venerdì 24 maggio 2013

I RAGAZZI MOLISANI PUNTANO SULL’IMPRESA E LA FAMIGLIA

Campobasso 24 maggio 2013

ASSEMBLEA NAZIONE GIOVANI COLDIRETTI: I RAGAZZI MOLISANI PUNTANO SULL’IMPRESA E LA FAMIGLIA

La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante, che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno. La struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. E’ quanto emerge dalla prima analisi Coldiretti/Swg su “I giovani e la crisi”, presentata all’Assemblea di Giovani Impresa Coldiretti, cui ha partecipato una nutrita rappresentanza del Molise, alla vigilia della presentazione del piano giovani del Governo. All’incontro sono intervenuti il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, il Delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio, ed il più giovane Ministro del Governo, Nunzia De Girolamo, Ministro delle Politiche Agricole.
Per necessità economiche, abita con mamma e papà addirittura il 26 per cento dei giovani tra 35 e 40 anni, il 48 per cento di quelli tra 25 e 34 anni e l’89 per cento dei giovani con età tra i 18 e i 24 anni. Invece, per i giovani agricoltori, nel 32 per cento dei casi vivono con i genitori perché non possono permettersi un alloggio alternativo, ma nel 31 per cento dei casi lo fanno per scelta. Un atteggiamento che conferma i forti legami famigliari che caratterizzano l’impresa agricola, dove è particolarmente solido il rapporto intergenerazionale. 
Dalla analisi risulta anche che, se avessero la possibilità di scelta, il 38 per cento dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (28 per cento) o fare l’impiegato in banca (26 per cento).
La delegazione dei Giovani Molisani ha partecipato attivamente alla manifestazione, riconoscendosi nello slogan  provocatorio di essere “pronti a svolgere il nostro ruolo per il bene del Paese, nel suo motore possiamo mettere il miglior carburante (le energie giovani) proveniente da fonte rinnovabile (il meglio del territorio italiano).”
L’analisi fatta ha evidenziato che, in Italia, dalla staffetta generazionale in agricoltura è possibile l’inserimento di 200mila giovani nelle campagne, dove il 37,3 per cento delle imprese ha un conduttore di età superiore ai 65 anni.
Ed infatti, tra i partecipanti Molisani, rappresentano un valido esempio di nuova agricoltura imprenditoriale: Felice Lucia, con una azienda di Cercemaggiore, che svolge trasformazione di latte, produzione di formaggi a pasta filata, freschi e stagionati; Adduocchio Angelo, con una azienda a San Biase, che ha effettuato il recupero di vecchie varietà vegetali, la patata lunga di San Biase, riconosciuta dalla comunità europea come varietà rara, ed il fagiolo schiacciato bianco; Giagnacovo Tommaso, con azienda in San Biase, con produzione di vini DOC, premiato al vinitaly ed alla fiera Salone del Gusto Torino.
L’Italia ha bisogno di una scossa, di una discontinuità culturale e creativa, - hanno gridato i giovani -  siamo pronti a svolgere la nostra azione produttiva per un grande paese democratico, civile, inclusivo, aperto, innovativo, e che fortemente vogliamo. 

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