mercoledì 15 maggio 2013

CONSIGLIO REGIONALE 15 MAGGIO 2013

Campobasso 15 maggio 2013


Vincenzo Cotugno nuovo presidente del Collegio dei revisori dei conti.
IN GALLERIA LE FOTO DI GINO CALABRESE

Vincenzo Niro
E’ stato aggiornato a martedì prossimo, 21 maggio 2013, alle ore 11,00, il Consiglio regionale del Molise, tornato a riunirsi nella giornata di oggi, 15 maggio,  per l’esame di un ordine del giorno comprendente , tra gli altri argomenti,  anche l’avvio del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche lette in aula dal Presidente della Giunta Regionale, Frattura, nella seduta di martedì scorso, 7  maggio.
I lavori sono stati aggiornati poco dopo le ore 14,00 dal Presidente Niro, che in apertura aveva comunicato gli impegni pomeridiani a Roma del Presidente Frattura e quindi la volontà di sospendere l’assemblea.
Ad inizio seduta si è proceduto alla votazione per la elezione del Collegio dei Revisori dei Conti, due componenti per la maggioranza, uno per la minoranza. Sono risultati eletti, per la maggioranza: Vincenzo Cotugno e Carmelo Parpiglia con undici voti e Patrizia Manzo, per la minoranza, con otto voti. Due gli assenti, Nagni, giustificato, e Scarabeo arrivato in aula più tardi.
L’organismo così composto, a fine seduta, ha proceduto anche ad eleggere il presidente nella persona di Vincenzo Cotugno.
Prima di iniziare il dibattito il consigliere Ciocca ha chiesto, ed ottenuto, di anticipare, e deliberare, il punto 4, un aspetto prettamente tecnico  inerente una “Errata corrige relativa alla legge regionale 24/89 riguardante l’area delle Mainarde e dell’alto Volturno”. Dopo la relazione del consigliere Romagnuolo, il consiglio, con il voto contrario del consigliere Sabusco e con l’astensione dei consiglieri del movimento 5 stelle, Federico e Manzo, ha approvato il provvedimento, che fa riferimento ad “un’area boscata che non corrisponde alla realtà dei luoghi”, così come affermato da un esperto in materia.
Si è potuto, quindi, iniziare il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche, con la raccomandazione del Presidente Niro ad osservare il contingentamento dei tempi fissato in conferenza dei capigruppo (15 minuti per ogni intervento).
Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di maggioranza, Ciocca, che, concludendo, ha affermato: “Auguro a tutti noi un buon lavoro di squadra. Nella direzione indicata dal governatore, nella certezza che l’attività politica si svolgerà sempre con lealtà, correttezza, stima reciproca, privilegiando sempre l’ascolto e la considerazione di tutte le diverse sensibilità che sono fuori da questo palazzo, che aspettano di trovare quelle risposte che fino ad oggi no hanno ricevuto. Ingraniamo una marcia nuova, senza tentennamenti, con coraggio e decisione. E’ questo il nostro dovere, il motivo per il quale siamo qui”.
E’ stata la volta poi della consigliera Lattanzio, sempre di maggioranza, che ha così esordito: “Il mio pensiero va, naturalmente, a chi ha perduto certezze e speranze, siamo qui chiamati a restituire piena dignità ed ogni diritto a tutti, nessuno escluso, iniziando però dagli ultimi, con una stretta inversione di marcia rispetto al passato. E’ da questo intendimento che si deve partire. Le dichiarazioni programmatiche sono un bel punto di avvio. Si presentano corpose, con un buon articolato, e ricche di spunti e di ampie linee di indirizzo. Una delle nostre battaglie dovrà quindi essere quella del contrasto alla povertà e non contro i poveri”.
Il primo a prendere la parola, per la minoranza, è stato l’ultimo arrivato in Consiglio, Nico Romagnuolo: “ Non intendo assumere posizioni preconcette di contrarietà al governo per partito preso: ho intenzione, al contrario, di offrire il mio contributo sulle questioni politiche ed amministrative, all’interno delle sedi istituzionali deputate al confronto ed ho intenzione di svolgere il ruolo di minoranza esercitando quelle funzioni di controllo e  di vigilanza sulla attività del governo regionale che sono proprie di chi siede alla opposizione. In ossequio ad un dovere di onestà intellettuale cui intendo assolvere mi permetto di esprimere un sentimento di profonda delusione per come questa legislatura è partita e per quella che a me è sembrata una vera e propria banalizzazione del suo primo atto politico, il più importante: le linee programmatiche. E’ un generico elenco di buoni propositi che parla di tutto e dunque non parla proprio di niente”.
Seguendo l’ordine di prenotazione è intervenuto il consigliere di maggioranza, Cotugno: “Apprezzo la relazione del Presidente al quale ribadisco la mia piena fiducia. Questo programma non è un libro dei sogni, ma una vera e propria rivoluzione. L’avvio di una stagione nuova e ricca di cambiamenti, una stagione alla quale intendiamo partecipare con un forte contributo di idee e di progetti. Lavoro, imprese, giovani e innovazione: ecco le sfide immediate con le quali dovrà confrontarsi il governo regionale. Dobbiamo recuperare le tante eccellenze e professionalità molisane che operano fuori dalla nostra Regione ed arrestare l’emorragia dei nostri giovani costretti a vedere il loro futuro lontano dal Molise”.
Il capogruppo del Movimento cinque stelle, Antonio Federico, ha iniziato il suo intervento ponendo una domanda – ha detto – che molti si saranno fatti: “Perché siamo qui?” Perché – ha aggiunto  - dei semplici cittadini, come siamo io e Patrizia Manzo, decidono di rischiare tutto, indossare un elmetto ed andare direttamente in trincea?
“E la risposta è proprio il fatto che ci si ponga questo interrogativo, che ci si chieda perché questo accade. Oggi siamo protagonisti di una rivoluzione che passa anche qui in Molise, che passa anche qui, in questo Consiglio. Non siamo un partito , non vogliamo esserlo, non siamo politici di professione, non siamo vincolati da interessi di parte. Vogliamo riportare la politica ai cittadini, gli unici che hanno diritto di decidere del proprio futuro. Per rafforzare l’esercizio della partecipazione, della democrazia e della trasparenza della politica, come afferma il Presidente nella introduzione delle linee programmatiche, è necessario che i cittadini siano adeguatamente informati. Il primo passaggio è quello legato alla trasparenza che deve essere garantita ad ogni livello della pubblica amministrazione”.
Il consigliere dell’Italia dei Valori, Carmelo Parpiglia, e il consigliere del PDL, Nicola Cavaliere, uno di maggioranza e l’altro di minoranza, hanno chiuso la serie di interventi.
Il primo: “Innanzitutto esprimo tutta la mia solidarietà al Presidente Frattura per ciò che è stato pubblicato sul Corriere della Sera. Un tentativo di delegittimare chi ha vinto legittimamente le elezioni. Siamo fermamente convinti dell’idea di sviluppo espressa nelle linee programmatiche, per far crescere il territorio sotto tutti i punti di vista. E’ vero che il momento che attraversiamo non è di quelli più invitanti, ma dobbiamo profondere ogni energia per dare il meglio di noi stessi, nell’interesse della popolazione molisana. Le risorse sono scarse, ma abbiamo voluto la bicicletta e adesso dobbiamo pedalare. In primis dobbiamo lottare contro gli sprechi, con atteggiamento sobrio, eppoi dobbiamo rilanciare il lavoro”.
Il secondo: “il documento mi ha fatto soffermare su tre elementi centrali: 1)- l’ambizione di un programma che poggia le basi su azioni che sono in parte già fatte o in corso di completamento; 2)-la mancanza di una declinazione seria delle modalità e degli strumenti, soprattutto, che si vogliono utilizzare per la enormità di buoni propositi elencati; 3)-l’arretratezza ed il ritardo di alcune questioni poste come centrali. In conclusione esprimo forte perplessità sul documento, i cui unici punti chiave sono dati da una eredità che noi vi abbiamo lasciato, sperando che almeno questo in futuro possa essere restituito, in quanto non vorremmo ritrovarci, come sempre accade, a raccogliere le macerie che normalmente voi fate”.

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