BASTA BUTTARE FANGO
L’Arcidiocesi
di Campobasso-Bojano, di fronte a recenti trasmissioni televisive, senza voler entrare
nel merito stesso dei singoli contenuti che esigono bel altro spessore, approfondimento e spazi specifici di
riflessione, esprime un vivo dispiacere sul
METODO distruttivo, riduttivo e superficiale adoperato ultimamente a livello
mediatico, su scala nazionale, nell’affrontare inchieste delicate che riguardano
il territorio e la realtà politico-sociale del Molise.
Si
sottolinea, pertanto, che simili meccanismi continuano ad offrire all’opinione
pubblica racconti parziali e comunque sempre tendenti al negativo, senza mai raccontare
la bellezza, il positivo ed il valore del nostro Molise.
Ogni
giornalista, dovrebbe tenere sempre conto del fatto che l’informazione è
servizio, oltre che alla verità, per poter praticare il suo compito offrendo al
lettore o al telespettatore la capacità di avere una idea piena e matura delle
cose e degli avvenimenti.
Basta
buttare fango. E’ il momento invece di sentire
come compito condiviso e comune quello di non calpestare ma di rinnovare il
patrimonio molisano, con chiarezza, salvaguardando l’aspetto culturale del
“costruire insieme” per migliorare e non per peggiorare le cose. Ogni inchiesta
deve volgere ad un fine di progettualità concreta, senza limitarsi ad analisi
avvilenti o ad opinioni deturpanti.
Si
ribadisce, inoltre, l’importanza e la necessità dell’arte di formare informando,
che caratterizza i veri e professionali giornalisti.
Per
questo, prendiamo il doveroso distacco dalla metodologia usata finora e chiediamo
che la coscienza dei nostri informatori sia cioè eticamente fondata, e che si rispetti il diritto all’informazione sana.
Tramite
il metodo di dette trasmissioni, il Molise e i molisani altro non ricevono che
umiliazioni. A nulla serve, nemmeno per risolvere i gravi problemi della
disoccupazione o della criticità occupazionale o della precarietà. Inoltre, questa
piccola regione, già così poco conosciuta, aspetta di recuperare o rafforzare
con il contributo di tutti la sua identità culturale, da ben consolidare nel
tessuto sociale per ricavare le energie necessarie e impostare o reimpostare il futuro del Molise.
Gli
stessi limiti o sbagli, che inevitabilmente si compiono, solo con una forte “fiducia
reciproca” è possibile affrontarli e quindi risolverli.
Nessun commento:
Posta un commento