“Positivo l’avvio delle riforme costituzionali.
Sì al semi-presidenzialismo alla francese con doppio turno”
E’ stato avviato oggi alla Camera il percorso sulle riforme
costituzionali. “Si tratta di un tema di grande rilevanza, inserito nell’agenda
del Governo Letta e sul quale la politica si gioca un pezzo di credibilità. Non
un semplice ritocco, ma un intervento profondo, capace di cambiare
l’architettura istituzionale del Paese”: così l’onorevole Danilo Leva
preannuncia il voto favorevole alla mozione presentata da Roberto Speranza che
sarà votata in serata.
Ed è in questo solco che si colloca anche la proposta di legge
costituzionale, di cui primo firmatario è Vinicio Peluffo, presentata dal
deputato molisano insieme ad altri parlamentari. Proposta di legge
costituzionale volta alla trasformazione dell’attuale sistema
politico-istituzionale italiano dalla forma di governo parlamentare alla forma
presidenziale o semi presidenziale sul modello francese. L’iniziativa nasce
dalla valutazione di quanto sia necessario oggi, dinanzi alla crisi dei partiti
e della politica, adeguare la vita democratica del Paese, attraverso una più
alta e consapevole partecipazione dei cittadini.
“Il presidenzialismo o semi-presidenzialismo – si legge nel
testo - sembra essere quel passaggio che manca e che è necessario per riallineare,
nella democrazia italiana, forma e sostanza del governo; quel passaggio che
sembra essere in grado di portare, finalmente e definitivamente, l'Italia in
una democrazia competitiva, snella e moderna”.
“E’ questo un modo per assicurare stabilità, efficacia ed
efficienza al sistema istituzionale – ha dichiarato ancora l’onorevole Leva –
Il semi-presidenzialismo, con doppio turno sul modello francese, consente la
partecipazione diretta dei cittadini alla vita pubblica, evita la frantumazione
del sistema politico ed esalta, soprattutto, il ruolo dei cittadini e dei
territori. Siamo in campo con questa proposta, aperti ovviamente al confronto,
sia all’interno del Partito Democratico che con le altre forze politiche
presenti in Parlamento. Tale proposta vuole essere il nostro contributo al
dibattito sulle riforme. È un punto di partenza su cui avviare la discussione
nelle prossime settimane”.
Nessun commento:
Posta un commento