La Polizia di Stato di Campobasso, nell’ambito di
preordinati servizi di controllo del territorio, ha effettuato controlli
amministrativi in esercizi pubblici dissimulati da circoli privati nei Comuni
di Bojano, Toro e Campochiaro.
Molto spesso dietro la denominazione
di circolo privato si nasconde infatti l’esercizio di una vera e propria
attività aperta al pubblico. Una
trasformazione di fatto che inevitabilmente comporta l’estensione ai circoli
della disciplina legislativa dettata per le attività pubbliche.
Gli agenti della Squadra Mobile e
della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, hanno accertato che luoghi di
ritrovo che secondo le regole avrebbero dovuto promuovere attività culturali, in alcuni
casi con finalità socio-assistenziali nei confronti dei loro affiliati, dietro
la facciata del circolo privato, nascondevano vere e proprie attività
imprenditoriali, dove bastava pagare il prezzo della prestazione offerta, per
accedere in forma indiscriminata e senza alcuna selezione ed accettazione e
condivisione degli scopi associativi, all’attività dell’esercizio pubblico.
Quattro locali
notturni della provincia di Campobasso sono stati quindi
sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 3 della Legge 287/91 per
somministrazione di alimenti e bevande in assenza di licenza (a ciascuno una
sanzione pari ad euro 1.032,00), con il successivo obbligo per i Comuni di
riferimento di emettere un provvedimento nei confronti dei gestori dei locali
di immediata cessazione dell’attività abusivamente svolta.
La simulazione di attività associative per
nascondere veri e propri esercizi pubblici è dovuta a motivi prettamente
fiscali, un "trucco"
per cercare di occultare gli incassi accumulati, sfruttando illecitamente le agevolazioni
previste per le associazioni.
La stretta della Polizia di Stato sui circoli privati ha portato a scoprire che, in
un caso su due, i circoli privati sono paraventi dietro cui si celano vere e
proprie imprese profit del divertimento notturno.
Per i locali sanzionati, all’interno gli avventori
erano muniti di tessera-socio del circolo, i circoli svolgevano palesemente
un’attività del tipo “Night Club”, e le ragazze presenti, esclusivamente
straniere e in abiti succinti, avevano il ruolo di cosiddette “entreneuse”, tanto che, la somministrazione di bevande, nella
maggiore dei casi spumante o champagne,
annessa all’ attività di spettacolo di arte varia (Lap-Dance),
rappresentavano il richiamo principale per “la clientela” onde cercare la
compagnia delle ragazze ed appartarsi con loro nei “privè”.
In un controllo effettuato congiuntamente
dalla Squadra Mobile e dalla Squadra Amministrativa della Questura in una sala
scommesse di Boiano, è stato accertato che venivano accettate dal gestore scommesse
senza avere la prescritta autorizzazione per il gioco delle scommesse “on line”. Il titolare dell’attività,
L.G., è stato deferito alla locale A.G. per aver violato l’art. 4 ter Legge
401/89.
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