mercoledì 31 ottobre 2012

ASTORE:LINEA FERROVIARIA ROMA CAMPOBASSO I DISAGI CONTINUANO.

Campobasso 31 ottobre 2012



TRASPORTI: ASTORE (ParDem): I DISAGI CONTINUANO E NON SONO PIU' TOLLERABILI -  PASSERA INTERVENGA!

"Nonostante la mia recente interrogazione sullo stesso tema, per esperienza diretta, continuano a ripetersi per gli utenti della linea ferroviaria Roma-Termini Campobasso i disagi più volte denunciati ". Così ha commentato la sua iniziativa il senatore Giuseppe Astore che in data odierna ha presentato un'ulteriore interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera affinchè si ponga finalmente rimedio ad un situazione di particolare degrado.
"Non è più tollerabile lo stato di vergognoso abbandono in cui versa il collegamento ferroviario Roma-Campobasso con vettori antiquati , e tocca dunque alle Istituzioni, - ha dichiarato il parlamentare molisano - che finora hanno dimostrato una grave insensibilità, assumersi le proprie responsabilità.
Mi auguro  che questa volta il Ministro, che peraltro avrò occasione di incontrare nei prossimi giorni,  sappia prendere le misure opportune per l'adeguamento qualitativo del servizio ferroviario il cui  gap di efficienza rispetto  a una situazione di normalità, contribuisce senza dubbio al mancato sviluppo della nostra regione" . 

Campobasso Teatro Savoia "SALZBURGER SOLISTEN"

Campobasso 31 ottobre 2012





Sabato 3 Novembre 2012 ore 18.30
Teatro Savoia, Campobasso

SALZBURGER SOLISTEN
Luz Leskowitz, violino
Alina Komissarova, violino
Vladimir Mendelssohn, viola
Elena Issaenkova, viola
Tadao Kataoka, violoncello
Roberto Trainini, violoncello

Programma:
JOHANN SEBASTIAN BACH
Ricercare a 6 voci, dall’‘Offerta Musicale’, BWV 1079
WOLFGANG AMADEUS MOZART
Gran Sestetto Concertante (dalla Sinfonia Concertante KV 364)
ARNOLD SCHOENBERG
Notte Trasfigurata, per sestetto d’archi, op. 4

L'ensemble è stato fondato nel 1979 dal violinista Luz Leskowitz Salzburger con l'obiettivo di riunire giovani solisti altamente qualificati e musicisti da camera. I sette archi (due violini, due viole, due violoncelli e un contrabbasso) partecipano in qualità di primi in prestigiose orchestre europee e sono docenti presso conservatori di musica. I Salzburger Solisten sono invitati nei più prestigiosi festival del mondo.

Campobasso Celebrazioni Ognisanti e defunti.

Campobasso 31 ottobre 2012

CELEBRAZIONI EUCARISTICHE


L’arcidiocesi di Campobasso-Bojano rende noto il programma delle Celebrazioni Eucaristiche  presiedute dall’arcivescovo metropolita S. E. mons. GianCarlo Bregantini in occasione della Solennità di Ognissanti e Commemorazione dei Defunti.


Domani, giovedì 1 novembre 2012. La Chiesa celebra la Solennità di Tutti i Santi.
Alle ore 11,30,  presso la cattedrale della Ss. Trinità,  Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. mons. GianCarlo Bregantini.
Alle ore 15,30  Celebrazione Eucaristica e visita al cimitero di Bojano. 
Venerdì 2 novembre2012. La Chiesa celebra la Commemorazione di tutti i Fedeli  defunti.
Alle ore 9,00 Celebrazione Eucaristica, presieduta dall’arcivescovo,  presso il reparto di Emodialisi dell’ospedale civile “A. Cardarelli” di Campobasso, in occasione del 40° anniversario della fondazione del reparto.
Alle ore 10,00  Celebrazione al Sacrario Militare nel castello Monforte, a Campobasso.
Alle ore 15,30 Celebrazione Eucaristica presso il Cimitero di Campobasso.
Alle ore 18,30 Celebrazione Eucaristica presso la Cattedrale della Ss. Trinità a Campobasso.
Domenica 4 novembre 2012
Alle ore 18,00 ingresso del nuovo parroco a Ripalimosani (CB), don Moreno Ientilucci.

IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA A LIVORNO ALL'ACCADEMIA NAVALE.

Campobasso 31 ottobre 2012

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Accademia Navale


Ieri, il Generale Biagio Abrate, Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha presenziato alla cerimonia di apertura dell'Anno Accademico 2012-2013 dell'Accademia Navale di Livorno. All’evento erano presenti il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli e numerose Autorità militari, civili e religiose. 
Siate sempre orgogliosi delle vostre scelte, delle vostre tradizioni e del vostro spirito identitario, perché di sani ideali militari, di questi tempi, c’è veramente bisogno – ha detto il Generale Abrate rivolgendosi ai frequentatori – “Ma siate sempre aperti al cambiamento e al nuovo, rifuggendo da tentazioni isolazioniste e particolariste”.
“La presenza in platea di numerose autorità militari appartenenti alle altre Forze Armate  - ha sottolineato il Generale Abrate -  dimostra quanto la Marina Militare sia apprezzata da tutti coloro che portano le stellette”. Un apprezzamento che raccoglie il senso del discorso dell'Ammiraglio Binelli Mantelli che ha posto l'accento sull'importanza e la responsabilità della formazione professionale e morale degli ufficiali come elemento essenziale del futuro della Forza Armata, lanciando un forte messaggio di volontà di valorizzazione individuale per creare il professionista di domani.  
L'educazione alla leadership, all’iniziativa e all'aspirazione personali, attraverso esperienze diverse a carattere tecnico-professionale - nelle parole dell'Ammiraglio Binelli - pongono in evidenza "il singolo e le sue peculiari qualità, anzichè l’anonimato del gruppo, in cui è facile nascondersi”. Uno sprone, quello del Capo di Stato maggiore della Marina, a combattere "la pigrizia mentale e l’attitudine a difendere certi privilegi, a non scegliere inevitabilmente lo status-quo e a non guardare con sospetto al nuovo. "L’omologazione - ha terminato l'Ammiraglio Binelli - fa assurgere a tradizioni le brutte abitudini; la mancanza di coraggio morale alimenta il fenomeno degli yesmen e, cosa ancora più grave, produce incapacità di trasmettere ai giovani fiducia nel futuro, valori positivi, il senso della missione.” 
Nel corso della cerimonia è stata svolta una lectio magistralis del Dott. Andrea Margelletti, Presidente del Centro Studi Internazionali (CESI), che ha posto l'accento sulla capacità di interscambio culturale della Marina, considerata tra le Forze Armate la più globalizzata perché "da sempre chi va per mare deve sapersi confrontare con l’altro”. 

ASTORE. DECRETO SANITA' PROVVEDIMENTO GIUSTO E INNOVATIVO!

Campobasso 31 ottobre 2012



Decreto Sanita'
Astore (Pardem): Provvedimento giusto e innovativo!

"L'aula del Senato oggi ha approvato con la fiducia il decreto legge sulla sanità che avendo ottenuto già il via libera della Camera, diventa così legge".
Il parlamentare molisano Giuseppe Astore, durante la dichiarazione di voto in Aula, nel riconfermare ancora una volta piena fiducia nell'operato del Governo, ha annunciato  il proprio voto favorevole al provvedimento , ritenendo che questa "manutenzione straordinaria"  fosse necessaria, pur sottolineando l’amarezza per la ristrettezza dei tempi  che non ha permesso ai Senatori di concorrere alla modifica del testo.
“Non è una riforma vera e propria che segue quelle del 1978, del 1992 e del 1999 - ha ricordato il Senatore Astore - ma è un restyling giusto e corretto per affrontare alcuni problemi seri che sono stati sempre rinviati.”
“Nel 1992 e nel 1994 – ha proseguito nel suo intervento - il Servizio sanitario dal 6,2-6,3 per cento perse un punto e mezzo di PIL. Fu una situazione disastrosa che superammo, perché anche la sanità doveva e deve concorrere alla salvezza dell'economia del Paese”.
Ed è in questa ottica che il  Componente del Gruppo misto ha sottolineato l’importanza dell’azione del Governo che con i Piani di Rientro  della spesa sanitaria non solo ha cercato di aiutare le Regioni, ma ha fornito strumenti necessari a quel cambiamento tanto auspicato.
Per l’esponente di Partecipazione Democratica  è necessario prevedere il passaggio delle competenze organizzative alle Regioni perché siano queste ultime ad organizzare, ognuna per conto proprio, la sfida della medicina territoriale, valorizzando la funzione del medico di base.
"Con il riordino dell'assistenza sanitaria, con l’abbattimento degli sprechi ed il recupero delle risorse, questa Legge -  ha concluso Astore - rappresenta un'occasione storica per una sfida culturale che la Politica tutta, a cominciare dalle Regioni, deve raccogliere avendo il coraggio di portarla avanti nell'interesse dei cittadini e del bene comune".

SAN GIULIANO DI PUGLIA (CB). A 10 ANNI DAL CROLLO DELLA JOVINE IL RICORDO DEI 27 PICCOLI ANGELI E DELLA LORO MAESTRA

Campobasso 31 ottobre 2012


159  F O T O 



IL GIORNO DELLA MEMORIA 2012 A SAN GIULIANO DI PUGLIA .





Di Anna di Nardo Ruffo 


Nel «Giorno della Memoria» il mio pensiero e ritengo anche quello dei Maestri del Lavoro del Molise, va ai ventisette bambini, la maestra Carmela Ciniglia ma   anche a quel minatore del paese, Francesco Cicora morto durante l'espletamento del suo dovere a Marcinelle ed il cui corpo non è mai stato trovato, decorato con la Stella al Merito del Lavoro alla Memoria. Ma come non ricordare le altre due vittime del terremoto, Luisa Cosentino di 65 anni e Anna Antonia Peluso, morte durante il sisma!
Il ricordo dei ragazzi della Jovine che nell’anno 2001 avevano partecipato al Progetto Marcinelle rimarrà indelebile entro di me. Fra i tanti momenti li ricordo quando il 23 giugno 2002 li premiammo per le belle  ricerche fatte su quella triste vicenda.
Le immagini televisive del 31 ottobre che, come un rosario proponevano i corpi dei nostri bambini riportati alla luce, mi ricordarono le loro ricerche su Marcinelle nelle quali gli stessi, avevano saputo sapientemente descrivere i lunghi giorni di tragica attesa, la disperazione dei familiari, i brevi momenti di speranza di qualche sopravvissuto.
Quei poveri bambini, come i minatori di Marcinelle invece avevano trovato tragicamente la morte: eppure chiedevano solo di vivere con noi e per noi.
A distanza di dieci anni la ricostruzione del paese è stata quasi portata a termine: San Giuliano ha un look di tutto rispetto e si fa ammirare.
Ma non riesco a non farmi prendere da una stretta al cuore mentre abbraccio i genitori e dentro di me aleggiano le parole del nostro Emilio Spensieri nel suo “Sottovoce”:
<<I figli sono fatti per sopravvivere ai genitori, questa è la regola.
Ma se accade il contrario, allora è l’abisso incolmabile, è il buio assoluto senza più speranza del giorno: è la disperazione senza conforto>>.


martedì 30 ottobre 2012

Legione Carabinieri Molise Compagnia di Campobasso.

Campobasso 30 ottobre 2012

CONTROLLO STRAORDINARIO DEL TERRITORIO.



Nella mattinata di oggi 30 ottobre, i Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno dato corso ad un controllo straordinario del territorio che ha interessato tutti i 20 comuni della giurisdizione, ricompresa nell’area sud occidentale della provincia, da Campobasso sino a Gambatesa e Tufara.
L’attività, finalizzata principalmente alla prevenzione e repressione di reati predatori (furti in abitazione, nei casolari, in zone residenziali, furti di autoveicoli e truffe), al controllo della circolazione stradale, al controllo degli esercizi commerciali e dei soggetti sottoposti a misure detentive domiciliari e preventive di P.S., ha visto impegnati complessivamente 35 militari e 14 autoveicoli.
Le operazioni sono state finalizzate anche a prevenire la commissione di rapine, concentrando gli sforzi nel centro urbano del capoluogo e nella vasta area industriale limitrofa, il tutto effettuato con il supporto aereo di un  elicottero del 7° Elinucleo Carabinieri di Pontecagnano (SA).
Questi i risultati conseguiti:
145 persone identificate e 126 autoveicoli controllati;
10 contravvenzioni al Codice della Strada contestate con 733,00 euro di somme verbalizzate;
10 esercizi pubblici sottoposti a controlli amministrativi;
4 casolari abbandonati controllati;
10 persone sottoposte agli arresti domiciliari o a misure preventive di Pubblica Sicurezza controllate. 

SAN GIULIANO DI PUGLIA (CB) X ANNIVERSARIO DEL CROLLO DELLA JOVINE.

Campobasso 30 ottobre 2012



Le Autorità ricordano le vittime del terremoto del 2002.








Messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano  al sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri 

"Dieci anni fa, a seguito del tragico evento sismico, la comunità di San Giuliano di Puglia è stata profondamente ferita da quell'evento e in particolare dal tremendo crollo della scuola Francesco Iovine, che suscitò la profonda emozione dell'intera Nazione. Il doloroso ricordo dei ventisette bambini e dell'insegnante che persero la vita, ancora impresso nella coscienza del Paese, impone alle istituzioni il massimo impegno per garantire la continuità di politiche di intervento per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. In questa triste ricorrenza, nel rinnovare la mia affettuosa vicinanza ai familiari delle vittime, rivolgo un particolare pensiero ai loro compagni di scuola che, coinvolti nell'evento che ne ha segnato profondamente il percorso di crescita, hanno saputo esprimere in questi anni un impegno e una forza d'animo straordinari. Con questi sentimenti di profonda partecipazione sono vicino a tutta la cittadinanza di San Giuliano di Puglia".

Messaggio del Presidente della Regione Michele Iorio per il 10° anniversario del crollo della Jovine di San Giuliano di Puglia.

V'hanno momenti nella vita, la cui rimembranza, sebben lontana, continua a vivere ed ingigantirsi per così dire nella memoria, e per quanto strani siano gli eventi della vita, quella rimembranza conserva il posto che vi ha preso”. Così un padre della Patria, Giuseppe Garibaldi, in le “Memorie”. Quello di oggi è appunto un tributo alla memoria dei singoli e a quella di tutti di un fatto che ha sconvolto la vita di genitori, fratelli, mariti, figli ma anche di concittadini o più semplicemente spettatori del grande villaggio globale creato dai mezzi di comunicazione che raccontarono quell’evento con lunghe dirette e appassionati servizi giornalistici. Sono trascorsi 10 anni da quel tragico 31 ottobre del 2002 quando la Jovine crollò e privò di un futuro in questo mondo 27 bambini e la loro maestra. Tutti fummo segnati per sempre da quelle immagini. Da quel momento la vita di ciascuno cambiò e il dolore dei congiunti divenne anche il nostro, tracimando e propagandandosi in chi si sentì ad un tratto compartecipe di quella disperazione. Il dovere della memoria per chi resta è anche il mezzo, come qualcuno dice, per riflettere l’immagine di chi abbiamo perso. Oggi dunque con questa memoria ricordiamo, meglio rivediamo, quei 27 bambini e la loro insegnante. Ancora una volta giuriamo di voler lavorare, ciascuno per le nostre piccole e grandi responsabilità, per far si che ciò non abbia più a ripetersi. Ci impegniamo ancora una volta affinché quel sacrificio non sia stato inutile.
Pesa quella domanda, rivolta a tutti dal figlio della maestra Ciniglio, nel corso di una trasmissione televisiva, che chiedeva che cosa è cambiato dal quel 31 ottobre 2002, cosa è davvero mutato rispetto alla sicurezza nelle scuole. Una domanda giusta a cui si può dare parziale risposta perché ciascuno può dar conto di quanto ha potuto fare in questi anni. Certo abbiamo pianto ancora gli studenti di L’Aquila, o i lavoratori dell’Emilia Romagna periti in un terremoto. Ancora si è parlato di quanto non fatto. Molto si poteva e si doveva ancora fare. Nel piccolo questa terra, il Molise, ha saputo avviare un programma che ha visto rendere sicure, dal punto di vista sismico, praticamente tutte le scuole della regione. Una scelta compiuta con responsabilità da una classe politica che non ha indugiato nel destinare tutti i fondi disponibili, magari levandoli da altri progetti, per far si che le scuole fossero un luogo di protezione dei bambini e di chi vi lavora. C’è ancora da fare, inutile dirlo, ma forse la terra natale di quei 27 bambini e di quella maestra li ha saputi onorare attivando le più idonee iniziative per scongiurare il ripetersi di quella tragedia, quantomeno nei modi e nelle forme in cui essa si generò. Se oggi dunque il Molise è la regione d’Italia con il più alto numero di scuole sicure lo si deve a quel sacrifico di quegli innocenti. Magra consolazione ma purtroppo questo è il Paese in cui tante tragedie restano senza seguito.
Concludo invitando oggi, alle ore 11.32, tutte le scuole e le istituzioni di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, a ricordare con un minuto di silenzio questo momento, a tributare rispetto e onore a quei ragazzi e alla loro insegnante. Per loro evitiamo la nenia delle polemiche, dei dibattiti interminabili su cosa si è fatto e su cosa si doveva fare, abbandoniamo le contrapposizioni. Siamo uniti nel vivere un dolore che è di ogni molisano.

PETRAROIA: "RISPETTARE COL SILENZIO I CADUTI"

“Dopo 10 anni gran parte degli edifici scolastici nazionali e molisani sono insicuri, privi della certificazione antisismica e dell’agibilità. In Molise ci sono ancora 884 famiglie che persero la prima e unica casa che vivono nelle casette di legno o in alloggi provvisori, a fronte di un Presidente del Consiglio che ebbe la sfrontatezza di rilasciare un’intervista televisiva il giorno dei funerali a cui non partecipò, promettendo il completamento della ricostruzione in 24 mesi, con laghetti e cigni come a Milano 2. Nell’area del cratere non c’è stata ripresa economica e si è accentuato lo spopolamento, i giovani scappano e le imprese chiudono. Eppure in Molise sono arrivati poco meno di un miliardo di euro, possibile che a 10 anni siamo ancora a fronteggiare le emergenze delle prime case e delle scuole insicure? Per questo fallimento ciascuno faccia il proprio esame di coscienza, resti in silenzio almeno il 31 ottobre ed eviti discorsi retorici, inopportuni di cui non si avverte alcuna necessità!».



GIORNO DELLA MEMORIA, DE CAMILLIS RICORDERA’ ALLA CAMERA LA TRAGEDIA DEI BAMBINI DI SAN GIULIANO DI PUGLIA E DELLA MAESTRA MORTI NEL CROLLO DELLA JOVINE

La parlamentare molisana Sabrina De Camillis interverrà domani mattina, 31 ottobre, alle 11.32, alla Camera dei Deputati per ricordare la tragedia dei 27 bambini e della maestra Carmela Ciniglio morti il 31 ottobre del 2002 nel crollo della scuola Jovine a San Giuliano di Puglia affinchè simili tragedie non cadano nel silenzio e non si verifichino più.

La Deputata molisana che ha vissuto quei terribili giorni del sisma nel paese, in una lettera al Presidente della Camera Gianfranco Fini inviata ieri, ha chiesto ed ottenuto la possibilità di ricordare e commemorare a Montecitorio, durante la seduta, i bimbi uccisi dalle macerie della scuola e la loro maestra.
Come deputata molisana che ha vissuto in prima persona quella tragedia il 31 ottobre del 2002, esprimo il forte desiderio di un breve ricordo di quei bambini  _ si legge sulla missiva _ e di quella maestra morti mentre svolgevano la loro normale attività, in uno dei luoghi che dovrebbe essere il più sicuro in ogni comunità: la scuola.
Il 31 ottobre prossimo ricorre il decennale di questa tragedia e riterrei opportuno che la Camera dei Deputati, ricordasse quel tragico momento con una commemorazione ufficiale, affinché simili tragedie non cadano nel silenzio”.

Per non dimenticare la dignità di chi da 10 anni aspetta   ingiustamente.
                                          
Domani  31 Ottobre  siamo a dieci anni , da quel terribile terremoto , che fece scrivere la pagina più triste, di quel piccolo paesino ai confini della Puglia, San Giuliano di Puglia, dove persero la vita sotto le macerie della loro scuola 27 Bambini e la loro Maestra. Non possiamo dimenticare o tacere sulle responsabilità, su come poteva essere evitata una tale tragedia, e perché   un luogo che per definizione dovrebbe essere sicuro, si è trasformato in tragedia !Nonostante il prezzo caro che la comunità Molisana ha pagato, si continua ancora oggi a non affrontare con le dovute misure la sicurezza nelle scuole, e si continua a far frequentare le lezioni ai bambini in ambienti al limite della legalità!Abbiamo ancora vivo il ricordo di quel terribile giorno, ma è ancora più preoccupante quando è accaduto successivamente e stà  ancora accadendo.Come è possibile che a dieci anni di distanza centinaia di famiglie ancora vivono in sistemazioni provvisorie, mentre sono stati spesi più di un miliardo di Euro???,  Nelle ultime settimane  programmi televisivi a titratura nazionale hanno fatto  emergere gli sprechi, Il clientelismo, che ha generato  questa classe dirigente a scapito di tutti i cittadini Molisani.Ci sono ancora 265 famiglia che vivono in moduli abitativi di emergenza , mentre circa 700 persone hanno sistemazioni autonome ma senza più alcun aiuto o incentivo, questa situazione grida vendetta perché in dieci anni nel Molise sono arrivvati fiumi di denaro per la ricostruzione ed il rilancio dell’economia            post –sisma.Quei soldi però sono stati spesi male, per prebende e clientelismo,allargando a dismisura l’area del cratere!Così mentre comuni che non avevano subito nemmeno una lesione hanno beneficiato  di denaro pubblico, centinaia di donne ,anziani e ragazzi sono ancora in piena emergenza, in casette  prefabbricate di legno con le pareti che si gonfiano per il freddo e l’umidità, nel periodo invernale le temperature scendono sotto zero per diversi mesi e le stufe faticano a riscaldare.In estate,invece  le casette ribollono per il caldo e l’afa. Ora oltre al danno la beffa, con la crisi politica che si è aperta  e l’annullamento delle elezioni da parte del Consiglio di Stato, che fine faranno i 346 milioni di Euro stanziati per ultimare la ricostruzione?????
Domani tutti ricorderemo quel triste evento, ma dopo dieci anni incominciamo a ricordare lo scandalo della ricostruzione , perché i Molisani meritano risposte e rispetto.

CAMPOBASSO 31 Ottobre 2012


CELEBRATA IN CONSIGLIO “LA GIORNATA DELLA MEMORIA”
Dopo il saluto del presidente Pietracupa, gli interventi di Frattura e Chieffo 

Mario Pietracupa
Il Presidente, dopo aver  fatto osservare un minuto di raccoglimento, ha dato inizio alla commemorazione sostenendo che “in continuità con quanto stabilito dalla legge finanziaria regionale del 12 novembre 2003, numero 29, quello di oggi non vuole essere un momento per stare in pace con le nostre coscienze, ma è una occasione di profonda riflessione e condivisione. La Giornata della Memoria è vissuta con grande partecipazione da parte di tutti i molisani. In effetti, quella istituita nove anni fa è una legge della Regione Molise, qualcosa di tangibile che interpreta il sentimento di tutti noi. Con essa si è inteso aprire un osservatorio permanente sulle problematiche legate al tragico evento verificatosi il 31 ottobre 2002, all’impegno della protezione civile, alla sicurezza e al mondo della infanzia”.
Hanno preso quindi la parola un consigliere di minoranza, Paolo Di Laura Frattura, e uno di maggioranza, l’assessore Antonio Chieffo.
Paolo Di Laura Frattura
“E’ con reale condivisione di sentimenti – ha esordito Frattura – che partecipiamo alla giornata della Memoria istituita perché mai si dimentichino il 31 ottobre 2002 ed i giorni tristi che seguirono. Dieci anni durante i quali ogni genitore, in una sincera vicinanza, ha partecipato ed ha vissuto sulla propria pelle il dolore. Lo strazio delle famiglie che hanno pianto i loro cari, ha segnato la vita di tutti e disegnato – ma solo nei contorni purtroppo – un altro futuro che dovrà continuare ad essere scritto in nome della sicurezza, della prevenzione e del rispetto delle norme. Una condivisione del dolore – si legge ancora nello scritto contenuto in quattro fogli approntati da Frattura -  quella che viviamo  da dieci anni alla quale si aggiungono il dovere e la responsabilità istituzionale nei confronti di una comunità che soffre ancora oggi per la perdita dei propri cari e per gli ostacoli che si ergono sulla strada di un percorso di futuro che ancora non viene compiutamente concluso…Oggi si sente ancora forte e chiaro il richiamo alla concretezza dell’agire politico , istituzionale e di legalità. Nessuna tentazione retorica ma le parole d’ordine erano e restano prevenzione, sicurezza e rispetto delle regole…Abbiamo il dovere di guardare insieme al domani e di lavorare, ognuno  per le proprie competenze e responsabilità, perché la forza della natura trovi ostacolo nella sua azione di morte e devastazione nel rispetto pieno e mai abdicato delle regole, individuando nel percorso di legalità il primo imprescindibile passo da compiere…Il Giorno della Memoria, nella sua solennità, non può prescindere da una ricognizione dello stato della ricostruzione nei comuni del cratere sismico, nei villaggi provvisori e nelle casette in compensato ormai consumato dal freddo e dal sole. Sono più di 800 le famiglie ancora senza una casa dopo dieci anni di promesse e parole che ormai suonano vuote. Il terremoto che non finisce mai ci ha consegnato una fotografia sbiadita, ma sempre identica: impalcature, puntellamenti, una vita trascorsa in una sorta di confino che, giorni dopo giorno, diventa consuetudine all’isolamento, alla manca di fiducia verso chi invece avrebbe dovuto rispondere con tempestività alle richieste di aiuto. Dieci anni – ha concluso Frattura – che sono costati quasi un miliardo di euro, ma che – d’altro canto – hanno sfaldato il senso della appartenenza, la fiducia nelle istituzioni. Dieci anni lungo i quali i diritti non sono mai stati uguali per tutti. Una ferita – ancora aperta e sanguinante – da rimarginare con l’agire politico dell’oggi e con la speranza nel domani”.
Antonio  Chieffo
Cinque i fogli contenenti lo scritto dell’assessore Antonio Chieffo, originario di Colletorto, uno dei centri del cratere, che così ha iniziato il suo intervento:
“sono trascorsi dieci anni…ma udire il suono di una campanella di una scuola da quel fatidico 31 ottobre 2002 rende questo lasso di tempo fluttuante intorno alle emozioni, al dolore, che di anno in anno riscopriamo profondo ed incancellabile dentro di noi. Impossibile dimenticare, impossibile cancellare quelle immagini, impossibile annullare il ricordo di quelle lunghe ore intervallate da urla, pianti, angoscia profonda, da silenzi richiesti dai soccorritori nel momento che una voce flebile arrivava ai loro orecchi…tutto si bloccava…il fiato in gola…gli occhi sbarrati…le lacrime arrestavano il loro cammino…lì come se il tempo si fermasse con la speranza che quei papà, quelle mamme, quei familiari potessero uscire  dall’incubo e riabbracciare i loro teneri, piccoli tesori. La Giornata della Memoria è sostenuta da profondi valori umani, da emozioni e sentimenti incancellabili che a distanza di dieci anni riaffermano la volontà comune di tutti i colleghi di questo Consiglio di ricordare quanto accaduto, affinché la coesione e la comunione di intenti per la salvaguardia della incolumità pubblica faccia sempre cadere i muri della contrapposizione di parte o di ideale a beneficio e nell’interesse di tutti. Questa giornata rappresenta, per chi come me in quest’aula, ha vissuto gli effetti deleteri del terremoto, che conosce quanto sia duro ritrovare la normalità e che non ha mai perso di vista le occasioni e le possibilità per attutire gli effetti devastanti, un appuntamento con la coscienza di amministratore oltre che di uomo. In questo giorno più che mai bisogna tener presente che alcun strumentalismo, qualunquismo, massimalismo che dir si voglia, potrà occultare o mistificare le opere realizzate, gli sforzi compiuti, l’impegno profuso, che hanno consentito di dare risposte, sia pure a volte provvisorie, ai bisogni delle famiglie colpite dal sisma. Tante volte abbiamo pensato che è nostro preciso dovere dimostrare, in maniera seria, che siamo stati impegnati nel risollevare le sorti delle comunità colpite attraverso atti concreti.… Pertanto gli aiuti alle famiglie maggiormente colpite, per riprendere il cammino, sono rappresentati o devono essere rappresentati, dalla solidale partecipazione alla ricostruzione, non solo di quanto materialmente crollato, ma ancor più delle coscienze, degli animi, della ricostruzione morale e sociale del tessuto socio-culturale- che abbarbichi gli uomini e le donne delle aree colpite alle proprie radici, facendo si che il ritorno alla normalità sia anche ritorno alle tradizioni, agli appuntamenti culturali, agli usi di un popolo che intende ricostruire il proprio tessuto oltre che le proprie strade e case… Il nostro fare di questi anni non ha potuto prescindere dalla grande solidarietà ricevuta, come le azioni future non potranno prendere le distanze dal “moto del cuore”, in quanto non può e non deve la fredda razionalità guidare i passi e le azioni di chi è chiamato per ruolo a guidare la “cosa pubblica” verso scelte che prima di tutto devono essere umane e non meccaniche. Queste riflessioni per ricordare quel dramma con i suoi lutti e i suoi dolori, ma anche l’impegno profuso e teso verso la sicurezza e la salvaguardia della incolumità degli studenti, che poi non è altro che impegno teso verso la salvaguardia del nostro futuro…Per non dimenticare: soprattutto la tragedia della scuola Jovine, i bambini e la maestra morti sotto il crollo dell’edificio e tutti gli altri lutti purtroppo accaduti. Un rapporto di valenza nazionale con il precipuo obiettivo che nessuno dimentichi. Cerimonie come questa odierna – ha concluso Antonio Chieffo – hanno senso e valore unicamente se poste e vissute con la emozione e la sofferenza del dramma, ma soprattutto con la determinazione di rendere una riflessione e una partecipazione collettiva, improntata alla obiettività e al desiderio di andare avanti con il precipuo impegno a diventare sempre più costruttori di ponti e non edificatori di muri”.


SISMA, ANITA DI GIUSEPPE (IDV): A DIECI ANNI DAL TERRIBILE SISMA, IL RICORDO DEI 27 PICCOLI ANGELI E DELLA LORO MAESTRA 
 “Oggi è il giorno del ricordo, del cordoglio, del dolore, del lutto, per quella triste giornata di ottobre 2002, quando la terra tremò in Molise. San Giuliano di Puglia, e il Molise tutto, piangono ancora quei figli e la loro maestra, rimasti sotto le macerie dell'edificio scolastico, luogo dove i ragazzi avrebbero dovuto sentirsi sicuri nei momenti di formazione e di socializzazione”. – cosi l’On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura ed in Commissione Infanzia -
“Oggi, ancora una volta, tutte le istituzioni, dal Governo nazionale a quello regionale a quello locale, devono riflettere sull'accaduto: la maggior parte delle scuole italiane non è ancora  in sicurezza  e i rischi, quindi, permangono. – prosegue la Di Giuseppe - Oggi, non voglio affrontare la questione dei fondi spesi male, non voglio fare polemica, non è il caso, ma quando finirà l'emergenza?  I molisani riflettano anch'essi, il Molise ha bisogno di chiarezza, di verità, nel rispetto di chi quel giorno perse la vita. Con profonda partecipazione sono vicina a tutta i cittadini di San Giuliano”. – conclude il deputato Molisano -


FERRAZZANO (CB) ARCA SANNITA Settimana dedicata alla biodiversità.


Campobasso 30 ottobre 2012

Giornata conclusiva della settimana dedicata alla biodiversità.
Patrocinio dall’assessorato regionale alle Politiche Agricole. Promozione Arca Sannita.

Giornata da ricordare per i ferrazzanesi e per il Molise tutto. Ferrazzano diventa la sede dell’Arca Sannita grazie anche al primo orto sinergico del Molise. Centinaia di bambini delle quinte elementari e delle medie delle scuole Petrone e Colozza, decine di agricoltori ed allevatori, forestali, uomini di cultura, hanno preso parte, in un teatro stracolmo, alla giornata conclusiva della settimana dedicata alla biodiversità. Un appassionato incontro tra studiosi ed alunni, tra esperti ed agricoltori molisani, che ha avuto dell’incredibile. Una partecipazione attenta e volitiva, ha permesso ai relatori, tra cui il professor Pilla dell’Unimol, Alessandra Capocefalo, bravissima archeologa di Ferrazzano, Franco Valente, Michele Tanno, di esprimere tutto il loro valore e la loro passione per questa terra, il Molise, molto spesso dimenticata, come lo sono i frutti presentati nel convegno e riscoperti 
dall’Arca Sannita. L’assessore al ramo, Angela Fusco Perrella, ha ripercorso quanto dal suo assessorato promosso e realizzato. Un bellissimo incontro che ha visto protagonista la biodiversità ed i prodotti biologici e non solo. L’arte, la storia, la cultura raffigurata in agricoltura e con l’agricoltura, con i frutti e con le biodiversità. Per suggellare tale esperienza, l’azienda artigiana Gianfagna di Civitacampomarano ha distribuito il famoso dolce tipico di Civita con ripieno di mosto cotto e miele a marchio DE.CO. Un incontro che ha visto anche momenti di pura commozione quando si è intonato l’inno di Mameli prima della consegna della chiave della sede dell’Arca Sannita a Ferrazzano da parte del sindaco Vincenzo Fratianni e del coordinatore dei Borghi d’Eccellenza del Molise, Maurizio Varriano, che ha suggellato un importantissimo risultato, ripetiamo, quello dell’orto sinergico, primo nel Molise. Moderatore della bellissima giornata, Antonio Cerio, consigliere comunale e provinciale, che nel salutare la platea, ha rimarcato l’azione dell’amministrazione comunale nel perseguire obiettivi di crescita attraverso tali manifestazioni e tali propulsive iniziative. Insomma, davvero una giornata da ricordare.




SAN PIO CHIAMA I CORI DEL MOLISE


Campobasso 30 ottobre 2012

SAN GIOVANNI ROTONDO (Fg) - EVENTO “SAN PIO CHIAMA I CORI DEL MOLISE”.
PRESENTAZIONE DEL “GRANDE CORO” DELL’ASSOCIAZIONE MOLISE “InCANTO” ED ANIMAZIONE DELLA SANTA MESSA 28 OTTOBRE 2012.

Grande successo del “GRANDE CORO” dell’Associazione Culturale Artistica Musicale MOLISE “InCANTO” di Sabina Mascia e Tiziana Martinelli.
Domenica 28 Ottobre 2012, ore 11:30, presso la Chiesa Nuova di San Pio Da Pietrelcina di San Giovanni Rotondo (FG), si è tenuta la presentazione del “GRANDE CORO” Polifonico dell’Associazione MOLISE “InCANTO, che ha animato per la prima volta la Santa Messa, a San Giovanni Rotondo, trasmessa in IN MONDOVISIONE, sul Digitale Terrestre, sui canali Telenorba, Padre Pio TV.
Più di 15.000 pellegrini presenti che in religioso silenzio hanno ascoltato la Santa Messa accompagnati al meraviglioso canto del “Grande Coro” Di InCANTO.
Circa 1200 persone, tra coristi e pellegrini, molisani hanno accompagnato e sostenuto il “Grande Coro” dell’Associazione diretti dal Maestro Sabina Mascia in questo evento speciale.
I rappresentanti delle amministrazioni dei Paesi coinvolti hanno presieduto alla messa indossando la fascia tricolore e 16 rappresentanze molisane, indossando l’abito tradizionale dei vari paesi , hanno offerto don tipici tipici della nostra terra di provenienza.
Il “GRANDE CORO”, diviso nella quattro sezioni (Soprani, Contralti, Tenori e Bassi), era composto, in questa occasione di 286 elementi provenienti dai paesi della Provincia di Campobasso ed Isernia, ed è preparato e diretto dal M° Sabina Mascia (Direttore Artistico dell’Associazione), mentre l’intera organizzazione dell’evento è affidata a Tiziana Martinelli (Presidente dell’Associazione).
Al termine della Santa messa, Il”Grande Coro” ha guadagnato il centro della Chiesa Nuova di San Giovanni Rotondo, e mentre il Presidente Dell’Associazione, Tiziana Martinelli, presentava ad un affollato e meravigliato pubblico, la corale il“GRANDE CORO” debuttato con il Panis Angelicus di C.Frank (voci soliste e coro) per terminare in un’ esplosivo Cantate Dominino di V.Miserachs che ha emozionato tutti i presenti. Durante la funzione la corale ha eseguito musiche di di Miserachs, C.Frank,Zardini, Impagliatelli e Frisina. 
Grande riscontro quindi di pubblico per il “GRANDE CORO” da parte delle autorità Locali che hanno accolto Il Presidente Iorio con i due presidenti delle province (De Matteie e Mezzuto) e tutti i sindaci che hanno accompagnato i propri concittadini. Consensi e approvazione anche da parte del Rettore dei Frati Minori Cappuccini Fra.Francesco Dileo da S.E. Mons.Antonio Santucci (Vescovo emerito di Trivento).
Estasiato il Presidente Iorio e i due Presidenti delle Province.
“Mai visto a San Giovanni Rotondo un coro rappresentativo di una Regione così numeroso, unito e così professionale”- queste la parole dei presenti che hanno partecipato alla manifestazione. “ un Onore per la Regione Molise.
L’Evento è realizzato e curato dall’Associazione MOLISE “InCANTO” in collaborazione con Don Giuseppe Graziano (Direttore dell’Ufficio di Musica Sacra della Diocesi di Campobasso – Bojano), con Fr. Francesco Dileo (Rettore dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo), con il Comune di San Giovanni Rotondo e con il patrocinio della Regione Molise e delle Province di Campobasso ed Isernia.Organista: M°Pasquale Petrucci.
Il “GRANDE CORO”dell’Associazione MOLISE “InCANTO, rappresenta un alto momento di aggregazione culturale e musicale, di unione tra le varie realtà paesane geograficamente distanti, ed un’occasione per far conoscere la regione Molise al di fuori dei confini territoriali, mettendo in risalto il talento e la fierezza del popolo molisano.
Erano presenti alla manifestazione: Alda D’Eusanio, presentatrice e giornalista Rai; Paola Rivetta,giornalista del Tg5; Marcello Masi, direttore del Tg2 Rai; Luciano Onder, giornalista del TG2-
Medicina33 (premio “DIFESA SALUTE 2012”- San Giovanni Rotondo); Francesco Giorgino, giornalista; del Tg1-Rai, Rosario Sorrentino, neurologo, direttore scientifico e fondatore dell’ISNEG (Istituto di Neuroscienze Globale); Giuseppe Placentino, Presidente Associazione ‘Difesa Salute’; Vincenzo D’Angelo, neurochirurgo; Manfredi Saginario, neurologo.

        NOTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE MICHELE IORIO.


“Sono molto fiero e orgoglioso di questo coro –ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio che ha voluto partecipare personalmente all’evento insieme ai Presidenti delle Province e ai Sindaci interessati- di chi lo ha preparato e di chi lo ha accompagnare proprio qui sulla Tomba di un Grande Santo che conosceva il Molise per esserci stato in più occasioni. Credo che proprio Padre Pio, che ha conosciuto i valori di questa nostra terra e la spiritualità che esprime, sia contento di questa esecuzione che dà praticamente il via ufficiale ad un progetto, quello di legare insieme tanti cori provenienti da diverse realtà del Molise, in un percorso culturale, sociale e religioso condiviso e con larghi orizzonti”. 

Prima della Santa Messa il Presidente Iorio, insieme alle altre Istituzioni presenti, è stato ricevuto dal Rettore del Santuario di San Pio, Fra Francesco Di Leo, e da Mons. Antonio Santucci già Vescovo di Trivento e che ora svolge presso il complesso religioso di San Giovanni Rotondo attività di confessore, conferenziere e pubblicista. Ad ambedue il Presidente ha donato una copia del “Chronicon Vulturnense” a testimonianza dell’antica tradizione cristiana del Molise. 

Dopo la Cerimonia religiosa, il Coro si è esibito, sempre nella Chiesa di San Pio, in alcuni brani del repertorio liturgico particolarmente apprezzati dal pubblico presente, composto da molisani e da pellegrini in visita al Santuario e provenienti da tutte le parti d’Italia. 



Il Presidente Iorio quindi ha voluto far dono al Presidente dell’Associazione “Molise InCANTO”, Tiziana Martinelli, e al Direttore del Grande Coro polifonico, Maestro Sabina Mascia, in rappresentanza di tutti i coristi partecipanti all’evento, della medaglia ufficiale della Regione Molise che commemora la sua autonomia.


CAMPOBASSO. "IL MOLISE NEL VENTENNIO FASCISTA" di Giuseppe Saluppo.

Campobasso 30 ottobre 2012


Alcune righe della brillante presentazione dell’opera curata da Mons. Gabriele Teti.

Sono sinceramente grato a Giuseppe Saluppo, stimatissimo ed apprezzato collega, per avermi invitato a presentare quest’opera.
Non posso non rivolgere un grazie all'Autore perché sono sicuro che questa sua precisa, equilibrata ed avvincente ricostruzione storica, sentita peraltro come dovere morale ed intellettuale verso le nuove generazioni molisane,porterà i nostri stessi giovani a conoscere meglio ed ad amare sempre più la nostra cara Italia.

SAN GIULIANO DI PUGLIA. Vigilia del X anniversario del crollo della Jovine.

Campobasso 30 ottobre 2012

MOMENTO DI AGGREGAZIONE NEL SOLCO DELLA MEMORIA



La MAMMA CORAGGIO Luisa Barbieri, insegnante nella Scuola di San Giuliano di
Puglia che perse un bambino nel terremoto del 31 ottobre 2002, ha letto il
seguente scritto:

Il pediatra e poeta Janus Korezack aveva fondato un orfanotrofio a Varsavia
e il 5 agosto 1942 fu ucciso dai nazisti insieme a 196 bambini.
Ci ha lasciato vari scritti ma, per noi, sono molto incisivi i versi
dedicati alla FATICA di frequentare i bambini:

Lui scrive:
            "Dite: è faticoso frequentare i bambini.
                            Avete ragione.

   Poi aggiunge:
             perché bisogna mettersi al loro livello,
                abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,
                             farsi piccolo.

                             Ora avete torto.
                Non è questo che più stanca.

              E' piuttosto il fatto di essere obbligati
                              a innalzarsi
                Fino all'altezza dei loro sentimenti.
                             
                         Tirarsi, allungarsi,
                    alzarsi sulla punta dei piedi.

                          Per non ferirli.

Messaggio: OCCORRE METTERSI A LIVELLO DEI PICCOLI PER
POI INNALZARSI A VOLARE ALTO COME I BAMBINI.









CAMPOBASSO ASSEMBLEA GENERALE API-ACEM.

Campobasso 30 ottobre 2012



ASSEMBLEA  GENERALE API-ACEM: APPROVATI I BILANCI E LE RELAZIONI ANNUALI  E PROGRAMMATICHE

Nel pomeriggio del 26 ottobre, presso la sede sociale, si sono svolte le assemblee annuali dei soci dell’API MOLISE (Associazione della Piccola e media Industria) e dell’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise).
Le varie tematiche sono state trattate dalla Presidente dell’API Vittoria Beccia e dal Presidente dell’ACEM Angelo Santoro nel corso della lettura delle relazioni annuali.
La Presidente dell’API Vittoria Beccia ha relazionato sulle attività svolte dall’API: i corsi sul SISTRI, i corsi finanziati dal FAPI, la protesta sull’aumento dell’IRAP, la collaborazione con  la Camera di Commercio per la formazione degli imprenditori sul ricambio generazionale e la continuità d’impresa che ha visto la stessa Presidente Beccia relatrice a Venezia, i seminari sulla “manovra Monti”, la sottoscrizione con CGIL, CISL e UIL dell’accordo sulla decontribuzione dei premi di produttività, la convenzione sulla mediazione camerale e l’incontro per l’illustrazione del pacchetto anti crisi regionale, la collaborazione con EQUITALIA Molise ed altre numerose iniziative portate avanti a beneficio degli associati.
Quindi, il Presidente dell’ACEM ha riferito delle tante attività svolte dall’Associazione degli edili: seminari sul DURC e sulle SOA e convegni sugli appalti pubblici e sulle difficoltà psicologiche degli imprenditori a causa della crisi, la collaborazione con l’INPS provinciale del capoluogo e l’impegno sui ritardi nei pagamenti alle imprese.
Ma soprattutto il Presidente Santoro ha lanciato il messaggio di puntare sulle politiche nazionali anche in virtù della sua recente elezione alla Vice Presidenza dell’ANIEM, per uno snellimento del sistema delle rappresentanze ed una riforma del sistema contrattuale, tali da rimettere l’imprenditore al centro delle Associazioni e soprattutto per aprire un varco alle imprese dell’ACEM nell’ambito del  mercato degli appalti tramite la rete, se sarà approvata l’ammissione alle gare dei contratti di rete.
Il Presidente Santoro ha manifestato anche l’impegno a livello nazionale sulla materia creditizia, riferendo di aver incontrato a Modena il Presidente Monte Paschi Profumo.
Infine, è avvenuta l’approvazione dei bilanci.