La rinascita del Centro
Storico di Campobasso
Un concreto gesto d’amore verso la propria città,
verso la storia e la cultura del capoluogo di regione, verso il suo Centro Storico ed uno degli angoli più
suggestivi e di maggior richiamo turistico.
E’ quello che hanno compiuto i soci dell’associazione “Cuore non Mente”
della parrocchia di San Paolo di Campobasso nei confronti della chiesa di San
Bartolomeo e della Torretta dove la leggenda vuole che Delicata Civerra fosse
rinchiusa dal padre che voleva impedire il suo matrimonio con Fonzo
Mastrangelo. Grazie ad un innovativo procedimento di pulitura e al supporto dei
tecnici e degli esperti della ditta Docchem, sono stati eliminati tutti i
graffiti, o per meglio dire gli scarabocchi, che imbrattavano le pareti di ambedue
i monumenti e i muri nelle vicinanze. Grazie a questo progetto Campobasso e i
campobassani possono nuovamente ammirare ed apprezzare, in tutta la loro
bellezze e maestosità, due dei simboli della stessa città capoluogo di regione
riportati all’antico splendore.
Ma non finisce qui! L’intento dell’associazione
“Cuore non Mente”, che per l’occasione ha ricevuto il patrocinio di diversi
enti tra i quali i Borghi d’Eccellenza del Molise, è quello di allargare questo
progetto e questo sistema di pulizia anche alla chiesa di San Giorgio e a tutta
l’area prospiciente. L’idea è di riportare il borgo medievale ai fasti di un
tempo, rendere più vivibile il Centro Storico, riconsegnare alla città e ai
cittadini dei beni di estrema valenza storico-culturali e di farli rivivere in
prima persona come luoghi di cultura e di interscambio di idee e progettualità.
Tutto questo si potrà fare solo se aumenterà in maniera proporzionale e
progressiva il senso civico delle persone e l’amore verso la propria città.
Se
in particolar modo i giovani continueranno a dar sfogo alla propria “vena
artistica” sui muri antichi tutto il lavoro compiuto in questi giorni sarà
vano. Si deve comprendere che ciò che ci è stato consegnato dalle antiche
generazioni è patrimonio di tutti e le generazioni odierne, a loro volta,
devono impegnarsi a salvaguardare il patrimonio storico, culturale,
architettonico e paesaggistico per consegnarlo alle generazioni del futuro. Le
persone sono di passaggio su questa terra, la storia e la cultura restano in eterno
nel cuore e nelle menti della gente. Ed è per questo che il cambio di rotta
potrà essere compiuto solo se tutti indistintamente inizieranno a comprendere e
a conoscere più a fondo il patrimonio che ogni singola città come Campobasso
possiede e sul quale si deve investire, sempre ed in maniera incondizionata.
Una giornata di festa, un evento indimenticabile organizzato nel cuore della
Campobasso che fu, che è stato concluso da un concerto musicale denominato
“Musica oltre le mura” su musiche di Giusy Serra per “Il Cor gentile” quartetto
vocale e “Les Flutes Enchatèes” sestetto di flauti che sono stati affiancati da
alcuni figuranti in costume d’epoca dell’associazione “Trinitari e Crociati”.
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