Con questo
appello la
Coldiretti Molise ha chiesto, un mese fa, a tutte le
Amministrazioni degli Enti Locali molisani, in sintonia con quanto fatto da
Coldiretti nelle altre regioni, di adottare un ordine del giorno per
sollecitare il Parlamento ad approvare un apposito emendamento diretto a
rendere effettivo l’innalzamento della percentuale minima di frutta nei succhi
e bevande analcoliche, dall'attuale 12% al 20%, nel rispetto della disciplina
comunitaria in materia di concorrenza.
Il
provvedimento – sottolinea Coldiretti Molise – è stato approvato, ad unanimità,
anche dal Consiglio Regionale del Molise, ed era stato proposto a firma dei
consiglieri Niro, Monaco, Parpiglia, Sabusco, Manzo, Fusco Perrella, Micone e
Totaro, col titolo: “Sostegno dell'innalzamento del contenuto di succo di
frutta nelle bibite analcoliche, vendute con il nome di frutta a secco”.
“Ringraziamo – dichiarano il Presidente
ed il Direttore della Coldiretti Molise, Vittorio Sallustio e Roberto Scano - le tantissime Amministrazioni Molisane, che
hanno già deliberato o stanno per deliberare l’ordine del giorno proposto da
Coldiretti, che rivendica una norma che tende ad incrementare concretamente la
qualità dell'alimentazione ed a migliorare la salute dei cittadini, ma anche a
sostenere i frutteti italiani, che rendono unico e meraviglioso il paesaggio e
salubre l’ambiente italiano. Gli italiani consumano sempre meno frutta, con
crescenti danni per la salute. In compenso consumano ampiamente bevande gassate
e zuccherate “al gusto di frutta”, ma praticamente si pensa di bere succo di
frutta, ed in realtà si beve acqua colorata ed aromatizzata da essenze
aggiuntive prive di ogni base naturale.”
Tale
provvedimento, oltre a salvaguardare i consumatori, contribuirà ad agevolare la
vendita della frutta prodotta dalle aziende italiane ed anche molisane,
contribuendo a sviluppare la produzione con ulteriori prospettive di mercato,
che si potrebbero ulteriormente allargare.
In Molise,
per esempio, le aziende agricole che producono pesche sono 284, quelle che
producono nettarine sono 160, quelle che producono susine sono 127, ma altre
sarebbero interessate se aumentasse la richiesta, sostenendo l’occupazione dei
propri addetti ed, attraverso l’indotto, anche quella di centinaia di altri
lavoratori della filiera, del trasporto, stoccaggio e trasformazione.
L’iniziativa,
sottolinea Coldiretti Molise, è quindi anche e soprattutto una iniziativa
economica a salvaguardia della migliore produzione agroalimentare ed agricola,
essa rientra nella continua battaglia che accomuna cittadini-consumatori ed
agricoltori affinché l’offerta alimentare sia qualitativamente migliore e
salutisticamente adeguata.
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