lunedì 29 ottobre 2012

Grande performance poetica di Manzoni a Campobasso


Campobasso 29 ottobre 2012

Il ghiaccio si scioglie e la mente si riscalda  nella notte dei tempi.

“Nel lento movimento dei ghiacci la mente trova sempre un modo per scaldarsi e poi un altro per scaldare”. E’ cominciata e finita così, riempita dalla voce solenne di Gian Ruggero Manzoni, una delle performance artistiche più interessanti viste negli ultimi tempi in Molise.
            L’Azienda per le Arti di Gino Palladino ha ritrovato sabato sera la vena creativa di Manzoni, protagonista da quasi un mese della mostra di dipinti griffata ‘Magie Barbare’, sinonimo di sciamanesimo e di tradizione radicata nel solco della storia antropologica e geomorfologica del mondo. Il Manzoni di San Lorenzo di Lugo è tornato in Molise per la sua seconda performance a tema, un lungo percorso poetico. Le sue liriche si sono dipanate lentamente attraverso i millenni, ‘Nel lento movimento dei ghiacci’. Il magico primario dello sciamanesimo si è via via insinuato tra i numerosi spettatori accorsi nell’open space della tipografia di via Colle delle Api, assecondato dal ritmo leggero e poi incalzante e poi ancora lieve come l’acqua che scorre, inesorabile, scandito dal percussionista Walter Santoro, campobassano doc. Il suono e le parole si sono sciolti insieme, procurando all’uditorio un apparentemente incomprensibile senso di protezione, come una montagna testimone immobile e materna dell’avvicendarsi dei secoli, dei rituali magici perduti nella notte dei tempi. Nello scorrere delle acque l’ineluttabilità del destino è un tratto comune all’umanità, così che le parole e i canti tribali di Manzoni sono quasi un rimedio naturale alle malinconie del pensiero, non un fastidio, né una minaccia. Gioie e dolori ad ogni latitudine, in ogni angolo del pianeta, si miscelano in una formula magica che non esclude la gioia e la perseveranza nello stesso patimento.
            Avvolto nel clima di continuità universale della perfomance, il pubblico ha assaporato il senso di pienezza dell’opera, tributando nel finale uno scrosciante applauso ai due protagonisti, accomunati dall’obiettivo di ricerca viscerale della propria arte. Il binomio si è completato bene proprio perché incanalato nel segno di un gesto perenne, una invulnerabile certezza, propria di un’esistenza metafisica, vista da molto lontano. Bello spettacolo davvero, intenso ma anche lieve il giusto e godibile in tutte le sue pieghe asimmetriche.
            Manzoni sarà di nuovo a Campobasso 
sabato prossimo, 3 novembre, per il finissage di ‘Magie Barbare’. Stavolta, insieme ad altri scrittori e poeti, interpreterà letture e poesie di autori di grande fama. ‘Et nihil’ andrà in scena sabato 3 settembre alle 20.


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