ASSEMBLEA NAZIONE GIOVANI COLDIRETTI: I RAGAZZI MOLISANI PUNTANO SULL’IMPRESA E LA FAMIGLIA
La
famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante, che opera
come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno. La
struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in
particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei
fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi
moltissimi cittadini. E’ quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Swg su “I
giovani e la crisi”, presentata all’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti,
cui ha partecipato una nutrita rappresentanza del Molise, alla vigilia della
presentazione del piano giovani del Governo. All’incontro sono intervenuti il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, il Delegato Nazionale Coldiretti
Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio, ed il più giovane Ministro del Governo,
Nunzia De Girolamo, Ministro delle Politiche Agricole.
Per
necessità economiche, abita con mamma e papà addirittura il 26 per cento dei
giovani tra 35 e 40 anni, il 48 per cento di quelli tra 25 e 34 anni e l’89 per
cento dei giovani con età tra i 18 e i 24 anni. Invece, per i giovani agricoltori,
nel 32 per cento dei casi vivono con i genitori perché non possono permettersi
un alloggio alternativo, ma nel 31 per cento dei casi lo fanno per scelta. Un
atteggiamento che conferma i forti legami famigliari che caratterizzano
l’impresa agricola, dove è particolarmente solido il rapporto
intergenerazionale.
Dalla
analisi risulta anche che, se avessero la possibilità di scelta, il 38 per
cento dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in
una multinazionale (28 per cento) o fare l’impiegato in banca (26 per cento).
La
delegazione dei Giovani Molisani ha partecipato attivamente alla
manifestazione, riconoscendosi nello slogan
provocatorio di essere “pronti a
svolgere il nostro ruolo per il bene del Paese, nel suo motore possiamo mettere
il miglior carburante (le energie giovani) proveniente da fonte rinnovabile (il
meglio del territorio italiano).”
L’analisi
fatta ha evidenziato che, in Italia, dalla staffetta generazionale in
agricoltura è possibile l’inserimento di 200mila giovani nelle campagne, dove
il 37,3 per cento delle imprese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni.
Ed
infatti, tra i partecipanti Molisani, rappresentano un valido esempio di nuova
agricoltura imprenditoriale: Felice Lucia, con una azienda di
Cercemaggiore, che svolge trasformazione di latte, produzione di formaggi
a pasta filata, freschi e stagionati; Adduocchio Angelo, con una azienda a San
Biase, che ha effettuato il recupero di vecchie varietà vegetali, la patata
lunga di San Biase, riconosciuta dalla comunità europea come varietà
rara, ed il fagiolo schiacciato bianco; Giagnacovo Tommaso, con azienda in
San Biase, con produzione di vini DOC, premiato al vinitaly ed alla fiera
Salone del Gusto Torino.
L’Italia ha bisogno di una scossa, di una
discontinuità culturale e creativa, - hanno gridato i giovani - siamo
pronti a svolgere la nostra azione produttiva per un grande paese democratico,
civile, inclusivo, aperto, innovativo, e che fortemente vogliamo.
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