lunedì 22 ottobre 2012

REGIONE MOLISE - Consiglio Regionale 22 ottobre 2012

Campobasso 22 ottobre 2012


73   F O T O 


IL CONSIGLIO REGIONALE VOTA PER LE DUE PROVINCE
Il documento della Conferenza delle autonomie locali condiviso con una mozione


Con 14 voti favorevoli (Cavaliere, Chieffo, Ciocca, D’Aimmo, De Bernardo, Fusco Perrella, Izzi, Marinelli, Niro, Pietracupa, Romagnuolo, Sabusco, Scasserra e Tamburro), quattro contrari (Di Pietro, Leva, Parpiglia e  Petraroia) e tre astenuti (Di Donato, Di Laura Frattura e Romano), il Consiglio regionale del Molise, alle ore 14,00 circa, ha approvato, a MAGGIORANZA, la mozione con  la quale si  condivide il documento della Conferenza delle Autonomie Locali sulla “Ipotesi di riordino delle province della Regione Molise” e si dà mandato “al Presidente della Giunta Regionale ed alla Giunta Regionale a trasmettere il documento stesso al Governo entro il 23 ottobre e adempiendo ai connessi obblighi”.
Ciò, si legge nella mozione, “Attesa l’odierna discussione sulle ipotesi di riordino delle province molisane, illustrate dall’assessore Chieffo sulla base di un documento elaborato dalla Conferenza delle autonomie locali e ritenute condivisibili le proposte e le soluzioni delineate in tale documento che contemperano le opposte esigenze di rispettare, da un lato, le norme nazionali tese ad accorpamenti ed alla riduzione della spesa pubblica e, dall’altro, di scongiurare il generale impoverimento del territorio mantenendo la funzionalità dei servizi e contrastando lo spopolamento”.
Sempre a MAGGIORANZA, con l’astensione dei consiglieri Ciocca, Parpiglia e Di Pietro e i voti favorevoli della opposizione, è stato respinto un emendamento al documento, presentato dal Consigliere Petraroia.
Quest’ultimo, nell’illustrare la sua proposta, ha spiegato che la differenza tra il documento della Conferenza delle autonomie e il suo emendamento sta essenzialmente nella previsione delle province: il documento ne prevede due e l’emendamento una.
E’ stato Antonio Chieffo, assessore agli enti locali, a relazionare sul documento del CAL che, come detto, entro domani, 23 ottobre 2012, dovrà essere inviato al Governo Monti.
Chieffo ha ripercorso le tappe principali dell’iter, contenute nella relazione che accompagna il documento, partendo dal decreto legge  95/2012,convertito con modifiche, che ha introdotto il riordino delle province e le loro funzioni e, quindi, la soppressione della provincia di Isernia.
“Per effetto di tali disposizioni normative – ha detto Chieffo – una delle due province molisane, appunto,  la provincia di Isernia, è destinata alla definitiva soppressione visto che i requisiti minimi sono stati individuati nella dimensione territoriale non inferiore a duemilacinquecento chilometri quadrati e una popolazione residente non inferiore a trecentocinquantamila abitanti”.
Chieffo ha quindi concluso affermando che  la Conferenza, pur sposando appieno i principi e le finalità delle norme emanate dal Governo non ne condivide la forma. Cosicché ha inteso produrre un documento propositivo di riordino dell’intero assetto amministrativo ed istituzionale della regione Molise che pone: - la Regione quale Ente unico di programmazione ed Indirizzo e le due province Campobasso e Isernia enti di gestione diretta.
Sulla soppressione della seconda provincia e sulla possibile perdita della autonomia regionale, con conseguente aggregazione ad altri territori, si è sviluppato un ampio e articolato dibattito al quale hanno dato il proprio  contributo  tutti i consiglieri intervenuti,  (Romagnuolo, l’assessore Scasserra, Sabusco, Di Pietro, Izzi, Romano, Niro, Leva, Ciocca, Di Donato, Frattura e il presidente Pietracupa). Tutti si sono schierati a difesa dell’attuale assetto, pur con motivazioni diverse, tranne Di Pietro (le province vanno tutte abolite) e Petraroia che ha previsto nel suo emendamento una sola provincia e 17 unione dei comuni.
Lo stesso assessore Chieffo, intervenendo per la replica, ha definito la discussione “veramente interessante” per l’apporto dato da tutti al dibattito su un aspetto fondamentale, che riguarda la nostra regione e, principalmente il suo assetto futuro e la sua identità.
Chieffo ha concluso sostenendo che “si è in presenza di una deroga al disposto del 135/2012, deroga che vede non più la soppressione della provincia di Isernia, bensì un rafforzamento del ruolo e delle funzioni che alle due province è attribuito.Se non facciamo pervenire una nostra proposta (che farà risparmiare 8 volte e mezza in più rispetto ai tagli del Governo), il Governo stesso nominerà un commissario”.
Si è, quindi, proceduto alla votazione per appello nominale che ha dato l’esito riferito.
Prima che la seduta si sciogliesse c’ è stato il tempo di iscrivere e votare un ordine del giorno, presentato da Di Pietro e votato alla UNANIMITA’ sul comparto sicurezza.
Con esso si “impegna il Consiglio regionale a fare voti al Governo nazionale affinché si adoperi: -a scongiurare i tagli lineari e indiscriminati alla sicurezza; - a evitare il blocco del turn over; a superare il problema del precariato delle forze armate, delle
forze di polizia e dei vigili del fuoco, a razionalizzare e qualificare la spesa pubblica per ottenere più sicurezza, difesa e soccorso pubblico, ad una revisione del modello organizzativo al fine di tutelare al meglio i cittadini; alla stabilizzazione dei precari; all’avvio immediato della previdenza complementare per garantire una pensione dignitosa anche ai lavoratori del comparto sicurezza etc.”.
Il Consiglio, così come ha anticipato il Presidente Pietracupa, tornerà a riunirsi mercoledì della prossima settimana, 31 ottobre 2012, alle ore 9,30, per la “Giornata della Memoria”, a dieci anni dal terremoto che ha colpito il Molise.
Un consigliere di maggioranza e uno di minoranza, con i loro messaggi, commemoreranno la giornata che, subito dopo, proseguirà a San Giuliano di Puglia.
I consiglieri torneranno in aula alle 15,30 per proseguire i lavori con l’ordine del giorno che sarà inviato successivamente.

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