AREA “EX ROMAGNOLI” E SFRATTI
ALL’ESAME DEL CONSIGLIO
(25 foto) di Gino CALABRESE
Con la comunicazione all’aula, da parte del vice
presidente della Giunta regionale, Petraroia, dell’adozione da parte
dell’esecutivo , nella riunione del prossimo 18 luglio 2014, di due delibere di
presa d’atto del Piano di sviluppo rurale – Por 2014/2020 e del FSE-Fesr
2014/2020, si è conclusa, poco prima delle ore 16,00, la seduta odierna del Consiglio Regionale, presieduta dal
Presidente Niro, che ha dato appuntamento ai consiglieri, così come già
stabilito in conferenza dei capigruppo, per martedì prossimo 22 luglio, con un
doppio incontro monotematico, di mattina (Autostrada del Molise) e di
pomeriggio (Patto del lavoro per i giovani).
Le due delibere – ha detto il vice presidente
Petraroia – saranno trasmesse poi al Consiglio per l’assegnazione alla prima
Commissione che dovrà esaminarle e quindi approdare in aula per il giorno 22
per consentire all’assemblea di condividere il percorso di confronto con
l’Unione Europea.
Prima di dare la parola all’esponente della Giunta
Regionale il Presidente Niro ha letto in aula un ordine del giorno per il quale
il consigliere Totaro ha chiesto ed ottenuto, alla unanimità, la iscrizione e
immediata discussione.
L’ordine del giorno, nel “prendere atto che il 14
aprile 2014 si è svolto un confronto istruttorio presso la Camera dei Deputati tra le
rappresentanze delle Regioni italiane, il Governo e il Parlamento avente ad
oggetto la definizione di norme uniformi sul territorio nazionale riferite al
trattamento indennitario dei consiglieri regionali”, vista la proposta di legge
n.52 di iniziativa popolare per modificare la legge regionale 25 luglio 2013
riguardante la riduzione dei costi della politica e misure di razionalizzazione
e acquisita la necessità di approntare un provvedimento legislativo che
uniformi e armonizzi il trattamento indennitario dei consiglieri regionali del
Molise alle scelte nazionali assunte nelle preposte sedi di confronto
parlamentare, IMPEGNA “la prima Commissione consiliare permanente a predisporre
una proposta di legge regionale in materia che recepisca gli orientamenti
assunti a livello centrale, demandando alla stessa Commissione un’unica
procedura istruttoria tra testi di legge similari al fine di concentrare
l’attività istruttoria istituzionale in una sola sessione di lavoro”.
Il provvedimento è stato votato alla UNANIMITA’.
In apertura di riunione, dopo le comunicazioni del presidente Niro e un
incontro dei capigruppo con una delegazione di forestali, alla quale il
Presidente della Giunta, Frattura, e l’assessore alle politiche agricole,
Facciolla, hanno comunicato l’adozione di una delibera di giunta nella serata
di ieri, con la quale si sono destinate le risorse necessarie alla copertura
totale dei contratti già stipulati con i lavoratori per le 150 giornate lavorative annuali, il
Consiglio ha esaminato il primo punto in agenda così come era stato concordato
dai capigruppo: l’ordine del giorno a firma del consigliere Ioffredi ad oggetto
“sospensione degli sfratti per morosità incolpevole”.
Dopo una breve relazione del proponente, che aveva
già illustrato il provvedimento nella passata seduta, è intervenuto il
consigliere Ciocca che, nel condividere l’ordine del giorno, ha sottoposto ai
colleghi alcuni dati oggettivi ed ufficiali sulla situazione.
“Dall’analisi dei dati che cristallizzano la
situazione allo scorso mese di maggio, relativamente alle ingiunzioni di
sfratto in essere e alle morosità oggetto di contenzioso – ha detto Ciocca – ho
chiesto e ricevuto dall’IACP un dettagliato promemoria. Sono 176 le procedure
di sfratto in essere nella provincia di Campobasso e 21 quelle che riguardano
la provincia di Isernia. Le intimazioni di pagamento sono state oltre 2.100, i
decreti amministrativi di rilascio 101 e le intimazioni di sfratto per morosità
52. Il valore economico complessivo delle procedure in corso risulta essere di
circa 500mila euro per la provincia di Campobasso e di 276 mila per la
provincia di Isernia…Da una lettura dei dati – ha proseguito Ciocca – si evince
che i crediti vantati dagli Iacp vanno da un minimo di 611 euro ad un massimo
di oltre 31mila euro. Allo stato dei fatti
-ha aggiunto ancora Ciocca - l’argomento ha urgenza di essere trattato e
anche risolto con la certezza della normativa e la visione lunga su una
emergenza sociale che potrebbe farsi ancora più drammatica. Per quanto attiene
le situazioni di morosità incolpevole, è evidente che la risposta che questo
Governo ha il dovere di dare non può fermarsi al solo supporto in situazioni
emergenziali sebbene in questo frangente queste rappresentino in sostanza il
soddisfacimento del fondamentale ed universale diritto alla casa”.
Concludendo il suo intervento il consigliere
Ciocca, nel ribadire la condivisibilità dell’ordine del giorno, ha chiesto al
governatore Frattura, alla luce delle 176 ingiunzioni di sfratto in essere
nella provincia di Campobasso e delle 21 procedure che riguardano la Provincia di Isernia ,
tra l’altro, di “provvedere con immediatezza ad una attenta valutazione delle
istanze con particolare riguardo alle morosità incolpevoli”.
Dopo il consigliere Ciocca, l’intervento della
consigliera Lattanzio “in Italia attualmente, e purtroppo da qualche anno è
boom di sfratti. Si parla di una sofferenza sociale i cui dati, in costante e
inarrestabile aumento, soprattutto a causa della crisi economica, non lasciano
spazio a speranza. La maggior parte dei cittadini non paga perché non è in
condizioni di far fronte ai canoni, a volte esagerati…Proprio questa radicata e
diffusa situazione di disagio ha portato alla emanazione del decreto
ministeriale sulla morosità incolpevole predisposto dal Ministro delle
Infrastrutture di concerto con il Ministro della Economia ed approvato nella
conferenza Stato-Regioni”.”.
Nel condividere l’ordine del giorno la Lattanzio ha auspicato
che “la Regione Molise
si attivi per porre in essere misure idonee a ridurre il disagio abitativo ed intervenga a sostegno delle numerose
famiglie in accertato e grave livello di difficoltà economica che stanno
vivendo il dramma della casa”.
A questo punto è intervenuta la consigliera Manzo
che nell’affermare che “la problematica si accentua con la complicità della
crisi economica”, ha chiesto, ed ottenuto, una breve sospensione per modificare
il dispositivo dell’ordine del giorno.
Alla ripresa dei lavori, il presentatore
dell’ordine del giorno, Ioffredi, nel comunicare che c’è un impegno
dell’assessore Nagni a destinare somme
alla problematica, in attesa dell’arrivo in commissione della legge di modifica
degli Istituti Autonomi Case Popolari nella quale si andrà a prevedere tale
soluzione, ha ritirato l’ordine del giorno e, nella prima seduta utile del
Consiglio si dovrà procedere ad istituire una apposita commissione che
verifichi le situazioni di morosità incolpevole per procedere ai relativi
sostegni. Solo però nei casi accertati e meritevoli di interventi”.
Dopo una comunicazione del presidente Frattura
sulle granmanze (“…sembrerebbe che l’impianto potesse essere localizzato nella
vicina Puglia”), sollecitata dal consigliere Cavaliere che ha ringraziato il
Presidente per i chiarimenti forniti sulla tematica, ha preso la parola la
consigliera Fusco per comunicare il ritiro di due punti in agenda, ritenuti,
uno superato (interrogazione sulla chiusura dello stabilimento Vibac) e l’altro
(mozione sui giovani e il lavoro) incorporato nella seduta monotematica sul
lavoro di martedì prossimo.
Si è poi proceduto ad una doppia inversione di
argomenti, richiesta e ottenuta dal Presidente del Consiglio, Niro, per
anticipare la presa d’atto delle relazioni annuali 2012 e 2013, relative al
programma delle attività del CO.RE.COM..
E’ stato lo stesso Niro ad illustrarne i contenuti riportanti
l’attività dell’organismo, ricordando anche che nella seduta del 6 maggio
scorso l’Aula aveva rinviato alla valutazione dell’Ufficio di Presidenza, per
l’esame istruttorio, le predette relazioni contenenti pure i relativi
consuntivi.
Si è quindi passati all’interpellanza a firma dei
consiglieri Federico e Manzo, per avere informazioni circa la linea politica
che il Presidente della Giunta regionale intende seguire sull’area “ex stadio
Romagnoli” di Campobasso.
Ha illustrato il consigliere Federico il quale ha
esordito dicendo che “Di solito ci lamentiamo quando un nostro atto riesce ad
essere discusso in aula dopo un certo tempo dalla sua presentazione, ma non
sarà questo il caso nonostante stiamo parlando di una interpellanza presentata
nel mese di marzo. Infatti mai argomento così sentito, soprattutto dai
cittadini di Campobasso, poteva trovare momento di discussione più appropriato.
L’area dell’ex Romagnoli ha infatti ospitato la recentissima visita di Papa
Francesco, un evento straordinario che ha visto l’intera città presa da un
impegno eccezionale e che ha fatto rivivere quest’area di uno splendore
incredibile. Successivamente molti cittadini hanno costituito un comitato
spontaneo che ha realizzato un primo evento di sensibilizzazione, spingendo per
quella che è la soluzione più richiesta, ovvero la realizzazione di un parco
attrezzato, di un posto dove poter fare aggregazione sociale, rilassarsi e
godere di uno spazio che non può essere destinato ad ennesime colate di
cemento”.
Al rappresentante del movimento cinque stelle ha
risposto il presidente della Giunta, Frattura, sostenendo che “molti degli
elementi presenti nella interpellanza trovano risposte nei percorsi già
annunciati da questa amministrazione e posti in essere proprio in questi
giorni, con la emanazione del Concorso di Idee, in coerenza con un orientamento
teso proprio a ridurre il carico urbanistico, ottimizzare le funzioni e i
servizi regionali, recuperare a verde un’area importante del contesto cittadino
anche al fine di innalzare la qualità della vita dei residenti. Il Concorso
internazionale, attivato dalla precedente amministrazione nel 2010, e da tempo
sospeso, è stato definitivamente annullato, perché ritenuto inidoneo a
rappresentare la scelta ^minimale^ che l’amministrazione intende fare sull’area
di che trattasi, anche alla luce della definizione urbanistica sulla base della
quale era stato attivato il concorso, che si fondava su una realizzazione di
33.000 mq complessivi, valore non più allineato con i fabbisogni della regione
che ha visto ridurre considerevolmente il proprio organico, anche per scelte
strategiche della nuova amministrazione. Si è ritenuto quindi di riconsiderare
la portata complessiva dell’intervento di realizzazione degli uffici regionali
ad un carico urbanistico decisamente inferiore, fissandolo definitivamente in
mq 13.000, di cui mq. 5.000
a valere sull’edificio ex Roxy e mq. 8.000 sull’area
dell’ex Romagnoli oltre agli spazi da destinare ai servizi comuni necessari,
che non sono ovviamente centri commerciali, riservando tutte le disponibilità
residue a parco verde e urbano ed alle ricuciture tese a migliorare la qualità
della funzione urbana”.
Il Presidente Frattura ha poi aggiunto che “la
disponibilità dell’intervento può essere raggiunta tranquillamente nei prossimi
tre anni, condizione che, unitamente a tutti gli immobili di proprietà,
consentirebbe alla Regione di non dover più corrispondere alcun tipo di
affitto”.
Il Presidente ha poi, prima di concludere,
informato su una riunione che si terrà venerdi prossimo, 18 luglio, con l’osservatorio delle professioni “così da
recepire le loro osservazioni e ripartire con il bando, che è un concorso di
idee. Che abbiamo ritenuto di attivare anche al fine di consentire a tutti i
professionisti sul mercato, in particolare ai più giovani, di poter contribuire
con il loro patrimonio di idee nuove. Un concorso di idee prevede tempi molto
rapidi e la possibilità di far vedere anche alla popolazione ed ai cittadini le
diverse idee selezionate”.
Frattura ha quindi concluso affermando che “non ci
risultano al momento impedimenti di carattere urbanistico, di sicurezza e di
gravi impatti segnalati. Anzi l’intervento consente in maniera fortemente
sostenibile di attivare un percorso di valorizzazione di un’area con una grande
considerazione verso il verde pubblico.
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