Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza
di Campobasso ha concluso una complessa attività investigativa avviata nel 2012
nei confronti di un gruppo di imprese tra loro collegate, tutte riconducibili,
a vario titolo, ad un unico operatore economico della Provincia.
Il servizio -supportato nel tempo anche da accertamenti
bancari- ha consentito di ricostruire e smascherare un’articolata frode fiscale
accuratamente realizzata da più responsabili, mediante l’istituzione di sedi
societarie “ballerine” (in varie parti del territorio nazionale) o addirittura
promiscue presso medesimi locali, il ricorso alla distruzione e
all’occultamento delle scritture contabili ufficiali, la simulazione di furti,
smarrimenti ed altri eventi similari. Le aziende oggetto delle investigazioni
svolgevano ufficialmente l’attività nel settore degli autotrasporti e dei
servizi; contestualmente, invece, un’unica regìa puntava al conseguimento di
ingenti profitti derivanti dalla mancata ottemperanza agli obblighi tributari ed
amministrativi in genere.
All’esito delle indagini, 6 persone sono state denunciate
alla Magistratura del Capoluogo molisano per il reato di associazione a
delinquere finalizzata alla frode fiscale ed alla commissione di reati
tributari, con contestuale evasione di diversi milioni di Euro nei vari settori
impositivi.
Per l’impresa “capofila”, i militari operanti hanno altresì
prospettato alla competente A.G. la possibile applicazione delle disposizioni
di cui agli articoli 6 e 7 della Legge Fallimentare, in ordine alla
dichiarazione di “fallimento d’ufficio”
della medesima azienda, a tutela dei creditori. In ragione della particolare
gravità delle infrazioni individuate, i Finanzieri del Nucleo Polizia
Tributaria di Campobasso hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria del Capoluogo
l’applicazione di specifiche misure a garanzia del debito
erariale. Nello specifico, a seguito di dettagliata ricostruzione dei beni in
capo ai soggetti coinvolti, è stato proposto il sequestro di numerosi beni
immobili.
La competente Autorità Giudiziaria, nel condividere le
ricostruzioni investigative eseguite dal Reparto operante, nei giorni scorsi ha
disposto il sequestro preventivo (ex art. 321 C.P.P. finalizzato alla confisca
per equivalente) di nr. 3 immobili
intestati ai responsabili societari per un valore di circa 500mila Euro.
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