignità di un popolo – ha detto Ciocca riferendosi alla soppressione della
Corte d’Appello – non può essere annientata in questo modo”.
Dopo la lettura dell’ordine del giorno, che ha
raccolto, nella premesse, una indicazione del consigliere Sabusco (“qui si
tratta di salvare il Molise e necessita
evidenziarlo nell’ordine del giorno, altrimenti mi astengo” ) da parte del
Presidente Niro, lo stesso ha ottenuto la UNANIMITA ’ sia per la iscrizione che per la
immediata discussione.
Discussione che, vista la delicata problematica, ha
coinvolto tutti i rappresentanti dell’Assemblea, di maggioranza e di opposizione,
sia pure con sfumature diverse, ed è stata orientata tutta a difesa non solo della Corte d’Appello e del
sistema giudiziario, ma soprattutto della salvaguardia della realtà regionale.
Sono intervenuti i consiglieri Lattanzio (“sarebbe
opportuno acquisire sull’argomento un parere da parte della Magistratura e
dell’Ordine degli avvocati. Chiedo una sospensione per consentire la riunione
della Conferenza dei Capigruppo”), Cavaliere (“questo organo è eletto dal
popolo ed ha pieno titolo per pronunciarsi, anche perché dobbiamo votare un
documento politico”), Iorio (“l’ordine del giorno va formulato diversamente.
L’efficacia della iniziativa non va limitata solo alla Corte di Appello. Ci
vorrebbe una riflessione ulteriore”), Ciocca (“non c’è tempo visto che il 29,
dopodomani, c’è il Consiglio dei Ministri,
dobbiamo presentarci subito al Governo con un nostro parere”), Federico
(“condividiamo nel merito l’odg, ma col dibattito si può migliorare”).
Il Presidente Niro non ha ritenuto di convocare i
capigruppo anche perchè la conferenza c’è stata solo ieri l’altro ed ha
discusso abbastanza della questione (“occorre andare avanti e portare al
Consiglio de Ministri la voce dell’assemblea”).
Una breve
sospensione della seduta è stata chiesta, ed ottenuta, dal consigliere
Totaro per consentire un incontro tra le varie forze politiche, per tentare
di trovare una intesa. La sospensione è
stata condivisa anche dalla consigliera Fusco Perrella (“cerchiamo di
modificare l’ordine del giorno per sottolineare l’esigenza di conservare
l’impianto autonomistico del Molise”).
Alla ripresa dei lavori sono intervenuti nuovamente
il consigliere Ciocca (“non cerchiamo divisioni su un argomento così delicato,
ma convergenze. Invito tutti a votare il provvedimento”), Monaco (“esprimo disappunto
per il Governo nazionale di eliminare un po’ alla volta la nostra realtà. In
pochi mesi abbiamo assistito a continue sforbiciate. Dobbiamo assicurare ai
nostri cittadini una vita migliore, non peggiore”), Sabusco (“se devo votare a
favore nelle premesse deve risultare evidente la salvaguardia della autonomia
del Molise”), Ciocca (“favorevole al suggerimento di Sabusco”), Federico (“i
presìdi di giustizia devono restare”), il vice presidente Petraroia (“al
momento il Governo Renzi non ha fatto alcun atto, ma solo una proposta. Oggi è
in discussione la Corte
di Appello ed opponiamoci alla sua soppressione. Non possiamo oggi aprire una
vertenza con il Governo su vasta scala”), Di Nunzio (“da cittadino devo dire
che la Giustizia
è uno di quei settori che ha funzionato di meno, è giusto riformarlo, ma
tenendo in debito conto le varie realtà territoriali”), Cotugno (“ringrazio i
promotori della mozione che ci hanno dato questa grossa opportunità di parlare
della importantissima questione. I molisani non possono essere penalizzati da
una simile soppressione che comporterebbe conseguenze dannosissime. I danni
della nostra condizione sociale non si risolvono con i tagli”).
Ha quindi preso la parola il Presidente Niro, in
veste di consigliere, ribadendo quanto già espresso negli ultimi giorni, in
cui, tra l’altro, ha anche inviato una nota al Ministro Orlando per chiedere un
incontro con una delegazione consiliare. Niro ha sottolineato la sua
contrarietà al provvedimento inquadrandolo nell’ottica di un disegno che
prevede “l’inizio della fine della nostra regione. Sia insieme al presidente
Frattura, sia autonomamente, metterò in campo ogni risorsa per difendere le
conquiste faticosamente ottenute dai nostri predecessori”.
Prima della chiusura del dibattito con l’intervento
del Presidente della Giunta, Frattura, e del voto, una breve replica dell’ex governatore Iorio e un intervento del
consigliere Micone.
“L’argomento – ha detto Iorio – è serio e merita un
movimento di popolo, non solo del Consiglio Regionale. Questa è la premessa
della eliminazione della autonomia del Molise. La Giunta regionale deve
evidenziare che non accettiamo decisioni del genere. Abbiamo fatto benissimo a
parlarne oggi”). Il consigliere Micone sostenendo con forza la
conservazione dei confini regionali ha
auspicato “un maggiore e più determinato impegno di tutti in tale direzione e
nella difesa della Corte d’Appello”.
Ha concluso il Presidente Frattura sostenendo che
“c’è un Governo che prova a rimettere in ordine il Paese. Il Presidente Renzi
ha assunto degli impegni con le piccole Regioni, se tali impegni dovessero
venire meno, anche il mio atteggiamento nei suoi confronti potrebbe cambiare,
pur essendo un renziano. Per quanto ci riguarda come maggioranza noi ci siamo
candidati per governare la
Regione , non per liquidarla. Supereremo la soppressione della
Corte d’Appello. Votiamo tutti insieme
l’ordine del giorno per dargli un peso specifico più consistente rispetto a
quello che voterebbe una sola parte.
Come detto, intorno alle ore 15,00 l’assemblea,
alla UNANIMITA’, ha votato l’argomento e il Presidente Niro ha dato
appuntamento a martedì 2 settembre alle ore 11,00, per parlare dell’altra
soppressione che interesserà il Corpo Forestale dello Stato, con una mozione dal consigliere Monaco.
Nessun commento:
Posta un commento