Il I° Raggruppamento Motorizzato del Corpo
Italiano di Liberazione da Monte Lungo e Monte Marrone arrivò a Piazzale
Loreto a Milano il 25 aprile 1945.
Oggi a
Scapoli un testimone diretto degli eventi della Seconda Guerra Mondiale, il
Prof. Natalino Paone, ripercorrerà le tappe della costituzione in Molise del
nuovo Esercito Italiano col I° Raggruppamento Motorizzato che conflui nel
Battaglione Piemonte degli Alpini e nel Corpo Italiano di Liberazione. Il primo
nucleo di alpini si impegnò dal 28 settembre 1943 al 18 maggio del 1944 al
fianco della V° armata prima a Monte Lungo e poi a Monte Marrone dove i
tedeschi avevano schierato il III°
battaglione “ Gebirgsjager” sulla linea Gustav. Il Molise si trovò al centro
del primo scontro bellico che si protrasse per 7 mesi e coinvolse partigiani,
reggimenti di fanteria e bersaglieri, inquadrati nel C.I.L. e comandati dal
colonnello Umberto Utili che proprio da Scapoli diresse le operazioni per
sfondare su Monte Marrone e sconfiggere i tedeschi. I principali generali
americani ed inglesi sostarono a Venafro e nei centri delle Mainarde per
seguire le operazioni di una guerra in cui venivano inviati in prima linea gli
italiani e le truppe del Nord Africa. Una pagina di storia nazionale di cui
oggi ricorre il 70° anniversario e che merita di non passare inosservata. A
differenza di tanti eventi che si celebrano in queste settimane riferite a
singoli episodi, il 13 ottobre è una ricorrenza di valenza generale perché
indica il giorno in cui l’Italia con il Corpo di Liberazione affianca gli
alleati nella guerra contro i nazi-fascisti e tale accadimento storico avvenne
in Molise. Ed è grazie a quelle scelte e al coraggio dimostrato dagli alpini
nella conquista di Monte Marrone che Alcide De Gasperi potette sedersi al
tavolo dei vincitori della II° guerra mondiale nella convenzione di Parigi. Per
questo è stato meritorio l’impegno dell’ANPI provinciale di Isernia di proporre
la riflessione odierna proprio a Scapoli così che la memoria collettiva di un
territorio possa mantenersi viva ed essere trasmessa alle future generazioni
anche quando la grande storia toccò la nostra regione e la coinvolse su un
evento che nei decenni successivi portò sulle Mainarde figure come quelle di
Aldo Moro e Giovanni Spadolini.
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