Benedizione dei Misteri “ingegni del Di
Zinno” nella Solennità del Corpus Domini.
Carisssimi,
un saluto affettuoso e
deferente a voi ed al nuovo sindaco Antonio Battista, con un grazie all’operato
di tutti i suoi predecessori con un saluto a tutte le autorità qui presenti,
qui sul balcone e tra di noi tutti.
Grazie delle perenni emozioni che questa città ci
concede. Ogni anno sempre nuove ed intense, capaci di far sentire che la storia
di Campobasso è sempre viva, una città che trae la sua forza per il futuro
anche da queste radici, da queste tradizioni, dal suo glorioso ed “ingegnoso”
passato.
Resta sempre vero che possiamo
affermare, con fierezza, che Campobasso è una città Eucaristica. E poiché lo è,
anche la presenza efficace e feconda spiritualmente e culturalmente della TENDA,
è una comunità che deve puntare su due aspetti: saper dire Grazie, poiché l’eucarestia è fondamentalmente un rendimento di grazie. Cioè puntare sul
bene, sul positivo, sulle cose belle che riusciamo a fare, per poter evidenziare.
Chi sa dire grazie ,con frequenza, sa anche stimare, intrecciare amicizie
durevoli, apprezzare gli sforzi, anche imperfetti, dell’altro. Ma veri e
fedeli. Il volto del GRAZIE è un volto sereno e positivo. E si oppone al volto
di chi pretende, di chi dice sempre voglio, dammi, fammi…
Città Eucaristica, poi vuol dire impegnarsi con
tutte le nostre forze a vivere l’UNITA’.
LO SPIRITO DI COLLABORAZIONE E DI UNIONE. L’unità è frutto del grazie e
della stima reciproca. Sempre più necessaria ed indispensabile. Soprattutto
quest’anno. In occasione, ormai imminente della visita di papa Francesco.
Vi chiedo: siete pronti a
questo immenso evento? Siete contenti di questo dono inatteso e storico? La
nostra città come si sta preparando? (tutti il popolo ha risposto SI)
E’ di certo valore il vostro
Si. Ma insieme, questo dono è per noi, molto impegnativo. Ci chiede di essere
consapevoli fino in fondo, pronti ad alcune cose. E qui di lascio il compitino
per casa…. :
1. Prepararsi spiritualmente a
vivere questa visita, soprattutto nell’accoglienza di tutti, anche degli
immigrati. Papa Francesco, a cui va un nostro intensissimo applauso insiste
sulla necessità di non scartare nessuno!
Nessuno va gettato via, nessuno messo nel cestino, nessuno lasciato nelle periferie!.
Le nostre case, le nostre strade siano aperte, cordiali, ospitali nella più
bella tradizione molisana. Anche il fatto che accanto alla tenda eucaristica si
siano distribuiti centinaia di pasti nutrienti vuole proprio esprimere questa
cordialità e questa gioia nel non scartare nessuno.
2. Stare molto uniti. Si è
faticato, per la speciale conformazione della nostra città che non ci consente
di avere delle spianate accessibili, a
trovare un sito adeguato e spazioso. Ma alla fine, il sito individuato e ben preparato
del nostro campo sportivo cittadino, che potremmo dedicare a papa Francesco,
metterà in evidenza uno specifico elemento decisivo per la buona riuscita della
visita papale: L’ABBRACCIO DI TUTTA LA CITTA ’
AL PAPA. Un abbraccio corale, affettuoso, unitario, immenso, numerosissimo,
come si è visto ieri in Calabria. Sono certo che non sarà da meno il Molise e
la nostra città.
3. Vi
chiedo però di rendere ancora più bella la città. Con i fiori sui balconi, con
le coperte alle finestre, con la pulizia di tutti i nostri locali e delle
nostre strade, con la cura di ogni particolare, con l’accoglienza dei
pellegrini, con la gioia sul volto, con l’ansia, poiché non vediamo l’ora di
poterlo abbracciare e salutare. Sarà poi gioia di tutti osservare tutte le indicazioni
che vi saranno date e sopportare eventuali disagi connessi ad un numero
altissimo di presenza, oltre le centomila, suddivise nei quattro siti della
nostra bella città.
Si fa onore questa nostra
città. Perciò dico grazie a tutte le istituzioni che con fedeltà, a ritmo
settimanale, da oltre due mesi, si sono messi al lavoro, in vario modo
suddiviso. Tutto avrà il sapore di una tipicità molisana. Ogni segno è stato
ben pensato e accuratamente realizzato.
Ci resta la fedeltà alla CASA degli Angeli papa Francesco, da
continuare, come segno di condivisione, di stima, di unità, di bellezza. Perché
nessuno resti scartato!
Grazie di nuovo a tutti voi, con la benedizione del Signore, che
questa sera ci sarà data dal Cristo stesso, presente realmente nell’ostia
consacrata.
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