IN GALLERIA LE FOTO di GINO CALABRESE |
Edizione 2013
Informazione ed
intrattenimento, tradizione e solidarietà, artigianato e promozione del territorio, turismo sostenibile ed innovazione.
Il Diavolo dei
Misteri,la rassegna culturale ideata e realizzata da ARES per vivere in modo
forte e tutto nuovo il Festival dei
Misteri a Campobasso, giunta alla quinta edizione.
Anche quest’anno
il programma è ricco e soddisfa gusti di ogni genere proponendo le sue
iniziative nei tre giorni che precedono la sfilata degli Ingegni. ARES Scarl è
una cooperativa, una realtà tutta privata che investe con entusiasmo su un
Molise pieno di risorse da visitare, da conoscere e da comprendere nei tratti
più profondi mira infatti a trasmettere in maniera discreta e non poco
appassionata quella ‘campobassanità’ che durante la Sagra dei Misteri esplode
dirompente, esaltando un forte desiderio di appartenenza intorno ad una
tradizione che unisce.
Ed
è proprio il senso comune di appartenenza a permettere all’ARES di realizzare
il suo ricco programma: lo staff infatti riesce ogni anno a coinvolgere una
sorta di “volontariato turistico” dove ciascuno è spinto dalla voglia di fare
qualcosa di bello per il proprio territorio. Molte quindi le iniziative legate
alla promozione turistica: diffusione di materiale illustrativo, visite
gratuite, incontri tematici, coinvolgimento di operatori di qualità. Il tutto
con il coinvolgimento di artisti, uomini
di cultura ed associazioni culturali che appartengono al Molise.
In
questo filone si inseriscono il raduno Vespa
dei Misteri e, le visite guidate
nel centro storico medievale, al castello e borgo antico o sulle tracce di Paolo
Saverio di Zinno curate dall’Associazione Guide Turistiche del Molise, oltre
agli incontri su Misteri svelati: il Diavolo e la Tunzella sempre con
AGTM e l’Associazione Misteri e
Tradizioni e l’appuntamento con Arnaldo Brunale Campuasce tra cunte e sémpatia.
Proposta
innovativa e di alta qualità sono in questa edizione gli Itinerari VIP (Viaggi, Ippovie e Parchi in linea) nati da
un’idea di Antonello Filippi, nei quali alle visite guidate a monumenti,
castelli, siti archeologici, naturalistici e ambientali si associano esperienze sportive ad impatto
zero (equitazione, canoa ed arrampicata) e visite ad aziende biologiche con
degustazioni, pranzi
al
sacco, pranzi e cene a km zero.
E
del tutto nuovo sarà anche l’appuntamento I Misteri dell’Universo con
l’astronomo campobassano Vincenzo Testa.
Qualità e novità
anche per l’intrattenimento che prevede un concerto dei Noflaizone e, per la
prima volta a Campobasso, la Vertical Session, l’evento che, con
una spettacolare scenografia di luci, trasformerà per una notte i luoghi più
belli della città con la musica dai balconi, dove i dj si alterneranno e si
sfideranno alle consolle, sulle strade piene di gente e di allegria.
Non mancherà lo
stretto contatto con i Molisani nel Mondo: la
videoconferenza curata da Franco Santoro, la diretta streaming dell’intera sfilata curata da CISAR e le
iniziative dell’associazione Con il Molise nel Cuore.
Il Diavolo dei
Misteri ospiterà poi le bellissime Pigotte dei Misteri, le bamboline
dell’UNICEF realizzate a mano con le sembianze di donzelle, diavoli ed
angioletti, pronte per andare in adozione a scopo benefico. Targata UNICEF
anche la premiazione del concorso di disegno per bambini Angioletti e diavoletti disegnano
i Misteri.
Vincenzo Testa si occupa di astrofisica stellare con particolare riguardo allo studio delle popolazioni stellari della Via Lattea e del Gruppo Locale e alla ricerca delle controparti ottiche e infrarosse di oggetti stellari compatti, quali pulsar e magnetars, rivelati nei raggi X e gamma.
E' un esperto di analisi di immagini astronomiche e di procedure software semi-automatiche per l'analisi di dati provenienti da telescopi robotici. Fa parte delle collaborazione CTA (Cherenkov Telescope Array) per la costruzione di un osservatorio internazionale dedicato all'osservazione di sorgenti di raggi gamma attraverso la luce Cherenkov prodotta dagli sciami di particelle originati dall'interazione dei raggi gamma con l'alta atmosfera. E' ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Roma dal 1997.
L’associazione fondata nel 2007 riunisce guide turistiche abilitate della
Regione Molise e, oltre ad fornire servizi di visita guidata per singoli e
gruppi, organizza iniziative per promuove il patrimonio storico-artistico e
culturale del Molise.
PROGRAMMA VISITE GUIDATE PER
“ILDIAVOLODEIMISTERI”
Giovedì 30 Maggio ore 19.00 “Misteri
svelati: il Diavolo e la Donzella”. Due misteriose ed affascinanti figure
nell’arte e nella tradizione dei Misteri di Campobasso
Sabato 1 Giugno ore 11.00 “Castello e
borgo di Campobasso” - Visita guidata gratuita delle porte, delle torri e del
Castello Monforte
Sabato 1 giugno ore 18.00 “Sulle tracce di
Paolo Saverio Di Zinno” - Visita guidata dei luoghi del centro storico di
Campobasso legati all'artista Paolo Saverio Di Zinno
Domenica 2 Giugno ore 17.00 e ore 18.00 “Campobasso da vedere!” - Visita guidata degli
angoli più suggestivi del centro storico medievale di Campobasso
“Campuasce tra cunte e
sémpatia”
31
maggio 19.30 Piazza Prefettura
con Arnaldo Brunale
“Personaggi” di
una volta
In un
piccolo ambiente come la
Campobasso del periodo preso in esame era facile individuare
i cosiddetti “personaggi tipici” che si differenziavano dagli altri, i cosiddetti
“personaggi normali”, per un loro modo del tutto originale di porsi
all’attenzione della gente, o per un aneddoto o per il modo di vestirsi o, in
alcuni casi, per la struttura fisica che, abbinata ad un modo di fare
involontariamente spassoso, stimolava la fantasia del popolo che, spesso,
coniava per loro soprannomi che rispecchiavano di più la loro individualità.
Appellativi che ancora oggi, nel pronunziarli a distanza di decenni, suscitano
nei più anziani aneddotiche e ricordi squisiti di un mondo genuino andato,
fatto di cose semplici, di “cattiverie non cattiverie”, divertenti, ma non
malvagie. Se si dovessero elencare tutti, la lista sarebbe lunga se non,
addirittura, interminabile. Per questo si menzionano volutamente solo le
persone più bizzarre, insieme ad alcune
ritenute normali, che più di tutte, hanno stimolato con il loro modo di fare o
di vestire la fantasia generale di chi li ha conosciute.
I soprannomi
Uno degli aspetti più originali che
caratterizzavano i paesi e le piccole città era quello dei soprannomi. Là dove
le omonimie erano frequentissime, una persona era riconosciuta da un
appellativo, spesso derivante dal mestiere che faceva, da un aspetto del suo
fisico, da una caratteristica dei suoi atteggiamenti, magari da come vestiva ,
soprattutto, dal nomignolo atavico abbinato alla sua famiglia. Campobasso, in
passato, non è stata esente da questa peculiare, quanto simpatica tradizione.
Infatti, ancora oggi, molte persone sono conosciute con l’antico nomignolo dato
a qualche loro famigliare. tramandatosi di generazione in generazione, fino a
giungere ai nostri giorni, perché dopo la dipartita del capofamiglia, essi sono
stati ereditati dai figli e, da questi, dai nipoti e così via.
Oggi, differentemente dal passato,
il soprannome di una persona ha una prerogativa transitoria, legata spesso alla
sua temporanea residenza sul posto dove le è stato attribuito, ma anche ai
ritmi frenetici dei tempi che si vivono, che stanno facendo perdere il gusto di
certe simpatiche tradizioni, per cui esso è destinato a finire con il
trasferimento in un’altra città o con la dipartita del titolare.
Nel corso delle ricerche effettuate
sul campo sono stati individuati centinaia di nomignoli, tutti legati a persone
realmente esistite o ancora in vita. Addirittura è stata riscontrata la
presenza di più soprannomi nella stessa famiglia, ognuno dei quali
riconducibile ad un aspetto dei suoi componenti (mestiere svolto, gestualità
nel parlare, difetti fisici, modo di vestire, intercalare caratteristico nella
parlata, ecc.). Per maggiore precisione del lavoro, sarebbe stato utile
indicare, insieme al soprannome, anche il cognome delle persone, ma, in molti
casi, gli interessati hanno espresso un deciso diniego alla citazione, ai sensi
del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196, art. 2, per questo si sono
riportati solo i loro soprannomi, mentre, per molti altri, all’appellativo,
sono stati aggiunti i mestieri svolti e la residenza originaria della famiglia,
omettendo, anche in questo caso, il cognome, nella convinzione che, nel
leggerli, essi potranno riconoscersi ugualmente.
Il
mangiare dei campobassani
La
cucina campobassana di quei tempi non aveva la varietà gastronomica dei grandi
gourmets di oggi, ma contemplava pietanze più semplici legate alla cultura
cucinaria dei contadini e dei pastori. I principali ingredienti della cucina
contadina erano gli animali da cortile e i prodotti della terra come i legumi,
gli ortaggi e le erbe; mentre, quelli dei pastori, erano i latticini, gli
animali da pascolo e le erbe campestri. Quest’ultima cucina non era una
tradizione gastronomica locale, ma si affermò sulle tavole dei campobassani con
la transumanza, legata al periodico attraversamento, da parte dei pastori con
le loro greggi, del braccio tratturale trasversale, presente nella nostra
città, che collegava il tratturo Pescasseroli-Candela a quello Castel di
Sangro-Lucera. Campobasso, con le sue fiere, era una delle tappe obbligate dei
pastori per approvvigionarsi del necessario utile alle loro attività (forbici
per la tosa delle greggi, corde per la recinzione dei ricoveri delle stesse,
fuscelle necessarie alla stagionatura dei latticini, ecc.). Il loro modo di
mangiare, nella semplicità dei prodotti usati, ha esaltato il gusto della
genuinità attraverso i decenni, tanto che molte delle ricette sono giunte fino
ai nostri giorni, anche se l’industrializzazione dei processi alimentari si è
via via sostituita alle antiche preparazioni cucinarie di questa gente.
La
memoria storica del mangiare genuino di una volta non ha mai abbandonato le
tavole dei campobassani, risultando presente tuttora nelle circostanze di rito
più importanti. Cosicché, quello che una volta era considerato il mangiare
semplice, povero, dovuto a motivi di natura contingente legati alle scarse
disponibilità finanziarie della maggior parte delle famiglie, oggi è divenuto
il mangiare sofisticato delle grandi occasioni che, soprattutto nei ristoranti
in cui c’è la riscoperta degli antichi sapori, costa molto di più di un
mangiare ricercato. Ma, ritornando al passato occorrerà parlare soprattutto di
ricette cucinarie legate al mangiare semplice delle famiglie, in cui facevano
spicco le paste fatte in casa con la farina di grano duro (taccozze, laanelle,
cavatelli, crioli, ecc.), i legumi (fagioli, ceci, cicerchie, lenticchie,
piselli, fave, ecc.), le verdure campestri (cicoria, bietole, borragine, ecc.)
e i genuini ortaggi della campagna (cavoli, zucca, peperoni, broccoli, patate,
ecc.), anche se nelle ricorrenze importanti, anche la gente più povera poteva
permettersi qualche “lusso” come le paste industriali (ziti, mezziziti,
schiaffoni, ecc.) condite con un buon sugo di ragù di carne (braciola, cotiche,
lingua bovina, ventresca suina, ecc.).
(foto Gino Calabrese) |
Arnaldo BRUNALE nasce e vive a Campobasso.
Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Urbino.
Studioso ed appassionato cultore del dialetto di Campobasso da oltre quarant’anni.
Ha partecipato a numerosi convegni regionali e nazionali sul dialetto, nonché è docente del dialetto e delle tradizioni popolari di Campobasso presso l’Università della Terza Età di Campobasso.
Vincitore di numerosi premi di poesia e narrativa regionali e nazionali.
Molte sue poesie sono state pubblicate su Antologie letterarie riservate alle scuole; altre, invece,sono state musicate.
Organizzatore artistico dell’ex Gruppo Teatrale Dialettale “Teatro-Incontro” di Campobasso.Coordinatore teatrale di vari spettacoli in vernacolo.
Fa parte del Laboratorio di Studi sulle Tradizioni Etnico-Linguistiche Dialettali di Campobasso.
Attualmente collabora, come studioso del dialetto di Campobasso, con il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università degli Studi di Firenze diretto dal Prof. Luigi Marino.
Laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Urbino.
Studioso ed appassionato cultore del dialetto di Campobasso da oltre quarant’anni.
Ha partecipato a numerosi convegni regionali e nazionali sul dialetto, nonché è docente del dialetto e delle tradizioni popolari di Campobasso presso l’Università della Terza Età di Campobasso.
Vincitore di numerosi premi di poesia e narrativa regionali e nazionali.
Molte sue poesie sono state pubblicate su Antologie letterarie riservate alle scuole; altre, invece,sono state musicate.
Organizzatore artistico dell’ex Gruppo Teatrale Dialettale “Teatro-Incontro” di Campobasso.Coordinatore teatrale di vari spettacoli in vernacolo.
Fa parte del Laboratorio di Studi sulle Tradizioni Etnico-Linguistiche Dialettali di Campobasso.
Attualmente collabora, come studioso del dialetto di Campobasso, con il Dipartimento di Restauro e Conservazione dei Beni Architettonici dell’Università degli Studi di Firenze diretto dal Prof. Luigi Marino.
“I Misteri dell’Universo”
Attraverso una libera associazione di idee a ciascuno dei Misteri della Sagra viene associato un Mistero dell'universo, cioè un aspetto ancora oscuro o non del tutto compreso. In questa chiacchierata Vincenzo Testa ne esplorerà alcuni in una sequenza logica dalla nascita dell'universo alla ricerca di pianeti abitabili.Vincenzo Testa si occupa di astrofisica stellare con particolare riguardo allo studio delle popolazioni stellari della Via Lattea e del Gruppo Locale e alla ricerca delle controparti ottiche e infrarosse di oggetti stellari compatti, quali pulsar e magnetars, rivelati nei raggi X e gamma.
E' un esperto di analisi di immagini astronomiche e di procedure software semi-automatiche per l'analisi di dati provenienti da telescopi robotici. Fa parte delle collaborazione CTA (Cherenkov Telescope Array) per la costruzione di un osservatorio internazionale dedicato all'osservazione di sorgenti di raggi gamma attraverso la luce Cherenkov prodotta dagli sciami di particelle originati dall'interazione dei raggi gamma con l'alta atmosfera. E' ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Roma dal 1997.
Equitazione & Ambiente
ITINERARI
VIP
V I A G G I, I P P O V
I E E P A R C H I I N
L I N E A
|
Dove l'Uomo e la Natura
hanno disegnato il territorio
nascono le Vie di Terra, di
Roccia e d'Acqua
Il progetto
nazionale Viaggi, Ippovie e Parchi in linea mira allo sviluppo del turismo ambientale e
responsabile mediante l’organizzazione di strutture ricettive, servizi per il
turismo sostenibile, sport ambientali a impatto zero, per qualificare itinerari
ed eventi. Detto in breve il turismo sostenibile
è la presenza di strutture e servizi turistici realizzati in modo tale da non
distruggere o penalizzare il panorama, il mare e l'ambiente.
Itinerari VIP è un’iniziativa che si propone di disciplinare, coordinare e
promuovere le diverse proposte turistiche
legate alla sentieristica, creando opportunità di lavoro qualificato e
contribuendo alla valorizzazione del patrimonio turistico italiano ancora
inespresso.
Le ippovie sono infatti percorsi attrezzati da vivere, a
piedi, a cavallo e in mountain bike, all'interno dei parchi e delle aree protette,
nei collegamenti da parco a parco e lungo gli Itinerari storici, religiosi e
culturali delle civiltà italiane. Sono sistemi strutturati in pacchetti
turistici che uniscono patrimonio
ambientale, storico e culturale, ricettività e servizi, favorendo la nascita di
imprenditorialità integrativa. I parchi in linea sono l’evoluzione tecnica delle ippovie,
caratterizzati dall'esistenza di un ente gestore responsabile di
identificazione, manutenzione e valorizzazione di un sentiero e del patrimonio
turistico ad esso collegato.
Partendo da progetti pilota e attraverso accordi e
convenzioni con ministeri, enti, associazioni, parchi, aree protette e sponsor
privati, il gruppo di lavoro
dell’associazione Equitazione & Ambiente definire standard tecnici e
qualitativi per la sentieristica attrezzata, individuare, realizzare e
promuovere progetti pilota e partecipare ai
programmi di finanziamento.
La realizzzazione di
questi obiettivi passa dal coinvolgimento di partner operanti sul territorio. Grazie
alla collaborazione con Ildiavolodeimisteri
in occasione delle festività del Corpus Domini sarà possibile partecipare a
visite guidate a monumenti, castelli, siti archeologici, naturalistici e
ambientali sperimentando esperienze sportive ad impatto zero quali
equitazione, canoa ed arrampicata, con la possibilità di effettuare visite ad
aziende biologiche con degustazioni, pranzi al sacco, pranzi e cene a km zero.
Per l’occasione sono
stati già coinvolti una decina di partner con proposte che spaziano dal
naturalismo all’arte, dalla canoa
all’equitazione.
Operatori Coinvolti:
- Area Didattico Naturalistica con annesse
sezioni di mineralogia
paleontologicamalacologica - Matrice Scalo FS tra il Braccio Tratturale Cortile
– Centocelle e la strada SS 87
Km 150
-
Castello di Gambatesa
-
Oasi WWF di
Guardiaregia-Campochiaro
-
L’ Associazione
Sportiva Dilettantistica “ La Vittoria”
di Gambatesa (CB)
-
Molise Avventura Canoa
-
Petrella Tifernina
-
MoliseExplorer
-
Associazione ArcheoIdea
Cos’è una Vertical Session DJ?
E’ un evento che trasforma
per una notte i luoghi più belli della città: la musica parte dai balconi, dove
i dj si alternano e si sfidano alle consolle mentre le strade si riempiono di gente e di
allegria. Musica, dunque, ma anche luci, per una scenografia spettacolare e
unica.
Quest’anno, anche tu a
Campobasso puoi essere protagonista di un evento unico e incredibile come una
Vertical Session: Ildiavolodeimisteri, insieme a Music Store, ATM Allestimenti,
Radio Luna Network e Gran Caffè Savoia organizzano la prima Vertical Session
del Molise, il primo giugno, in piazza Prefettura, alle 21.30.
Primo Vespa Raduno dei Misteri
Campobasso, Sabato 1 giugno 2013
Sabato 1 giugno 2013 a Campobasso a partire
dalle 9.30 avrà luogo il primo
Vespa Raduno dei Misteri “Devils on the road”.
L’iniziativa,
che anticipa gli imminenti festeggiamenti del Corpus Domini campobassano, ha
visto la stretta collaborazione de ILDIAVOLODEIMISTERI, del Vespa Club Campobasso e della web tv
studentesca Unimol YoUni.WebTv.
L’evento,
che avrà inizio a piazza della Vittoria
alle 9.30 con il ritrovo di tutti i vespisti partecipanti e del pubblico che
vorrà assistere alla curiosa performance, nasce dal successo ottenuto lo scorso
anno dall’iniziativa “Diavoli 2.0”
promossa da ILDIAVOLODEIMISTERI e
realizzata da Giuseppe Di Palo, socio del Vespa Club Campobasso, giornalista e
fondatore del canale YoUni.WebTv (che in primis ha voluto fortemente la
realizzazione di questa iniziativa). Infatti, nella giornata della sfilata dei
Misteri del 2012 due “diavoli”, armati di telecamere e microfono e con tanto di
corna – prodotte da ILDIAVOLODEIMISTERI -
e faccia tinta di nero, hanno intervistato, “importunato”, sporcato e
divertito diversi passanti (il video è disponibile su www.younitv.altervista.org e su www.youtube.com , per visualizzarlo immediatamente si possono
digitare nei motori di ricerca dei portali le
parole chiave “diavoli 2.0” ).
Ed un
simile intrattenimento si registrerà anche sabato 1 giugno quando tanti
“diavoli” a bordo della propria vespa solcheranno le strade campobassane
intrattenendo ed infastidendo allegramente il pubblico.
Il programma della giornata prevede:
ore 9.30 in
piazza della Vittoria – Campobasso: ritrovo e preparazione dei
partecipanti;
ore 10.30: partenza per il tour
cittadino che prevede il seguente percorso (in allegato mappa del percorso):
Piazza della Vittoria (partenza), via Ugo Petrella, Via Duca D’Aosta, via Conte
Rosso, viale Principe di Piemonte, via Duca di Genova, via Monsignor Bologna,
via Herculanea, via Cavour, piazza Cuoco, via Garibaldi, corso Mazzini, corso
Vittorio Emanuele II, via Milano, via Monforte, via Torino, via Marconi, via
Cannavina, centro storico, viale del Castello, via Petitti, via Cardarelli,
piazza Battisti, piazza Pepe;
Ore 12.30: arrivo
ed esposizione dei veicoli dinnanzi alla sede ILDIAVOLODEIMISTERI in piazza
Prefettura – Campobasso.
Una
passione rombante, dunque, che coniuga a sé la vera campobassanità del popolo
sintetizzata nello slogan creato ad hoc “vespetta vespetta, vietenne vietenne!”
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