mercoledì 17 ottobre 2012

CAMPOBASSO BREGANTINI riceve i lavoratori della “Guala Closures Group”

Campobasso 17 ottobre 2012


“Guala Closures Group” Una delegazione di lavoratori ricevuti da Bregantini, Presidente per la CEI della Commissione Lavoro.

L’Arcivescovo di Campobasso - Bojano mons. GianCarlo Bregantini  e Presidente per la CEI della Commissione Lavoro, Giustizia e Pace, ha ricevuto questa mattina presso la sede della Curia arcivescovile di Campobasso, una delegazione dei lavoratori della “Guala Closures Group” multinazionale italiana leader mondiale nella produzione di tappi a vite per vino olio e spirits, con brevetto unico al mondo.
L’azienda, leadership nella sua produzione esclusiva, rischia oggi, nonostante il suo notevole e  globale fatturato (in 16 paesi con 25 stabilimenti produttivi) ed aumento della capacità produttiva , è ora, nello stabilimento del nucleo industriale di Termoli, a rischio chiusura.
La delegazione  dei 25 operai dello stabilimento termolese, ricevuta da mons. Bregantini, ha  chiesto un aiuto morale e concreto per tutelare il loro lavoro, già in cassa integrazione fino al 2013  e  a rischio di licenziamento. Nonostante le proposte alternative da parte dell’amministratore delegato della Guala i 25 lavoratori hanno chiesto sostegno al Presidente della Commissione Lavoro al fine di proporre concretamente a livello mondiale, come nel caso dell’Argentina , un risanamento etico sulla base della Dottrina Sociale della Chiesa e delle encicliche Conciliari e  sociali come la Rerum Novarum che pongo al centro la persona  e non l’economia. “Bisogna riabilitarsi ad un realismo fatto di fiducia e di concretezza attraverso il passaggio spirituale e morale che tenga conto della persona - ha detto Bregantini durante l’udienza di stamane - a noi Chiesa, il compito di vigilare su certi stratagemmi, come il compromesso che può diventare stile collettivo positivo, purché prevalga il bene del  collettivo sul singolo. Questa ennesima realtà locale ma anche mondiale di “crisi”, dove regna la speculazione antropologica,  non di fatto  la centralità della  persona ed il suo sviluppo,  sia propositiva e decisiva  sul problema prioritario dell’economia e del lavoro, lottando contro  visioni utilitaristiche e  corruzione. Il lavoro è il sostegno vitale per le famiglie e il nostro compito è di stimolare ed incoraggiare i precari, i disoccupati  e gli inoccupati come il caso di questa multinazionale. Quando un  distretto è  in allarme per la chiusura di un’azienda, la comunità ed il territorio devono interagire cercando soluzioni comuni”.
È da questo ennesimo episodio di precarietà che, il Presidente della Commissione Lavoro per la CEI, ha raccolto la proposta generale  della “terza via”da parte dei  25 operai della Guala, di essere rappresentati da uno di loro  come membri del consiglio di amministrazione e di proporre in ambito mondiale un “Concilio Mondiale del Lavoro”. 

Nessun commento:

Posta un commento