24 MAGGIO LA FATIDICA DATA DEL PIAVE
di Gennaro Ciccaglione
(Maresciallo dei Carabinieri in congedo,
decorato di Medaglia Mauriziana)
24 maggio, la fatidica data del
Piave. Una data importante non perché segna l’inizio di una guerra sanguinosa,
definita “un’inutile strage”, quasi si potesse contrapporre ad una… strage
utile. No! Noi sappiamo cos’è la guerra. Ma perché quella data segna l’inizio
del completamento della fase unificativa dell’Italia, unificazione non solo
geografica, ma di costumi, di linguaggio, di modi di fare… l’unificazione degli
intenti. Pensiamo ai nostri ragazzi del ’99 portati sulla Bainsizza, sul
Tagliamento, sul Grappa o sul Piave, insieme a sardi, lombardi, piemontesi,
liguri e siciliani, quando per la prima volta uscivano di casa, la maggior
parte illetterati. L’unificazione più importante fu proprio questa, ed ecco
perché questa data è importante.
L’Avvocato Alberto PISTILLI SIPIO
ha voluto ancora una volta farsi promotore dell’unica cerimonia commemorativa
svoltasi nella nostra Città. Noi con lui, pochi intimi, ci siamo veramente
contati sulle dita delle mani, ci siamo raccolti nel Sacrario dei Caduti di
Castello Monforte, ci siamo posti al cospetto dell’Ostia consacrata e dello
spirito glorioso dei Morti per la Patria, ed abbiamo pregato in silenzio, perché
anche in silenzio si può pregare, anzi solo in silenzio si può veramente
pregare. E questo lo sanno bene i Cappellani militari quando celebrano la
“Messa al Campo”, breve, condensata nella rigorosa liturgia ridotta
all’indispensabile, cadenzata dagli squilli dell’Elevazione e della
Benedizione. Noi, che troppo bene li conosciamo, li abbiamo idealmente
ascoltati quegli squilli ed abbiamo assunto la corretta posizione militare di
ATTENTI, e così abbiamo detto Grazie a quanti, indossando le Stellette, come le
abbiamo indossate noi per interi lustri della nostra giovinezza, non hanno
esitato un solo attimo a donare se stessi per l’unità e per l’indipendenza
dell’Italia, di questa Italia che noi amiamo ancora chiamare Madre Patria!
È proprio il caso di dirlo: noi al Sacrario c’eravamo, e gli altri? Capi e gregari delle Istituzioni…. e
gli insegnanti?... in qualche scuola si è detto ai ragazzi, oggi è il 24
maggio, la giornata della Leggenda del Piave?
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