Progetto CAPIRe, il Presidente Niro
all’incontro di Trieste
Si è svolto a Trieste, presso la sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia
Giulia, l’incontro del Comitato di Indirizzo del progetto CAPIRe.
Ai lavori,
organizzati dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione
con la Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni e Province
Autonome, ha preso parte il Presidente del Consiglio regionale del Molise,
Vincenzo Niro, membro del Comitato di Indirizzo CAPIRe.
Importante punto
all’ordine del giorno è stata la discussione del documento programmatico dal
titolo "Imparare a Spendere Meglio. Manifesto delle Assemblee regionali a
favore di un impiego diffuso di strumenti e metodi per valutare l’efficacia
delle politiche”, già lanciata sul blog di CAPIRe in occasione del workshop
tenutosi a Bari nei giorni 4 e 5 del luglio scorso. “Con il ‘forum’ avviato a Bari – è intervenuto Niro – si è voluto aprire un dibattito ad
istituzioni e singoli cittadini per raccogliere proposte e suggerimenti utili
ad aumentare l’efficacia delle politiche pubbliche. Si è ritenuto – ha
aggiunto il presidente del Consiglio – che
in un processo di valutazione degli effetti delle politiche pubbliche
intraprese, fondamentale fosse proprio la comunicazione alla cittadinanza
dell’impatto delle stesse in termini di costi e risultati raggiunti, nonché il
coinvolgimento dei destinatari nel processo di definizione delle proposte. Ritengo – ha chiarito Niro – che il Manifesto di Capire sia un’iniziativa
molto utile in un Paese in cui ancora manca una piena cultura del controllo e
della valutazione. Occorre, invece, comprendere che la valutazione è una
premessa nel rapporto tra cittadini e governanti, indispensabile ai primi per
garantirgli un controllo democratico, informato e consapevole e ai secondi per
sollecitargli assunzione di responsabilità e condotte trasparenti. E’ questa la
strada, che dobbiamo seguire – ha concluso il numero uno di Palazzo Moffa –
anche sfruttando le iniziative di
e-democracy, oggi a disposizione di molte amministrazioni e promuovendo
l’istituzione di un Organo ispettivo per la valutazione dei dati da inserire
nei modelli alternativi”.
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