PIETRACUPA: “Sì al
progetto BUROCRAZIA ZERO, il Comune deve essere al servizio del cittadino”
Oggi il candidato Sindaco Mario Pietracupa ha preso
parte, insieme al candidato Sorbo, all’incontro-dibattito promosso dalla
Confcommercio di Venafro presso la Biblioteca civica. Ad accogliere i due
candidati Sindaco il Direttore della biblioteca, il prof. Gargano, ai quali ha
sottolineato l’importanza di amministrare con giustizia. Gli addetti al settore
commercio locale hanno evidenziato le profonde difficoltà che vive il comparto
nate anche a seguito della poca ‘vivibilità’ della città. Per questo
l’interrogativo: “quale futuro per il commercio di Venafro?”.
Il candidato
Pietracupa ha affermato quanto incontri come questi siano indispensabili per
acquisire utili informazioni al fine di progettare opere ed iniziative volte
non solo alla riqualificazione della città ma soprattutto alla ripresa
economica conseguente ad essa. Insomma una concertazione obiettiva e non
speculativa che miri a sostenere ciò che c’è per poi creare novità e
occupazione. “L’imperativo categorico è quello di stabilire un nuovo e migliore
rapporto tra il Comune e gli addetti al settore del commercio - ha spiegato Pietracupa - con l’obiettivo
primario di sburocratizzare le procedure e istituire sportelli tematici, punti
di ascolto attivi su tematiche importanti che possono interessare i nostri
commercianti quali credito, agevolazioni, e su competenze non comunali al solo
fine di sostenere un commerciante nel corso della sua attività o aiutare coloro
i quali vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale locale. Un progetto,
da promuovere in collaborazione con gli altri Enti locali, che vogliamo
chiamare ‘burocrazia zero’; sono gli Enti a fornire un servizio diretto e
concreto aprendosi al cittadino e non il contrario. Inoltre credo che – ha
continuato Pietracupa nel corso del suo intervento – bisogna allargarsi a tutti
i centri dell’area venafrana che potranno solo arricchire il nostro commercio
riportando Venafro all’antico splendore di città punto di riferimento di un
territorio molto più vasto; per fare questo dobbiamo altresì ridare fiducia ai
nostri concittadini, alle loro capacità alla loro volontà. Non funziona la
politica autoreferenziale; i progetti facciamoli condivisi e concertati con
coloro che conoscono le realtà dei vari comparti dall’interno con una
pianificazione concreta e certa prima dell’esistente e poi per creare nuove
opportunità”.
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