Il Festival: Un evento
davvero speciale*
Vetrina, motore, luogo di scambio, il Festival di Scapoli ha
occupato un ruolo strategico nel momento in cui uno strumento musicale come la
zampogna rischiava di scomparire o di restare confinato in un ambito
d’interesse riservato pressocchè unicamente agli etnomusicologi e a pochi
appassionati.
La manifestazione, nata nel 1975 come Mostra Mercato, venne
integrata nei primi anni ’90 con un
Festival di respiro sempre più internazionale che, facendo giustizia di
una visione riduttivamente folcloristica della zampogna e del suo contesto di
appartenenza, ha sdoganato questo antichissimo e tutt’altro che modesto
strumento musicale, da un lato recuperandone autenticità, valore e ruolo
nell’ambito della cultura popolare tradizionale, dall’altro rendendolo
attraente per il gusto e la sensibilità musicale del nostro tempo. In altri
termini, lo ha attualizzato senza tuttavia fargli perdere la propria anima e le
proprie radici; ciò grazie a una caratterizzazione fortemente culturale
impressa storicamente all’evento e che si può sinteticamente iassumere:
- nell’essere
riusciti a far emergere, dietro l’immagine stereotipata del pastore in cappa e
cioce, l’esistenza di repertori musicali espressione di tradizioni religiose e
profane radicate nelle comunità dell’Appennino Centro-meridionale, riconoscendo
negli zampognari autentici portatori di cultura, testimoni ed interpreti di
quelle stesse tradizioni;
- nell’aver
promosso il confronto della zampogna con la creatività musicale contemporanea;
- nell’aver
contribuito a stimolare la sperimentazione e l’innovazione che hanno poi
portato alla messa a punto di nuove tecniche costruttive e al raggiungimento di
nuove espressività timbriche ed armoniche dello strumento con la conseguente
possibilità di creare nuovi repertori che “tradendo” la tradizione
continuamente la rinnovano.
Un evento come quello
di fine luglio a Scapoli, però, non è solo laboratorio culturale o luogo di
incontro e di scambio. Esso è anche occasione di divertimento all’insegna di
suoni, colori e sapori che riempiono i vicoli e le piazzette del piccolo borgo
fondato dai monaci di San Vincenzo al Volturno sul finire del X secolo ai piedi
del massiccio protettivo e luminoso delle Mainarde. Inoltre, richiamando a
Scapoli un pubblico numeroso, affezionato e motivato, proveniente da ogni parte
d’Italia e anche dall’estero, la Mostra Mercato e il Festival costituiscono un
potenziale volano dell’economia locale attivando un flusso turistico
qualificato e sostenibile.
Infine, rispetto ad altri eventi musicali “zampognari” o più
genericamente “etnici” nati un po’ ovunque in Italia negli ultimi anni, la
manifestazione di Scapoli ha dalla sua almeno due punti di forza in più. Il
primo, è nella sua lunga continuità cui è strettamente connesso l’aver
mantenuto fissa nel tempo la data di svolgimento: l’ultima domenica di luglio
alla quale, sempre a partire dai primi anni ’90, si è andato aggiungendo
l’intero fine settimana. Il secondo, come viene riconosciuto da più parti, è nell’aver
saputo “riconoscere e comunicare un elemento cardine della nostra identità più
originaria (la zampogna) e costruire su di esso operazioni strategiche e colte
capaci di diventare marketing territoriale”.
* di Antonietta Caccia, Presidente dell’Associazione
Culturale “Circolo della Zampogna”
l Programma della XXXVIII edizione
Sabato 26 Luglio
ore 10.00 Apertura stands espositivi della “Mostra Mercato
& Festival Internazionale della Zampogna” a cura dei Maestri artigiani
Umberto Di Fiore, Franco Izzi, Fabio Ricci, Luigi Ricci e Romeo Ricci
ore 11.00 Museo
Internazionale della Zampogna "Pasquale Vecchione"
Visite guidate
ore 16.30 Piazza
Martiri di Scapoli - Piazza Btg. Alpini Piemonte
Italian Pipe Band - Banda Italiana di Cornamuse Scozzesi
ore 19.30 Androne
Palazzo Comunale
Dimostrazione dal Legno ai Suoni
"Come nasce una Zampogna" a cura del Maestro
Artigiano Umberto Di Fiore
ore 21.00 Piazza
Martiri di Scapoli
CONCERTO
ZampognAntica
Ernest Carracillo - Folkanima
Brigan
Radici popolari
Domenica 27 Luglio
Ore 10.00 Suoni in
libertà
Esibizione musicale per le vie e piazze cittadine di
suonatori di Zampogne e ciaramelle - gruppi folkloristici
ore 11.00 Sala
polifunzionale
Concerto - presentazione CD "Tarantelle paglia e
fieno" dei KIEPO'
ore 12.00 Sala
Consiliare
Cerimonia di gemellaggio tra i Comuni di Bolotana e Scapoli
- "Festival Internazionale della Zampogna e Festival Internazionale del
Folklore"
ore 12.30 Androne
Palazzo Comunale
Dimostrazione dal Legno ai Suoni
"Come nasce una Zampogna" a cura del Maestro
Artigiano Umberto Di Fiore
ore 16.00 Museo
Internazionale della Zampogna "Pasquale Vecchione"
Commemorazione di Pasquale Vecchione, anima e cuore della
zampogna scapolese nel 30° anniversario della sua scomparsa
Presentazione del francobollo di Poste Italiane dedicato alla Zampogna
Cerimonia di consegna di preziosi strumenti al Museo:
-
Francesco Sabatini, Zampogna zoppa avezzanese
-
Pasquale Lorenzo, Pipita delle terre calabre
-
Luigi Stabile, Lira calabrese
-
Andrea Miraglia, Surdulina del Pollino
presentati da Gioacchino Raffone
ore 17.00 Sala
polifunzionale
Presentazione CD “Cantori in terra di lavoro” di San Donato
Valcomino
Presentazione CD del gruppo “Patrios – L’innovazione nella
tradizione” di Scapoli
ore 18:00 Museo
Internazionale della Zampogna “Pasquale Vecchione”
Workshop: “La Zampogna Molisana e la Cornamusa Scozzese,
solo una lingua differente” a cura di Piero Ricci e Duilio Vigliotti
ore 19.30 Androne
Palazzo Comunale
Dimostrazione dal Legno ai Suoni
"Come nasce una Zampogna" a cura del Maestro
Artigiano Umberto Di Fiore
ore 21:15 Piazza
Martiri di Scapoli
Apertura del concerto finale del Festival a cura del Maestro
Piero Ricci
Cuncordu Bolotanesu
“Santu Bachis”
Agricantus
Presenta Ileana Izzi
durante il Festival saranno allestiti stands di artigianato,
editoria, strumenti musicali, gastronomia
Ampio parcheggio nei pressi dell'ingresso principale del
paese
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